“Un futuro senza gli assi viari”, per alcuni è possibile: le proposte in un convegno a Lucca

17 maggio 2023 | 12:47
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L’appuntamento sabato (20 maggio) alle 16 in San Micheletto. I promotori: “Qualora la politica non fosse disposta a fare la sua parte saremo noi cittadini a muoverci con la magistratura per bloccare questo scempio”

“Un progetto fuori dal tempo e fuori dalla storia”. È a partire da queste basi che si rinnova l’opposizione delle associazioni Senza Confini, Altre Strade, Lega Ambiente, Multi Idee al progetto degli assi viari.

Opposizione che adesso si concretizza in un convegno aperto, che si terrà sabato (20 maggio) alle 16 nell’auditorium di San Micheletto e che avrà al centro proposte per una mobilità alternativa, basate su studi e relazioni di esperti, promosso per mantenere alta l’attenzione del territorio su un tema chiave per la Piana di Lucca. Un confronto che allo stesso tempo vuole rinsaldare le basi per una futura mobilitazione: “qualora la politica non fosse disposta a fare la sua parte, fermando il progetto – sostengono i promotori – saremo noi cittadini a muoverci con la magistratura per bloccare questo scempio”.

Oggi, il progetto della tangenziale di Lucca si trova nella fase di approvazione definitiva – ma non ancora esecutiva -,  e il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, lo scorso dicembre, ha sbloccato oltre 172 milioni per il primo lotto dei lavori. La Regione ha poi dato il via al protocollo d’intesa, grazie al quale dovrebbe aprirsi un tavolo di confronto tra il commissario straordinario di Governo, Anas, Rfi, la Provincia di Lucca, il Comune di Lucca e – dopo un’iniziale titubanza – anche quello di Capannori, per valutare possibili modifiche al tracciato. “Il Comune di Capannori? Potrebbe trasformare il suo ‘nì’ in un ‘no’ secco e bloccare l’avanzamento del progetto – sostengono le associazioni -: nessuna modifica potrà mai rendere accettabile questo scempio”.

“Anche perché deve essere chiaro che seguendo l’iter burocratico, tra il tempo necessario per recepire le osservazioni, approvare il progetto esecutivo e appaltare i lavori, l’opera sarà cantierizzabile nel 2027 e ipoteticamente conclusa nel 2040 – sostiene l’ex consigliere regionale Eugenio Baronti, parte dell’associazione Senza Confini -. Questo significa che, con l’Europa che ha fissato al 2035 l’inizio di una nuova epoca per la mobilità sostenibile, ci troveremo tra quasi vent’anni a inaugurare un’infrastruttura nata, cresciuta e già bocciata nel Novecento”.

“La tangenziale di Lucca è una scelta sciagurata, portata avanti delle istituzioni locali e nazionali e sostenuta dai poteri economici locali. Un progetto che oltre ad essere obsoleto, è in netto contrasto con un’idea di mobilità futura in linea con la ‘transizione ecologica’ prevista nel Pnrr – gli fa eco Umberto Franchi, sempre da Senza Confini -. Un progetto che qualora dovesse andare in porto avrebbe effetti devastanti sul piano ambientale, andando a spaccare in due la piana di Lucca con una muraglia di cemento e catrame, con l’inquinamento delle falde acquifere, con un aumento sconsiderato del consumo del suolo, con la cementificazione di quel poco di verde rimasto”.

“Un progetto che avrebbe gravi ricadute anche sul piano della salute dei cittadini – proseguono -: a Capannori, annualmente, si sforano i limiti massimi di concentrazioni di polveri sottili nell’aria, vengono fatte ordinanze per vietare l’accensione dei camini, e poi invece di sottrarre le cause di inquinamento se ne vanno ad aggiungere di nuove, incentivando il trasporto delle merci su gomma con il conseguente aumento del traffico anche nelle altre strade che circondano la città di Lucca e la sua Piana”.

Al centro del convegno Un futuro senza assi viaridi sabato (20 maggio) non saranno solo elencati quelli che le associazioni ritengono essere “danni incalcolabili” per il territorio, ma saranno anche suggerite proposte grazie agli interventi dell’architetto pianificatore Damiano Iacopetti, del geologo Roberto Balatri, del responsabile Lega Ambiente di Lucca Michele Urbano e del medico del Comitato per la difesa dell’area verde dei laghetti di Lammari Franco Antonio Salvoni. Tra i relatori, oltreché a Eugenio Baronti, sarà presente anche il presidente del Comitato Altre Strade Alessio Stefanini.

“Mentre Pisa e le altre città pensano alla tramvia, alle navette elettriche e allo sharing – conclude Stefanini -: a Lucca si continua a parlare dagli anni ’80 degli assi viari. Ma esistono soluzioni per una mobilità alternativa, per altro già radicate nel resto d’Europa. È a partire da proposte concrete, con dati alla mano, che noi vogliamo sensibilizzare il territorio e la politica in primis a bloccare il progetto della tangenziale di Lucca. Se questa però non sarà disposta a fare la propria parte, come cittadini, ci stiamo già organizzando per presentare tramite in nostri legali ricorso al Tar. Speriamo non sia necessario arrivare a questo punto”.