Tanti progetti per riqualificazione e decoro, ma la burocrazia frena: la mappa dei cantieri ‘infiniti’ in città
In centro storico si possono notare in via del Fosso, via della Cittadella e sulle mura urbane, in prima periferia a San Concordio e viale Europa, nelle zone più lontane a Farneta sulla via Sarzanese
Ci sono cantieri infiniti che oramai dopo molti anni fanno parte integrante del paesaggio lucchese, cantieri partiti e non conclusi, cantieri mai veramente iniziati. Adesso e pure in passato si punta il dito contro l’amministrazione comunale, in una perenne campagna elettorale tra destra, sinistra e centro.
La verità è che, indipendentemente dal colore di chi governa la città, le varie giunte si devono scontrare con una lenta burocrazia che non permette degli interventi celeri. Se il turista può storcere la bocca di fronte a transenne che deturpano il paesaggio urbano, vero è che quando ritornerà a casa si poterà comunque con sé il ricordo di una bellissima città storica. Questo però non vale per i cittadini lucchesi, costretti a convivere con la vista di simili situazioni da tempo e dai disagi che ne conseguono, soprattutto dal punto di vista della viabilità. In poche parole: ne va della nostra qualità della vita.
All’interno del centro storico, uno dei primi cantieri che salta all’occhio è quello nell’ultimo tratto di via del Fosso, poco prima di raggiungere piazza San Francesco. Le transenne sono lì da giugno 2021 e adesso, che il paesaggio urbano è arricchito dai fiori che spuntano tra le pietre creando uno scenario da favola, il contrasto è ancora più evidente. I lavori di consolidamento sono in realtà partiti, alcuni sono stati ultimati, ma il muretto crollato non è mai stato ricostruito e le transenne rimangono a languire.
Sempre sul fosso, in via della Cittadella di fronte al parcheggio, è crollata una parte del muretto e mai è stato ripristinato. Il cantiere giace fermo da tempo immemore e della partenza dei lavori non se ne sa nulla.
Se si sale sulle mura urbane, non serve un occhio attento per accorgersi del crollo del muro di contenimento che va dal baluardo San Paolino al baluardo San Donato. È vero, si tratta di un crollo recente che risale appena al 6 marzo scorso, ma non si tratta di un evento inaspettato, dato che l’area è transennata da molto tempo a causa degli evidenti cedimenti che si potevano notare anche prima del disastro.
Se il nostro sguardo va oltre il centro storico, ecco che alle “brutture” del paesaggio, si aggiungono anche i disagi alla viabilità. È il caso quindi di accennare al cantiere sul cavalcaferrovia di viale Europa, una strada ad intenso traffico, dove i lavori a singhiozzo hanno portato ad un vero e proprio braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e la ditta appaltante. Per fortuna si è riusciti a trovare la quadra e attualmente si procede con la conclusione, i lavori infatti si sono spostati dalla parte opposta della carreggiata.
Naturalmente non si può non parlare del piccolo ma fastidioso cantiere al semaforo di fronte alla chiesa di San Concordio, che costringe da anni al restringimento della carreggiata con grave insofferenza di tutti gli abitanti del quartiere. Anche quello è fermo dal crollo della pista ciclabile, avvenuto nel maggio del 2021, i lavori non sono mai partiti. Sotto la strada scorre il canale Benassai e il rinvenimento di un ponte antico sotto il manto stradale, ha fatto si che i tempi si allungassero, con l’intervento della Soprintendenza alle belle arti. Si parla di inizio dei lavori prima dell’estate, ma i tempi sono aleatori e “ai posteri l’ardua sentenza”.
Un’altra stortura si trova fuori da porta San Pietro, nel parcheggio di piazzale del Risorgimento, di fronte all’ex caserma della Guardia di Finanza: al posto dei pioli di divisione ci sono le transenne a dividere la parte destinata alle auto dal viale. Questo da quando, durante i Comics e i grandi eventi quel passaggio viene aperto per utilizzarlo come viabilità alternativa a causa della chiusura del viale Carducci.
Se invece si guarda ancora più in là, oltre la prima periferia, il cantiere della Sarzanese ha creato da anni problemi agli abitanti di Farneta. I lavori di Anas sono partiti nel 2021, rallentamenti e promesse si sono susseguiti negli anni. Forse in questa zona la situazione potrebbe ben presto migliorare, siamo arrivati al secondo lotto di lavori, ma per adesso i problemi di viabilità rimangono e le file di macchine pure. Problemi che, questa mattina, sono anche stati aggravati da un incidente che ha visto coinvolti un motorino e un’auto.
Siamo sicuri che questo sia soltanto un elenco parziale di tutti i lavori fermi, mai partiti o lenti che si trovano nel nostro territorio comunale. Con l’arrivo della bella stagione si spera, però, in un’accelerazione. Ma la burocrazia ha i suoi tempi…