A Villa Bottini il libro delle memoria di Lido Pecchia: fuggì dopo la cattura dalle Ss

'Rastrellato dai tedeschi' è scritto dalla figlia Marta. Appuntamento martedì (25 aprile) alle 16

Martedì (25 aprile) alle 16 a Villa Bottini si terrà la presentazione del libro Rastrellato dai tedeschi di Marta Pecchia (Tralerighe libri).

L’evento, organizzato dal Comune di Lucca per celebrare la Festa della Liberazione d’Italia, si aprirà con un saluto del sindaco di Lucca Mario Pardini e della presidente dell’Associazione Toscana Volontari della Libertà Simonetta Simonetti. Andrea Giannasi presenterà il volume scritto da Marta Pecchia, curato da Gabriele Vietina, che raccoglie le memorie di Lido Pecchia, 96 anni, ospite dell’evento.

Il diario, scritto quasi ottant’anni dopo i fatti narrati, raccoglie una testimonianza diretta della Seconda Guerra Mondiale filtrata attraverso le esperienze di un ragazzo, che ad appena quindici anni venne catturato e deportato dai nazisti.

Rifugiato con la madre e le sorelle sui Monti Pisani, nella zona denominata La Romagna, nella notte tra 6 e 7 agosto 1944 Lido fu rastrellato insieme a circa altri trecento uomini dalla divisione tedesca 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS, responsabile delle maggiori stragi naziste di civili in Italia.

Fortunatamente separato dal gruppo di uomini che venne fucilato pochi giorni dopo, il ragazzo prese parte suo malgrado alla deportazione verso il Reich al fianco della Wehrmacht.

Giunto a Fanano, dopo due mesi di cammino lungo la Linea Gotica, Lido prese coraggio e decise di tentare la fuga. La sua forza d’animo, le sue ottime conoscenze geografiche e il ricordo sempre presente dei suoi familiari gli permisero di intraprendere il viaggio di ritorno verso casa. Grazie anche all’aiuto disinteressato di alcune persone incontrate durante il tragitto, Lido poté riabbracciare sua madre e le sue sorelle nel novembre 1944.

Lido Pecchia nato nel 1929 a Colognole, nel Comune di San Giuliano Terme, riceverà al termine dell’evento l’attestato di socio onorario dell’Associazione Toscana Volontari della Libertà.

Lido ha trascorso la sua giovinezza nel suo paese natale fino al matrimonio con Anna Rita, quando si è poi trasferito a Molina di Quosa, dove vive tuttora. Ha due figli, Alessandro e Alberto, e quattro nipoti, Filippo, Ottavia, Laura e Marta, la giovane ricercatrice che ha raccolto la testimonianza.

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