Pardini: “Blur, ennesimo trionfo per i concerti all’ex campo Balilla”

“Il Summer Festival è un evento straordinario. E l’errore più grande che potremmo fare sarebbe quello di dare per scontato che tutto questo continui a succedere ogni anno come se nulla fosse, per inerzia. Non è così”. A dirlo è il sindaco di Lucca Mario Pardini all’indomani del concerto dei Blur sugli spalti delle Mura. Per il primo cittadino il successo dell’evento si deve anche all’unico contesto che a Lucca offre uno scenario unico alle star della musica: l’ex campo Balilla.

“Ieri sera – scrive il primo cittadino su Facebook – abbiamo assistito all’ennesimo trionfo nella nostra città. Una magia che si è ripetuta sugli spalti dell’ex Campo Balilla con un concerto bellissimo: oltre trentacinquemila persone ad applaudire la band britannica dei Blur, nell’unica data italiana del loro tour. La città è stata invasa da un pubblico festoso, che ha colorato per tutto il giorno le nostre vie, gli stessi artisti si sono fermati alcuni giorni in città, vivendola da visitatori e promuovendo le nostre bellezze di fronte ai loro fans di tutto il mondo. Diciamolo: a noi lucchesi ormai sembra normale una cosa del genere, ma assolutamente non lo è”.

“Ci sembra normale – prosegue Pardini – che la nostra città sia da venticinque anni la splendida location per le esibizioni di rockstar internazionali, dove è passata tutta la storia della musica. Ci sembra normale che si parli dei concerti di Lucca negli Stati Uniti, in Argentina, in Gran Bretagna ed in tanti altri paesi del mondo. Ci sembra normale che accogliere decine di migliaia di persone, che civilmente e nella massima serenità godono di uno spettacoli unici in luoghi dalla bellezza incredibile. Ci sembra normale, questa bellezza in cui viviamo ogni giorno. È normale per noi che cantanti di fama mondiale rimangano giorni a visitare Lucca, per poi far ritorno con le loro famiglie Sembra normale che tutto questo scenario produca un indotto certificato per il nostro territorio di decine di milioni di euro. Ma il punto è che – al di là delle nostre percezioni – tutto questo non è ‘normale’, ma straordinario. Il Summer Festival è un evento straordinario. E l’errore più grande che potremmo fare sarebbe quello di dare per scontato che tutto questo continui a succedere ogni anno come se nulla fosse, per inerzia. Non è così”.

“Il Summer accade ogni anno perché c’è dietro un lavoro ed un impegno incredibile da parte di tutti gli attori – dice Pardini – l’organizzatore Mimmo D’Alessandro in primis e la società che rappresenta, la D’Alessandro&Galli, il Comune di Lucca con i suoi uffici, le forze dell’ordine, la Protezione Civile, i volontari, le nostre società partecipate coinvolte per la pulizia, per i parcheggi, per i servizi. È straordinario che migliaia di persone ad ogni concerto lavorino perché tutto avvenga nella massima sicurezza per gli spettatori e per la città. Quindi godiamoci il nostro Summer pensando che non è una cosa ‘normale’, che non è detto che si ripeta automaticamente ogni anno, perché senza pianificazione, lavoro meticoloso, impegno e sinergia, il Lucca Summer Festival oggi non esisterebbe. Arrivare dopo tanti anni ad un protocollo di intesa con la Sovrintendenza per l’utilizzo dell’ex Campo Balilla come luogo di spettacolo per i grandi eventi è stato un grande risultato per la programmazione richiesta da eventi di questa portata. Perché anche il concerto di ieri sera dei Blur è stata l’ulteriore conferma di un’evidenza: questa magia sarebbe irripetibile senza uno spazio capace di accogliere il pubblico dei grandi eventi. Quello spazio a Lucca è uno: l’ex Campo Balilla. Grazie ancora a tutti coloro che con lavoro, pazienza e competenza permettono ogni anno che Lucca abbia il suo straordinario Summer Festival”.