Rocca di Nozzano, presto altri 460mila euro di interventi
Nel piano triennale delle opere pubbliche nuovi lavori di restauro a torri e camminamento
Uno dei monumenti più identitari e più riconoscibili della pianura lucchese è al centro delle attenzioni dell’amministrazione comunale: la rocca di Nozzano è stata meta questa mattina di un sopralluogo dell’assessore Nicola Buchignani che, assieme a un tecnico comunale, ha riferito alla Commissione consiliare lavori pubblici, presieduta da Marco Santi Guerrieri, lo stato dei lavori in corso.
I circa 260mila euro finalizzati per i restauri sono stati utilizzati principalmente per mettere in sicurezza i parapetti delle scale e dei camminamenti di ronda esistenti. In questo momento è in fase di costruzione e installazione la nuova scala di metallo all’interno della torre campanaria e il nuovo impianto di illuminazione.
Per quanto riguarda gli ulteriori 460mila euro previsti dal piano triennale delle opere pubbliche l’amministrazione sta procedendo all’attivazione dei mutui previsti. Questi soldi saranno impiegati nei nuovi lavori di restauro che dovranno prevedere il consolidamento dell’apparato lapideo in corrispondenza di alcune fessurazioni su una delle torri minori e la ricostruzione del camminamento di ronda anche sul versante nord-est del castello.
“La scorsa amministrazione – dichiara il presidente della Commissione lavori pubblici, Marco Santi Guerrieri -, dopo quasi dieci anni di niente di fatto sul patrimonio immobiliare in quell’area, ottenne nel 2021 un finanziamento regionale di 270mila euro utile a mettere in sicurezza parte dei ‘percorsi di visita’ interni al cortile del castello e per la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione, una cifra assolutamente inadeguata e modesta. Cosa ben diversa l’impegno intrapreso dell’attuale amministrazione Pardini come ben si esplicita nel piano triennale dei lavori pubblici, che prevede un importante impegno finanziario di ben 460mila euro da destinarsi al recupero della rocca di Nozzano Castello”.
“L’auspicio – prosegue il presidente -, è quello di trovare una sintesi fra una sincera unione d’intenti e il coinvolgimento della popolazione tramite i comitati, unica via per poter porre fine alla patologica disastrosa gestione amministrativa sul territorio dell’Oltreserchio in atto da decenni”.