“Antifascismo è rivoluzione”, il 25 aprile un corteo nei luoghi della Resistenza lucchese

Ritrovo alle 9,30 in piazza Santa Maria
“Ambiente, casa, salute, istruzione. Antifascismo è rivoluzione”. È questo lo slogan del corteo per l’anniversario della Liberazione che si terrà il prossimo martedì (25 aprile) con ritrovo alle 9,30 in piazza Santa Maria e promosso da diverse realtà del territorio. Una manifestazione che si articolerà lungo le vie del centro storico, “nei luoghi – si legge nel volantino – delle azioni armate e di insubordinazione della Resistenza lucchese contro il nazifascismo”.

“Siamo quell* che da sempre denunciano il riemergere del fascismo in forme nuove nella nostra città e in tutto il Paese – spiegano gli organizzatori -. Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito alle aggressioni neofasciste che si sono riversate sui corpi de* nostr* compagn*. Abbiamo gridato a gran voce la necessità impellente di fare qualcosa, di costruire argini alla violenza e alla cultura fascista che lentamente e inesorabilmente stava tornando prepotente. Le istituzioni, di ogni colore, non hanno mai ascoltato, in alcuni casi prendendo posizioni moderate e insufficienti, in altri legittimando il fascismo, come è accaduto a Lucca con la votazione unanime a favore dell’intitolazione di una strada a Norma Cossetto”.
“Oggi, che la destra estrema governa, la retorica che ne ha accompagnato la vittoria è ormai smascherata e ogni falsa promessa è svelata – proseguono -. La povertà avanza con la progressiva eliminazione del reddito di cittadinanza, lo sfruttamento è selvaggio con il rifiuto di porre un argine al lavoro precario e di fissare per legge il salario minimo, i diritti sociali vengono ulteriormente frantumati con l’autonomia differenziata, quelli civili sono progressivamente indeboliti con la discriminazione dei figli di genitori omosex, i territori devastati con inceneritori e inutili grandi opere. Le forme di dissenso vengono represse in modi sempre nuovi, come la minaccia del Ministro Valditara di provvedimenti disciplinari contro la preside che aveva denunciato i rischi dell’indifferenza o la campagna diffamatoria dell’amministrazione comunale contro la conferenza del professor Gobetti sulle vicende storiche del fronte orientale e la libera scelta di insegnanti e student* di parteciparvi”.
“Il 25 aprile diamo vita a un corteo lungo i luoghi delle azioni armate e di insubordinazione della Resistenza lucchese contro il nazifascismo. Perché ci sentiamo e ci proponiamo come continuatori dell’eredità di chi ha lottato per realizzare il sogno di un’umanità nuova, fatta di giustizia sociale, diritti, internazionalismo e solidarietà – dicono ancora -. Siamo in corteo perché, come negli scorsi 25 aprile, vogliamo ribadire che ricordare non basta. Siamo in corteo per tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta, per un salario dignitoso, per i diritti e la sicurezza sul lavoro, contro lo sfruttamento di ogni genere. Siamo in corteo contro la guerra, ogni guerra imperialista, per il diritto alla resistenza di tutti i popoli invasi, contro la militarizzazione dei territori e delle scuole, contro l’invio delle armi, di cui il capitalismo e i suoi cani da guardia fascisti sono responsabili e complici. Siamo in corteo per liberarci da tutte le servitù militari sui nostri territori e per lo scioglimento della Nato, espressione armata dell’imperialismo Usa”.
“Siamo in corteo per i fratelli e le sorelle migranti vittime di un apparato normativo che va dalla Turco-Napolitano a Salvini, passando per Minniti, che continuano a morire in mare o che sono accolt* unicamente come ‘risorsa economica’ pronta ad essere sfruttata. Siamo in corteo contro la guerra alle Ong e il decreto Cutro, che ripristina i famigerati decreti Salvini e l’apertura di un Cpr in Toscana, e in solidarietà col Movimento Migranti e Rifugiati e la manifestazione nazionale del 28 aprile a Roma – concludono -. Siamo in corteo per le donne, per le soggettività non conformi, per chi afferma il diritto a decidere per sé e a pretendere il rispetto delle scelte agite sul proprio corpo. Siamo in corteo per chi muore in carcere, per chi lotta per la dignità anche quando la sua persona è nelle disponibilità dello Stato. Siamo in corteo per Alfredo Cospito. Siamo in corteo perché un sistema economico predatorio sta distruggendo il pianeta e sta condannando l’umanità intera all’estinzione. Siamo in corteo perché affermiamo che il fascismo si combatte con la giustizia sociale: con i diritti, con la garanzia di un tetto su ogni testa, pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza”.
Queste le realtà aderenti al corteo del 25 aprile: Collettivo Nuova Resistenza, Società Popolare di Mutuo Soccorso, Popolare Trebesto, Non una di Meno Lucca, Assemblea No Guerra No base, Comitato d’Iniziativa Popolare, Alternativa Libertaria, Confederazione Cobas Lucca, Potere al Popolo Lucca, Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti, Unione Popolare Lucca e Pcl sez. Lucca e Versilia.