Sottopasso alla stazione, dal cantiere riemerge la vecchia fermata della tramvia. La consegna potrebbe slittare a fine 2024

18 agosto 2023 | 16:35
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I rallentamenti non sono dovuti soltanto all’intervento della soprintendenza, ma anche ad altre complicazioni dovute alla difficoltà del progetto e alla presenza di sottoservizi

Dagli scavi del cantiere in piazzale Ricasoli e sulla circonvallazione, torna alla luce la vecchia fermata della tranvia e la Soprintendenza alla belle arti ha catalogato e archiviato i reperti. La scoperta, insieme ad altre criticità, potrebbe portare ad un ritardo di alcuni mesi rispetto alla tabella di marcia prevista dei lavori. Con tutta probabilità la conclusione dei lavori, prevista a ottobre 2024, slitterà alla fine dell’anno.

Forse, non tutti sanno che anche Lucca aveva una linea tranviaria, nata alla fine dell’Ottocento, che la collegava a Ponte a Moriano. Successivamente venne realizzata anche una tratta Pescia-Monsummano e per Ponte San Pietro-Maggiano. Oggi, che il progetto sembra tornato in auge, con l’idea di realizzare una metropolitana di superficie che colleghi Lucca-Pisa-Livorno, è curioso ricordare questo avvenimento storico, riportato alla memoria dal recente scavo.

“Si tratta di una fermata del tram che era posta di fronte alla stazione ferroviaria, sulla circonvallazione – spiega il direttore dei lavori del cantiere, l’ingegner Paolo Barsotti -. Il tram passava proprio di qua e addirittura, arrivato all’altezza del Celide, il tracciato deviava verso la città e fu creata quella porta nelle mura, da cui si entra in città in via Passi e poi procedendo, si arriva fino a Porta Elisa. Oggi quella porta può essere percorsa solo a piedi o in bicicletta, ma un tempo fu appositamente aperta perché da lì doveva passare il tram, una mirabile opera considerata rivoluzionaria. Il mezzo a quel punto, percorreva via dei Bacchettoni, arrivava fino a piazza Santa Maria e poi usciva dalla città, per arrivare fino a Ponte San Pietro”.

La tramvia Lucca-Ponte a Moriano venne aperta per la prima volta nel 1883 e percorreva il Brennero uscendo di città da porta Santa Maria e concludendo la sua corsa in piazza a Ponte a Moriano. Il tratto Lucca-Pescia-Monsummano fu invece inaugurato nel 1917 e quello Lucca-Ponte San Pietro-Maggiano nel 1911. Tutta la linea venne successivamente dismessa a seguito dell’arrivo del secondo conflitto bellico.

“ interessante questo ritrovamento dal punto di vista storico – precisa Barsotti -, quando sono stati eseguiti gli scavi, si è resa necessaria per legge la presenza dell’archeologo della Soprintendenza alle belle arti. I reperti venuti alla luce sono stati a quel punto catalogati e saranno dismessi”.

Chiaramente l’intervento della Soprintendenza porterà a qualche piccolo ritardo sui lavori, ma i problemi del cantiere non sono soltanto questi.
“Si tratta di lavori molto delicati e ci saranno dei ritardi rispetto alla tabella di marcia, per adesso sarei contento di riuscire a consegnare l’opera entro la fine del 2024 – precisa Barsotti -. Purtroppo però, oltre al problema degli scavi, ci sono stati dei rallentamenti dovuti alla presenza di cavi telefonici. Tutto questo è dovuto alla presenza delle radici del famoso tiglio sugli spalti dal quale dobbiamo stare ad una distanza di 15 metri a causa delle radici”.

Attualmente il cantiere si sta concentrando, sia nei lavori dalla parte della stazione, sia in quelli di fronte a piazzale Ricasoli, ma le vere problematiche secondo Barsotti, arriveranno successivamente: “I problemi più importanti si potrebbero verificare quando arriveranno le macchine per gli scavi in profondità. Scavi che andranno protetti, perché stretti, ed andranno sostenuto con delle palancole per tutelare il lavoro e la sicurezza degli operai. Poi andremo a scavare sotto la falda e andrà smaltita prima di tutto l’acqua attraverso la realizzazione di un apposito impianto. A quel punto potremmo riaprire la circonvallazione e si procederà all’ultimo lotto dei lavori, che interesserà la parte degli spalti a 10 metri dall’albero famoso. La consegna del cantiere è prevista per ottobre 2024, ma è più verosimile la fine dell’anno”.