Sanità, Di Vito: “Campo di Marte va difeso a tutti i costi”

Il consigliere delegato dopo il Consiglio fiume: “I comitati chiedono che sia mantenuta la destinazione socio-sanitaria e su questo tema va rivisto il piano operativo adottato dalla precedente amministrazione”
“Campo di Marte va difeso a tutti i costi”. Così il consigliere con delega alla sanità Alessandro Di Vito torna sulla questione dopo il dibattito sul tema che si è consumato ieri (27 marzo) nella seduta fiume a palazzo Santini.
“L’amministrazione Pardini ha palesato fin da subito interesse per le problematiche legate alla sanità e la grande partecipazione ieri al Consiglio comunale aperto a tema sanità – che ho convocato insieme al sindaco – ne è la dimostrazione. Le promesse fatte dal primo cittadino in campagna elettorale hanno celermente trovato seguito, traducendosi nelle linee programmatiche di mandato e nel Dup. La giornata di ieri rappresenta un punto di partenza importante per iniziare a mettere insieme alcuni tasselli fondamentali legati all’ambito della sanità. Partiamo da un punto fermo: il Campo di Marte ha rischiato di non esistere più, ma invece è importante e va difeso a tutti i costi. I comitati chiedono che sia mantenuta la destinazione socio-sanitaria e su questo tema va rivisto il piano operativo adottato dalla precedente amministrazione. È necessario un masterplan”.
“Per quanto riguarda il San Luca, sottolineo innanzitutto che ci è costato ben 160 milioni di euro. Erano previsti inizialmente 410 posti letto, ma in realtà ad oggi se ne contano solo 340. Per quanto riguarda la riabilitazione acuta erano stati promessi 8 posti letto, ma al San Luca non ce n’è nemmeno uno. Una situazione inaccettabile – conclude Di Vito -. Lucca deve avere i posti letto che erano stati promessi. Dobbiamo fornire risposte ai cittadini e ai comitati, anche sull’importante tema dell’istituzione di una consulta permanente. Il reparto della medicina ha bisogno di essere potenziato, tramite una pianificazione attenta e azioni concrete. Programmiamo e mettiamoci a lavoro tutti insieme”.