Caffè delle Mura, asta deserta, Barsotti: “Auspico un tavolo con curatela fallimentare e Comune”
I numerosi contenziosi legali rischiano di scoraggiare gli investitori. Il Comune rinnoverà la procedura a settembre
Va deserta la procedura competitiva per l’affitto d’azienda del Caffè delle Mura, ma la curatela lavora già a un’ulteriore procedura rivista con prezzo più basso per settembre. L’asta della concessione si sarebbe dovuta tenere stamani (21 luglio) alle 11, nei locali Ivg di Lucca, tuttavia nessuna offerta è pervenuta allo studio della curatrice Carla Saccardi del fallimento Grb srl.
Il Comune di Lucca, in ottemperanza dell’ordinanza del tribunale ha determinato lo svincolo della concessione dell’Antico Caffè delle Mura in favore della curatela fallimentare, che ha disposto la manifestazione d’interesse per cercare una nuova gestione. La procedura prevista oggi parte da una base d’asta di 54mila euro, con un rialzo minimo di 2mila euro e una durata di un anno, con possibilità di rinnovo di sei mesi in sei mesi. Il 21 giugno però, la curatela fallimentare ha ricevuto la notifica di due contenziosi di opposizione agli atti esecutivi, a cui si aggiunge un ricorso al Tar.
In attesa dell’inizio dell’asta per la concessione, che poi non si è tenuta, a partecipare come osservatore c’è anche Massimo Barsotti: è lui con la società Antico Caffè delle Mura ad aver fatto ricorso al Tar per bloccare l’ordinanza di revoca del Comune di Lucca.
“Noi detenevamo il possesso dell’immobile ristorante Antico Caffè delle Mura fino a febbraio 2022, poi una sentenza di primo grado ha visto vincitrice la curatela fallimentare, che ne è rientrata in possesso – spiega Barsotti -. Una sentenza che noi rispettiamo nonostante abbiamo fatto opposizione, attenderemo le altre fasi del processo, le sentenze non sono definitive fino all’ultimo grado di giudizio”.
“Nel maggio del 2023 – prosegue -, il Comune ha acconsentito al subentro nella concessione che era detenuta dal 2014 dall’Antico Caffè delle Mura, ha messo a gara la gestione. Sicuramente il Comune ha tutta la volontà che la struttura riapra, ma la durata della concessione di solo un anno non lascia molti margini di proiezioni future per fare degli investimenti sia a livello del personale, che sull’immobile, che oggi ne necessita perché è in stato di completo abbandono, come è visibile da tutti, tanto che, come era auspicabile l’asta è andata deserta. Noi l’avevamo lasciato in perfetto ordine. Chiaramente a spaventare eventuali investitori c’è anche l’incertezza degli esiti di tutta una serie di opposizioni che la società Antico Caffè delle Mura ha fatto, affinché gli venga riconosciuta l’intestazione della concessione. Non è una critica nei confronti del Comune e della curatela fallimentare, mi voglio spiegare, loro hanno preso le loro posizioni e noi le nostre. Abbiamo fatto ricorso al Tar per l’ordinanza del Comune del trasferimento della concessione alla curatela fallimentare, ne abbiamo fatti tre di ricorsi. In più ci sono i ricorsi di atti esecutivi precedenti fatti al tribunale di Lucca”.
Questa situazione naturalmente scoraggia eventuali investitori e la matassa che si è creata intorno al Caffè delle Mura sembra difficile da sbrogliare. Proprio per questo Barsotti punta su una via più diplomatica che possa soddisfare sia il Comune che la curatela fallimentare.
“Spero che ci sia la possibilità di metterci al tavolino in tre per trovare una soluzione – precisa -. Altrimenti così si rischia di uscirne tutti perdenti, perdenti noi, la curatela e anche la città che vorrebbe una riapertura in tempi brevi”. Insomma per Barsotti è il momento di tendere una mano e sedersi ad un tavolo per venire incontro alle esigenze della città. “Io suggerisco di trovare un accordo ed uscire da questo impasse, poi deciderà si la curatela sia il comune, noi comunque sia qui disponibili”.
In attesa di vedere se Comune e curatela fallimentare siano disposti anche loro a sedersi ad un tavolo con la società Antico Caffè delle Mura dalla curatela c’è l’intenzione di proseguire sul solco della strada condotta fino ad oggi. Nonostante che l’asta sia andata deserta, è stata già annunciata una nuova procedura rivista con un prezzo più basso, che dovrebbe essere pronta per settembre.
Sicuramente, in questa estate, sono attese ulteriori novità sulla vicenda.
Intanto l’ironia sui social arriva dal capogruppo Pd Francesco Raspini che commenta, mettendo a confronto l’annuncio di qualche mese fa e l’esito della procedura di oggi: “Da una parte le photo opportunity di sindaco e giunta, dall’altra la realtà. Che piano piano comincia a venire fuori”.