Confcommercio replica: “Futuro del Mercato del Carmine? Non abbiamo poteri decisionali”

L’associazione di categoria risponde alle critiche di un operatore commerciale: “Sulla vicenda abbiamo sempre cercato di mediare”
Mercato del Carmine, Confcommercio risponde alle critiche di uno dei cinque operatori commerciali che, entro un mese, dovranno abbandonare la struttura per l’inizio dei lavori di restauro.
“Innanzitutto – affermano il presidente Rodolfo Pasquini e la direttrice Sara Giovannini – comprendiamo perfettamente lo stato d’animo degli operatori coinvolti, che certo non stanno attraversando una fase semplice per loro, contraddistinta da tante incertezze lavorative in prospettiva futura. A loro va dunque tutta la vicinanza intanto umana della nostra associazione, alla quale si affianca quella di natura sindacale”.
“Confcommercio – proseguono Pasquini e Giovannini – segue infatti da anni con la massima attenzione la complessa ‘partita’ del Mercato del Carmine, la cui riqualificazione è una sfida che ha attraversato e interessa non solo l’attuale amministrazione comunale, ma anche le precedenti. Vale a dire, è un tema di cui si discute da anni. Venendo alla stretta attualità, poche settimane dopo il suo insediamento l’associazione ha scritto di concerto con la sua Commissione Città di Lucca una lettera protocollata all’amministrazione Pardini, chiedendo un incontro che prevedesse anche la partecipazione della società 4223 srl, vincitrice del bando. Una richiesta, questa, poi reiterata all’inizio di quest’anno, visto che alla prima lettera non era seguita alcuna risposta”.
“Nel frattempo – spiegano il presidente e la direttrice di Confcommercio – sono proseguiti i dialoghi anche informali con l’amministrazione, che hanno visto la nostra associazione impegnata costantemente nel pieno svolgimento del suo ruolo in questa vicenda. Vale a dire, un ruolo di mediatrice in una ‘partita’ che coinvolge l’amministrazione comunale, la società vincitrice del bando e gli operatori commerciali. Ovvero sia, un ente pubblico e soggetti privati, con la nostra associazione priva per evidenti ragioni di poteri decisionali nella scelta di assegnazione degli spazi all’interno dell’area del Mercato, una volta completati i lavori di riqualificazione dell’area”.
“Un ruolo di mediazione – chiudono Pasquini e Giovannini – svolto per mesi e mesi dietro le quinte, con tutta la discrezione richiesta dalla delicatezza della vicenda. Ma di cui l’imprenditore, socio e amico Ernesto Caiazzo (titolare di una delle cinque attività ndr) è stato costantemente informato, essendo peraltro lui stesso componente della Commissione Città di Lucca”.