Sempre più giovani decidono di partire: in sala Tobino il focus sul ‘Rapporto italiani nel mondo’

Appuntamento venerdì (17 marzo) a partire dalle 10: tanti gli interventi in programma
Venerdì (17 marzo) alle 10 in sala Tobino a palazzo Ducale sarà presentato il Rapporto italiani nel mondo 2022.
“Nonostante il periodo della pandemia la tendenza a lasciare il nostro Paese è cresciuta negli ultimi anni. A partire sono principalmente i giovani – e tra essi giovani con alto livello di formazione – per motivi di studio e di lavoro. Spesso non fanno ritorno, con conseguenze rilevanti sulla composizione sociale e culturale della nostra popolazione. Partono anche pensionati e intere famiglie”. Queste alcune parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della presentazione ufficiale del rapporto, che sul tema ha voluto promuovere e stimolare una riflessione sui giovani che lasciano l’Italia. Questo lo spirito che animerà la presentazione del dossier a Lucca: l’attenzione alle nuove generazioni.
I saluti istituzionali saranno portati, dal presidente della Provincia Luca Menesini, dal sindaco di Lucca Mario Pardini, da Ilaria del Bianco, presidente dei Lucchesi nel Mondo e dell’Unione nazionale associazioni immigrati ed emigrati, da Ave Marchi, presidente della Fondazione Paolo Cresci e da Mons. Michelangelo Giannotti, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Lucca.
La Fondazione Migrantes è l’organismo costituito dalla Conferenza episcopale italiana per accompagnare e sostenere le Chiese particolarmente nella conoscenza, nell’opera di evangelizzazione e nella cura pastorale dei migranti, italiani e stranieri. Dal 2006 pubblica il Rapporto italiani nel mondo, con la supervisione di una Commissione scientifica di cui fa parte anche Piergiorgio Sciacqua, che interverrà a Lucca, e il contributo di più di 30 studiosi.
“Dal 2006 al 2022 la mobilità italiana è cresciuta dell’87% – sottolinea il Rapporto 2022 curato da Delfina Licata -. Il triplice rifiuto percepito dai giovani italiani, anagrafico, territoriale e di genere, incentiva il desiderio di estero e soprattutto lo fa mettere in pratica. Dal 2006 al 2022 la mobilità italiana è cresciuta dell’87% in generale, del 94,8% quella femminile, del 75,4% quella dei minori e del 44,6% quella per la sola motivazione ‘espatrio’. Una mobilità giovanile che cresce sempre più perché l’Italia ristagna nelle sue fragilità; ha definitivamente messo da parte la possibilità per un individuo di migliorare il proprio status durante il corso della propria vita accedendo a un lavoro certo, qualificato e abilitante (ascensore sociale); continua a mantenere i giovani confinati per anni in ‘riserve di qualità e competenza’ a cui poter attingere, ma il momento non arriva mai”.
“La Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione ha come scopo statutario prioritario quello di promuovere la conoscenza della storia dell’emigrazione italiana specialmente fra le giovani generazioni – afferma la presidente Ave Marchi – per cui la presentazione del Rapporto, alla presenza di studenti delle scuole superiori, è un’occasione per approfondire un tema che ora tocca da vicino la vita delle nuove generazioni diventate le protagoniste di questa storia e non solo le destinatarie del lavoro di studio, di documentazione, di ricerca e didattica sulle pagine del passato”.
“L’Associazione Lucchesi nel Mondo è lieta di presentare anche quest’anno l’ampio ed articolato lavoro che grazie a Delfina Licata, curatrice del Rapporto, la Fondazione Migrantes mette a disposizione degli studiosi e di tutti coloro che sono interessati ed appassionati al fenomeno dell’emigrazione, attuale e storica – aggiunge Ilaria del Bianco, presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo -. Un lavoro ancor più prezioso nel momento in cui si coinvolgono le giovani generazioni facendolo diventare spunto per approfondimenti che coinvolgono anche le tematiche delle più contemporanee mobilità”.
“In una fase così delicata come quella attuale in cui il fenomeno immigratorio è ritornato al centro dell’attenzione dei media – dichiara il presidente della Provincia Menesini – il Rapporto sulla migrazione degli italiani all’estero è uno strumento di analisi fondamentale per conoscere numeri e tendenze, e aiuta a capire meglio i motivi che stanno dietro alla scelta di andarsene dall’Italia, a comprendere, almeno in parte, la fuga dei cervelli all’estero, a constatare quanto l’Italia, per certe professioni, non sia più attrattiva ma soltanto luogo di nascita, crescita e studio. A giudicare dai dati, molta di questa mobilità degli italiani all’estero è una mobilità giovane, sempre in crescita perché delusa dalle opportunità di crescita, professionale ed economica, offerte dal nostro Paese. Compito delle istituzioni è provare ad invertire questa rotta, anche se poi va anche detto che una percentuale di questi giovani va all’estero per fare esperienza, per conoscere nuove realtà, per scoprire il mondo e tornare in Italia con un bagaglio arricchito”.
Seguirà la testimonianza del lucchese, Stefano Nicoli, videomaker a Barcellona, già intervistato dalla Fondazione Paolo Cresci qualche hanno fa, che illustrerà i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro giovanile all’estero successivamente alla pandemia. A conclusione dell’incontro è previsto il dibattito cui parteciperanno gli studenti dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento delle classi quarte e quinte dell’Ite Carrara-Nottolini-Busdraghi di Lucca.