Sistema Ambiente, niente prelazione sulle quote acquistate all’asta: Iren è il nuovo socio privato

19 aprile 2023 | 15:18
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Sistema Ambiente, niente prelazione sulle quote acquistate all’asta: Iren è il nuovo socio privato

La società per azioni piemontese esprimerà il nuovo amministratore delegato. Dal Comune un bando per la scelta di un direttore generale

Il Comune di Lucca non eserciterà la prelazione sulle quote di proprietà del socio privato messe all’asta dopo il fallimento della Daneco. E anzi risponderà in maniera positiva al gradimento per l’acquisizione delle stesse da parte della multiutility piemontese Iren.

Lo ha detto ufficialmente oggi il sindaco di Lucca, Mario Pardini, nella commissione partecipate guidata da consigliere Massimo Fagnani, cui hanno partecipato anche il dirigente Lino Paoli e i consiglieri Alessandro Di Vito (FI – Udc), Lido Fava (Fratelli d’Italia), Stefano Pierini (Lucca2032), Armando Pasquinelli (Lega), Vincenzo Alfarano (Pd) e Valentina Simi (Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare).

“Tecnicamente il Comune di Lucca ha la prelazione sulle quota – spiega il sindaco – Ma l’amministrazione ha fatto tutte le verifiche del caso. a conseguenza della prelazione non sarebbe solo avere il 100 per cento di Sistema Ambiente ma andare fuori dalla salvaguardia nel 2029. Esercitare la prelazione ci porterebbe, insomma, automaticamente in Reti Ambiente. La rinuncia alla stessa, invece, permetterebbe di tenere la titolarità fino al 2029, ovviamente senza nulla togliere a Reti Ambiente, in cui la società dovrebbe confluire dopo quella data”.

“Oltre al dato tecnico – prosegue il sindaco – anche se in questa sede non siamo chiamati a dare una risposta sulle caratteristiche del socio privato, siamo contenti che un’azienda così solida come Iren abbia partecipato all’asta per le quote”.

Il dirigente Lino Paoli, poi, detta i tempi del passaggio al nuovo assetto: “L’asta è conclusa e il tribunale di Roma ovviamente deve attendere i dieci giorni per l’esercizio o meno della prelazione da parte del Comune. Trascorsi i dieci giorni ritengo, visti i tempi che sono passati finora, che passerà ancora qualche settimana se non qualche mese per l’aggiudicazione definitiva. Che è rilevante perché lo statuto prevede che al privato spetti l’amministratore delegato, che ha delle deleghe di un certo rilievo”.

Una posizione che il Comune intende affiancare a un direttore generale scelto con un bando pubblico, come confermato anche dal sindaco Pardini durante il dibattito.

Tutti d’accordo, anche l’opposizione, sulla scelta intrapresa. Per il vicepresidente della commissione Pierini si tratta di “un valore aggiunto per Sistema Ambiente. Ancor più per il fatto che l’azienda non ha atteso un’ulteriore asta deserta e un ulteriore ribasso del 10 per cento, considerando anche che la prospettiva è di ‘soli’ altri sei anni di attività”.

Trascorsi i sei anni, alla fine della salvaguardia, la parte pubblica dovrà corrispondere a Iren una cifra parametrata al patrimonio netto dell’azienda, attualizzato al 2029: “Non possiamo sapere – dice il dirigente Paoli rispondendo a un quesito del consigliere Alfarano – quanto sarà il patrimonio netto su cui si baserà la liquidazione di Iren. Ma è anche vero che gli utili, in un mercato vincolato, sono predeterminati dal piano economico finanziario dell’azienda. Tutto, quindi, lascia pensare che il valore della società domani sia simile a quello di oggi. È una operazione ad invarianza, con dei risvolti non finanziari non indifferenti come quello del poter rimanere in salvaguardia fino alla scadenza prevista“.

Una situazione simile, insomma, a quella di Geal, in salvaguardia fino al 2025 e per cui, dice il sindaco, “stiamo valutando tutte le ipotesi per il futuro della società”. Oltre al tema rifiuti, insomma, anche quello dell’acqua pubblica è in cima all’agenda dell’amministrazione.
Da Valentina Simi, ex assessora all’ambiente ed ex componente del cda di Sistema Ambiente, il plauso alla decisione “che permetterà – ha detto – anche di migliorare il rating con le banche visto l’apporto finanziario di Iren”. Sul voto, però, Simi dichiara la sua astensione (sarà seguita in questo dal consigliere dem Alfarano) per il metodo con cui si è arrivati alla decisione: “Conosciamo bene l’urgenza e i tempi stretti per la decisione – ha detto – ma avremmo voluto più tempo per valutare e digerire la questione. Immaginiamo, infatti, che i contatti con Iren ci siano stati ben prima dell’asta della scorsa settimana”.

Il vicepresidente di commissione Pierini ricorda, appunto, i tempi tecnici e i tempi degli uffici per istruire la pratica, cui la capigruppo ha ovviato convocando d’urgenza l’assise, in remoto, che si terrà domani (20 aprile). “I tempi lavorativi – ha aggiunto il sindaco – sono stati di soli sei giorni. Questo è il motivo per cui arriviamo così a ridosso della decisione con la discussione. La nostra proprità, senza nulla togliere a Reti Ambiente, è quella di salvaguardare l’azienda e rimanere autonomi fino alla scadenza prevista. Quanto ai contatti con Iren certamente ci sono stati ma non è stata l’unica azienda che si è affacciata per l’interesse nei confronto della nostra Sistema Ambiente. Poi ha prevalso per serietà e interesse effettivo ma questo è apparso in evidenza solo con l’aggiudicazione dell’asta”.

Della necessità di un direttore generale in azienda è certo anche il consigliere della Lega Armando Pasquinelli: “La Iren porterà – spiega – know how e solidità finanziaria. Ora l’importante sarà la nomina di un direttore generale di polso che possa ridurre uno dei problemi di Sistema Ambiente, che è l’assenteismo. Serve una persona di esperienza specialmente circa la normativa giuslavoristica e poi si dovrà lavorare in ottica del miglioramento del servizio”.

Il direttore generale, si è spiegato, non sarà una nomina ma sarà scelto con un bando.

La pratica è passata con il voto positivo dei consiglieri di maggioranza e con l’astensione dei consiglieri Alfarano e Simi.