Ruggera, da un secolo all’Anfiteatro: la maestra verso i 100 anni

Nella sua casa nella piazza simbolo della città Bertini ha insegnato a generazioni di ragazzi. Il consigliere Bianucci: “Lucca celebri la sua vita”
“Il suo vicino di casa Antonio Possenti un giorno le disse: ‘Alla porta di casa dovrebbero mettere una targa, perché se in piazza sanno leggere e scrivere è merito tuo’. Spero che tutta la città festeggerà, il prossimo 29 marzo, i cento anni di Ruggera Bertini detta ‘Rugge’, da un secolo anima dell’Anfiteatro e di tutto il centro storico”.
A lanciare l’appello è il consigliere comunale Daniele Bianucci, che nei giorni scorsi l’ha incontrata nell’abitazione al terzo piano del Palazzo dell’Anfiteatro, dove “Rugge” vive ormai da quasi cent’anni.
“La storia della signora Ruggera Bertini è la storia della nostra città, e i suoi racconti della Lucca che fu rappresentano un patrimonio per la nostra comunità – sottolinea Bianucci -. Lei vive l’Anfiteatro fin da quando in casa non c’era neppure l’acqua corrente, dai tempi del ‘mercato di piazza’ e della tombola resa poi celebre dalla penna di Cesare Viviani. Diplomata maestra nel 1941, da casa sua sono passate centinaia di bambine e bambini e ragazze e ragazzi, che sul tavolo di Rugg hanno studiato e si sono preparati per le scuole elementari, medie e superiori, e addirittura per l’Università. Intere generazioni hanno acquisito una cultura grazie anche al suo contributo: sono gli studenti di Rugge, che ancora oggi sono rimasti legati ad una donna così speciale, e che spesso tornano a trovarla. E poi lei si è specializzata nella realizzazione degli abiti da sposa: tante ragazze del centro storico sono arrivate all’altare, indossando le sue creazioni”.
“I racconti di Rugge sono affascinanti, e da raccogliere e conservare – prosegue Bianucci – Dalla seconda guerra mondiale, all’invasione del tedeschi, per arrivare al primo voto, il 2 giugno del 1946, al seggio allestito all’Istituito tecnico, che a quel tempo era in Fillungo. Tra due settimane, “Rugge” taglia il traguardo del primo secolo di vita: sarebbe bello che la Città le regalasse un piccolo tributo, per ringraziarla per quanto tanto di prezioso ha fatto per tanti anni per tutti noi”.