Lucca Summer Festival, si va verso l’aumento del contributo del Comune dal 2024
In cantiere una revisione dell’accordo fra gli organizzatori e l’amministrazione comunale: “Ritocchi necessari per consentire una più ricca programmazione”
Ammonta a 130 mila euro il contributo del Comune di Lucca erogato alla Di and Gi srl per l’organizzazione dell’edizione 2023 del Lucca Summer Festival appena andata in archivio. L’erogazione rientra nell’ambito dell’accordo di partenariato pubblico e privato siglato fra l’amministrazione comunale e la società che organizza la kermesse, giunta quest’anno alla sua 25esima edizione.
Dal 2024, però, la cifra dell’erogazione potrebbe salire. La società che fa capo al promoter Mimmo D’Alessandro ha infatti protocollato a inizio luglio la richiesta di rivedere quell’accordo, prevedendo un adeguamento dell’impegno economico a sostegno della manifestazione, che a fronte dell’inflazione che ha fatto impennare i prezzi e degli effetti negativi subiti durante l’emergenza coronavirus, ha confermato l’impegno a mantenere invariato il prezzo dei biglietti per i concerti rispetto al 2019, prima che il covid19 cambiasse tutto.
La proposta avanzata al Comune è quella di innalzare il contributo a 170mila euro, con l’obiettivo di mantenere gli standard nei prezzi e, allo stesso tempo, avere più ampio respiro per la programmazione del cartellone di eventi, a cominciare proprio dal 2024. La giunta Pardini che ha esaminato in una recente seduta la proposta ha ritenuto da accogliere le richieste della società, ritenendo che “la ridefinizione dell’accordo per le edizione future – si legge nella delibera della giunta – si rende necessaria sia in ragione del mutamento della situazione politico-economica registrata negli ultimi anni, tra cui gli effetti causati dall’uscita del periodo condizionato dalla pandemia da Covid19 e il rialzo vertiginoso dei prezzi determinato dalle vicende belliche internazionali, sia in relazione all’esigenza di garantire all’organizzazione il tempo utile e necessario per fissare una più ricca programmazione”. La giunta riconosce anche la “necessità di regolamentare meglio il piano di comunicazione del festival quale mezzo di promozione per la città”.