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Odissea per un intervento all’anca per una signora di 80 anni

27 aprile 2023 | 11:40
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Odissea per un intervento all’anca per una signora di 80 anni

Intervento spostato alla vigilia della data fissata. La Asl: “L’incremento dei traumi ha causato lo slittamento di operazioni programmate. Le urgenze hanno la priorità”

Attende un’operazione all’anca da eseguire all’ospedale San Luca di Lucca per ben 4 mesi e poi, quando finalmente riceve l’appuntamento per il ricovero, il giorno prima della data fissata l’operazione viene rimandata. A denunciare il fatto è una signora ottantenne che ha vissuto una vera e propria odissea, iniziata a novembre dell’anno scorso.

“A novembre ho fatto una visita ortopedica all’anca – racconta la signora – L’ortopedico ha concluso che dovevo essere operata e mi ha fatto tutti i fogli per la preospedalizzazione che ho potuto fare a dicembre”. La signora alcuni giorni dopo viene dimessa. “Quando mi hanno dimesso mi dicono anche che, nel giro di poco tempo avrei ricevuto una chiamata e sul foglio infatti c’è scritto che l’operazione deve essere svolta entro due mesi – prosegue – Purtroppo però da quel momento non sento più nessuno. Provo a chiamare l’ospedale, ma mi rispondono con svariate scuse. Prima mi dicono che non ci sono posti in sala operatoria e in un’altra occasione che ci sono delle urgenze e che non possono operarmi”.

La signora viene richiamata ad aprile e le fissano l’operazione 4 mesi dopo la preospedalizzazione. Purtroppo però, neanche aprile è il momento giusto perché il giorno prima, l’intervento viene rimandato nuovamente. “Mi hanno detto che ci sono state delle urgenze e non potevano operarmi all’anca, ma l’hanno detto il giorno prima. Io sono disperata perché sono obbligata ad assumere antidolorifici da novembre e mi hanno dato molti problemi – spiega la signora -. All’inizio mi avevano dato l’oppio, ma mi faceva venire i brividi e mi è stato sospeso, poi il Brufen ma forse l’ho dovuto assumere per troppo tempo, mi ha fatto reazione e mi hanno tolto anche quello. Adesso prendo solo la Tachipirina, ma purtroppo non basta, i dolori all’anca sono fortissimi e non riesco a dormire. Certo se avessi già fatto l’operazione adesso forse non mi troverei in questa situazione”.

Per fortuna la signora in questi giorni è stata richiamata e l’operazione, le è stato assicurato, verrà eseguita i primi di maggio.

“Speriamo sia così – si augura -, ma visti i precedenti ho paura che la rimandino ancora una volta, del resto quando ho chiesto se erano sicuri, mi è stato risposto: ‘Di sicuro c’è solo la morte, se capitano delle urgenze non ci possiamo fare nulla’”.

“Io capisco le difficoltà e capisco che sia anche un momento particolare per la sanità pubblica, si sentono molte cose, dal taglio di personale alla mancanza di letti – conclude la signora – Però, se mi fosse stato detto che avrei dovuto aspettare così tanto, allora forse mi sarei rivolta ai privati. Invece ogni mese che chiamavo, loro mi rispondevano che presto avrei fatto l’operazione. Lo capisco che non è colpa degli operatori sanitari, né dei medici, ma io ho passato una vera e proprio odissea. Su internet poi, vedo che sono in molti nella mia situazione”.

Dall’Asl Toscana nord rispondono: “A causa di un sensibile aumento di traumi dovuti ad incidenti stradali e altro, si è reso necessario lo spostamento di questo intervento già programmato. Si ricorda che le urgenze non sono prevedibili e che hanno la precedenza su tutto il resto degli interventi. L’operazione della signora è slittata solo di pochi giorni ed è già stata riprogrammata per i primi di maggio”.