Lucca, oltre 400 studenti all’anno invitati a donare il sangue: il 30% diventa donatore stabile

25 maggio 2023 | 10:50
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Lucca, oltre 400 studenti all’anno invitati a donare il sangue: il 30% diventa donatore stabile
Lucca, oltre 400 studenti all’anno invitati a donare il sangue: il 30% diventa donatore stabile
Lucca, oltre 400 studenti all’anno invitati a donare il sangue: il 30% diventa donatore stabile

I dati dell’Asl: nel 50% dei casi si è arrivati alla donazione

Dal 2009 ad oggi nella Piana di Lucca vengono sensibilizzati a donare sangue circa 400 ragazzi ogni anno, di cui oltre il 50% arriva alla donazione e un 30% continua poi a compiere con regolarità questo importante gesto.

Sono  i dati che emergono dalla collaborazione in atto tra l’educazione e promozione della salute area nord – zona Piana di Lucca e il servizio di Medicina trasfusionale (Simt) di Lucca per promuovere la donazione di sangue nelle scuole.

L’iniziativa è nata nel 2009 dal Simt e negli anni successivi si è consolidata grazie al contributo della struttura di Educazione e promozione della Salute area nord con il progetto Benessere a Scuola-Mafalda,  che prevede la formazione di studenti peer educator che fungono da facilitatori con i loro pari. Ad oggi il percorso coinvolge vari Istituti secondari di secondo grado della Piana di Lucca. Da novembre ad aprile, ogni settimana si svolgono a scuola gli incontri informativi e promozionali, della durata di un’ora per ogni classe, gestiti in collaborazione tra studenti peer educator e operatori della Asl. A seguito dell’incontro vengono poi organizzati gli accessi al Centro trasfusionale: ogni sabato entra nella struttura una classe.

Prima della pandemia era possibile far accedere l’intero gruppo di studenti: chi pensava di voler o poter donare seguiva il percorso per la donazione differita (gli esami ed il colloquio ed in seguito la donazione), mentre gli altri potevano visitare il laboratorio di Immunoematologia e i siti di conservazione. Attualmente partecipano direttamente all’iniziativa soltanto i ragazzi che intendono davvero iniziare questo percorso di donazione.

A questo proposito è stato realizzato recentemente un interessante studio sull’effetto della pandemia in questa particolare categoria di donatori. Le conclusioni sono state presentate anche al 44esimo convegno nazionale della Simt (Società italiana di immunoematologia e medicina trasfusionale). L’analisi dei dati ha permesso di rilevare che, nonostante le problematiche legate all’emergenza Covid, è stato possibile raccogliere la disponibilità al dono di un numero consistente di ragazzi, addirittura con un miglioramento della percentuale di donanti. Questo è dovuto sicuramente alla stretta collaborazione tra scuola, servizio trasfusionale ed educazione e promozione della salute, che hanno saputo adattarsi ai cambiamenti introdotti a seguito della pandemia rivedendo anche l’organizzazione e la gestione dei percorsi.

Attualmente, nonostante le difficoltà legate alla ormai nota difficoltà a reperire personale di medicina trasfusionale (anche da dedicare a questa specifica attività), il progetto prosegue, cercando di rispondere per quanto possibile alle numerose richieste che arrivano dalle scuole.