Ferragosto a tavola, i ristoratori soddisfatti a metà: “Più stranieri ma i turisti italiani sono un miraggio”
La lieve flessione del turismo nelle strutture ricettive non sembra aver influenzato la clientela dei locali: “Ma un calo di presenze è evidente rispetto allo scorso anno quando si usciva dal Covid”
La flessione del turismo che si è verificata nelle strutture ricettive lucchesi durante la settimana di Ferragosto, non sembra aver influenzato particolarmente la clientela dei ristoranti. E’ vero che il mese di agosto nelle città d’arte, da che mondo è mondo, ha sempre fatto registrare un deciso calo, complici le alte temperature estive. Anche in questo 2023 il trend sembra essere quello, ma se si osservano i due anni passati caratterizzati dalla pandemia, allora i conti non tornato. Nel 2021 e nel 2022, molti ristoranti hanno assaporato il ritorno del turista italiano, sempre un po’ timoroso di recarsi all’estero. Oggi, tra i ristoratori del centro storico, c’è unanimità nel ritenere che di turisti italiani ce ne sono stati sicuramente meno, ma in compenso si vedono più stranieri.
“C’è stato un leggero calo rispetto agli anni d’oro passati – ammette Riccardo Isola, titolare del ristorante in via degli Angeli, L’isola che non c’era -. Si parla di un 10-20 per cento in meno di presenze, secondo me il problema è l’Europa, la Banca centrale e l’aumento dei tassi di interesse e delle bollette, che ha colpito tutta Europa e noi abbiamo per lo più turisti europei. E’ una situazione alla quale dobbiamo far fronte cercando anche di non esagerare con i prezzi”.
“Il calo del turismo italiano è facilmente spiegabile – aggiunge -. Lo scorso anno fu presa d’assalto tutta l’Italia, si usciva dal Covid e molti erano rimasti qui, anche nei centri storici c’erano più italiani. Questo diciamo, è un calo naturale. Chiaramente il settore lavora e c’è di che esserne soddisfatti, ma il calo si è notato”.
Anche Marco Brotini, titolare dell’Osteria Baralla in via dell’Anfiteatro, si reputa comunque soddisfatto e nega di aver avuto un calo di clientela nei locali di sua proprietà: “Il lavoro è normale, come deve essere d’agosto – precisa -, dobbiamo dimenticarci gli ultimi anni, però siamo tornati ad una normalità ottima. Il lavoro in questi giorni è stato abbondante e nei termini desiderati, è un Ferragosto entro le linee. Non abbiamo riscontrato diminuzione di lavoro, ci sono turisti di tutte le nazioni, francesi, spagnoli, americani e anche italiani. Indubbiamente negli anni del Covid erano tutti italiani perché non potevano andare all’estero, adesso sono in misura normale. Rispetto agli anni precedenti al Covid non ci sono state flessioni particolari, anzi, direi che si lavora anche di più degli ultimi anni prima della pandemia. Io naturalmente parlo per me e per la mia azienda, non bisogna fare del terrorismo mediatico”.
Anche la maggior parte dei locali di piazza Anfiteatro sono d’accordo sull’aver registrato un leggero calo in agosto e nella settimana di Ferragosto, a fronte però di una maggiorazione del lavoro nei mesi precedenti. Varia invece la situazione in altre parti del centro storico, dove più o meno l’andamento è lineare.
“Noi a Ferragosto abbiamo registrato un andamento lineare, più o meno come lo scorso anno e come tutti i giorni di questo mese, che è partito bene per fortuna – dice la titolare dell’Osteria del Neni, Barbara Sineni -. Manca l’italiano, a differenza dell’anno scorso, oggi abbiamo molti più turisti stranieri. Lucca è da anni che è invasa dai turisti stranieri, ma l’italiano durante gli anni del Covid ha un po’ riscoperto il proprio paese, mi sarebbe piaciuto che questa cosa proseguisse, invece no, quest’anno molti meno italiani. Non so se dipende anche dal fatto che ci sono posti che costano meno fuori dall’Italia. Peccato, anche sui prezzi dobbiamo cercare di stare attenti, a Lucca non ci si può svendere, ma neanche giocare al rialzo. Dobbiamo trovare l’equilibrio, come si dice a Lucca: Poggio e bua fa pari”.