Scuola Imt, cento nuovi posti letto in via Brunero Paoli: inaugurata la residenza universitaria
Annunciate anche alcune novità nell’offerta formativa. A riqualificare il complesso la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca con un investimento di quasi 12 milioni
Un edificio bianco e luminoso nel cuore di via Brunero Paoli. È la nuova ‘casa’ degli studenti della Scuola Imt, riqualificata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca con un investimento di 12 milioni di euro, e oggi (6 luglio) inaugurata ufficialmente dopo circa due anni di lavori, che si sono conclusi nel gennaio scorso.
“Esattamente 10 anni fa, a quest’ora, stavamo inaugurando il complesso conventuale di San Francesco – ha detto il presidente Marcello Bertocchini -. Oggi aggiungiamo un ulteriore tassello in un mosaico che negli anni si è andato componendo. Abbiamo acquistato questo immobile nel 2018 con un impegno netto di oltre 7 milioni di euro, cui si sommano oltre 4 milioni di euro a fondo perduto ottenuti dal ministero, concludendo i lavori in tempi record. Abbiamo consegnato in comodato alla scuola un edificio completamente ristrutturato e riqualificato a una realtà che cresce di anno in anno. Le buone notizie per la città e il territorio sono due infatti: sapere di una realtà universitaria in salute e in piena espansione e vedere un bene privato in completo degrado recuperato a un fine di pubblica utilità. Un tassello che procede sul cammino della riqualificazione della zona est di Lucca, in cui il recupero del San Francesco ha svolto il ruolo di ‘primo motore’, e che proseguirà con la nascita di una Casa del dopo di noi in via Elisa”.
Le chiavi sono state consegnate all’istituto di alta formazione già nel febbraio scorso, e l’immobile a due piani, già abitato, può ospitare fino a cento studenti, divisi in camere singole e doppie, affiancate da spazi condivisi e da un grande giardino in un quartiere, quello di San Francesco, sempre più a misura di universitario.



Ma la crescita dei luoghi dedicati alla formazione va di pari passo con l’aumento dell’offerta didattica: il rettore della scuola, Rocco De Nicola, ha infatti annunciato l’avvio, il prossimo anno, di due corsi di laurea magistrale realizzati in collaborazione con le Università di Firenze e Pavia, il primo in Software: science and technology e il secondo in Psicologia forense che andranno ad arricchire il patrimonio umano e culturale della scuola, che oggi conta circa 400 persone tra studenti, dottorandi, e professori.
“La Scuola – commenta il rettore Rocco De Nicola – sta crescendo in modo veloce e sta ottenendo ottimi risultati, grazie ai quali oggi possiamo contare su una base salda e ben consolidata da cui possiamo permetterci di poter guardare lontano. Gli obiettivi che ci poniamo per il prossimo futuro sono ambiziosi, perché sappiamo che la Scuola ha tutte le carte in regola per proseguire sul percorso di crescita intrapreso, un percorso che necessita però di essere sostenuto con spazi adeguati. Per questo voglio rivolgere un sentito ringraziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per averci messo a disposizione questa nuova ala del campus universitario, già in piena funzione e già popolata da alcuni studenti. Noi, da parte nostra, proseguiremo con la ristrutturazione di palazzo Boccella, dove saranno ricavati ulteriori spazi. Sono sicuro che questa sinergia di forze e di intenti porterà un grande beneficio alla Scuola Imt e alla città di Lucca”.
Presenti al taglio del nastro, arrivato oggi dopo gli ultimi lavori di rifinitura al complesso, erano presenti, tra gli altri, anche il vicesindaco Giovanni Minniti, il consigliere provinciale Patrizio Andreuccetti, e l’assessore regionale Stefano Baccelli.












“Quello tra Fondazione Cassa di risparmio e Scuola Imt è un binomio vincente – ha detto Minniti -, che ha portato la città a essere un’eccellenza dell’alta formazione, in grado di richiamare a Lucca studenti internazionali”. “Quello che vediamo oggi è il risultato di una visione lungimirante che si lega alla storia della città ma che guarda al futuro – ha aggiunto Andreuccetti -. È questo il senso e l’importanza di riqualificare gli spazi che abbiamo”. “Abbiamo difeso e sostenuto la nascita della Scuola Imt fin dagli albori – ha concluso Baccelli -, anche quando nessuno credeva che sarebbe stato possibile costruire e far crescere una realtà così vivida come si presenta oggi”.