Sanità, i comitati: “Regione e Asl sorde alle nostre richieste. Siamo pronti a scendere in piazza”

I gruppi di cittadini dopo il Consiglio comunale fiume: “Le generazioni future non meritano i debiti della politica incosciente e incapace”
I comitati sono pronti a scendere in piazza. È questo il monito lanciato dai gruppi di cittadini riunitisi attorno al tema della sanità dopo il Consiglio comunale fiume di ieri (27 marzo) a cui hanno partecipato politici, dirigenti Asl, sindacalisti e rappresentanti di associazioni.
“È stata tracciata una radiografia allo stato terminale in cui versa la sanità in Toscana e in particolare a Lucca – raccontano i comitati sanità -. Sono arrivate numerosissime sollecitazioni tra cui: riorganizzazione generale, buon utilizzo delle risorse, un’attenzione umana alla cura, debiti mai risolti della stessa azienda interamente sulle spalle dei cittadini. Purtroppo, dall’azienda non abbiamo avuto risposte, seppure l’assessore regionale Bezzini abbia riconosciuto le situazioni di criticità, arrendendosi però di fatto alla debacle. Che dire dei dirigenti dell’azienda? Completamente sordi a tutto. Vanno avanti come soldatini caricati nascondendosi dietro alla scusa del Covid. Il buco di Massa le liste di attesa, letti depredati, fuga dei medici tanto per dirne qualcuna, risalgono a ben prima della pandemia, e che dire poi delle piante organiche cronicamente insufficienti? I toni dispotici non portano a niente e dimostrano non solo la maleducazione ma anche la totale irresponsabilità dell’operato di quella che, lo ribadiamo fortemente, è un’azienda”.
“Chiediamo alla Regione di non abbandonarci anche se le scelte scellerate vengono da circa un trentennio durante il quale la Toscana era solo una vetrina scintillante, i risultati adesso sono sotto gli occhi di tutti. Affermiamo con fermezza la necessità di una sanità pubblica e universalistica, che dreni l’emorragia di denaro pubblico dirottato verso il privato – concludono -. Se il cittadino per le inefficienze pubbliche, per i tempi di attesa lunghi fosse costretto a ricorrere al privato va comunque rimborsato integralmente e su questo l’assessore Bezzini pare esser stato particolarmente sordo, non possiamo continuare a pagare scelte scellerate, chiediamo che gli incapaci ci rendano i nostri soldi mandati in fumo. Saremo presenti, ancora e più che mai, sul fronte della salvaguardia dei diritti dei cittadini. Ringraziamo il sindaco Pardini e l’amministrazione, per aver reso possibile l’incontro e gli ricordiamo che per tre volte si è preso impegno pubblico a tenere il Campo di Marte solo sanitario e sociosanitario, ci aspettiamo che il nuovo piano operativo confermi le sue solenni promesse e che presto possa essere attiva la consulta della sanità, così come le associazioni siano considerate dalla commissione politiche sociali, abitative e della salute. I comitati sono pronti a scendere in piazza. Le generazioni future non meritano i debiti della politica incosciente e incapace”.