Bilancio consolidato 2022, raddoppiano gli utili: tutte le partecipate chiudono in positivo

19 settembre 2023 | 16:02
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Bilancio consolidato 2022, raddoppiano gli utili: tutte le partecipate chiudono in positivo

In crescita i risultati di Erp, Geal, Farmacie e Metro. L’assessore Bruni: “Sul gestore idrico le difficoltà legate alla nota scadenza della concessione nel 2025”

Il Comune di Lucca può dormire sonni tranquilli. È quanto emergerebbe dal bilancio consolidato 2022 approdato oggi (19 settembre) sul tavolo della commissione congiunta bilancio e partecipate.

Circa 14,3 milioni gli utili maturati dal gruppo dell’ente di palazzo Orsetti – rispetto ai 6,9 milioni del 2021 -, se ai dodici milioni di avanzo del bilancio comunale si sommano i risultati delle società partecipate, e quindi se si aggregano le risorse accantonate dal Teatro del Giglio, da Erp e dalle aziende racchiuse sotto il nome di Lucca Holding (Gesam, Geal, Farmacie comunali, Sistema Ambiente, Metro, Lucca Crea e Lucca Riscossioni e Servizi).

Tutte le società che fanno capo al Comune di Lucca chiudono con il segno positivo, anche se in alcuni casi – primo su tutti il Teatro del Giglio – i risultati sono inferiori rispetto al 2021, dove l’organismo aveva registrato un utile di oltre 170,8mila euro rispetto ai 47mila euro del 2022. “Questo è dovuto in parte all’aumento dei costi della struttura”, ha chiarito l’assessore Moreno Bruni, prima di entrare – affiancato dalla funzionaria Stella Gini e dal dirigente Lino Paoli – nei dettagli tecnici del bilancio consolidato, obbligatorio per legge dal 2011 per la pubblica amministrazione. Nessuna novità di particolare rilievo per quanto riguarda dimissioni o acquisizioni, salvo per alcune rimodulazioni nelle quote di Sistema Ambiente – dove il Comune ora detiene circa il 63 per cento – e che, con l’ingresso del privato Iren assumeranno una diversa portata nel bilancio consuntivo del 2023.

Tra le società che godono di ottima salute, ci sono Erp che chiude il 2022 con un utile di oltre 557,5mila euro, e Lucca Holding (con un risultato di oltre 3,8milioni), dove al suo interno spiccano gli oltre 2,4 milioni di Gesam (anche se quasi dimezzati rispetto ai 4,6 milioni del 2021), i 2,3 milioni di Geal, e gli oltre 750mila euro di Lucca Crea. Seguono Farmacie Comunali con oltre 386,5mila euro, Lucca Riscossioni e Servizi con 384,8, Metro con oltre 150,6 mila euro e Sistema Ambiente con oltre 123,6 mil euroa, anche qui in diminuzione rispetto ai 200mila dell’anno precedente.

Il documento è stato approvato con i voti favorevoli di tutti i presenti, ad eccezione di quello della consigliera Chiara Martini – unica rappresentante dell’opposizione -, che ha parlato della necessità di rendere “più comprensibili e chiari i rendiconti”, che dovrebbero, a detta dell’esponente Pd, includere anche le linee di indirizzo che il Comune intende perseguire per affrontare una o l’altra situazione specifica. Di qui anche la richiesta di chiarimento in merito alle affermazioni social dell’assessore Moreno Bruni sulle presunte difficoltà di Geal, finite nel mirino delle opposizioni, che sul ‘caso’ hanno chiesto la convocazione di una commissione ad hoc.

“Geal in questo momento ha difficoltà societarie”: bufera per la frase dell’assessore Bruni

Geal ha una scadenza importante nel 2025, e per questo oggi ha difficoltà oggettive nel programmare un intervento impegnativo e a lungo termine come il completamento delle fognature nell’Oltreserchio – ha spiegato l’assessore Bruni -. Questo intendevo dire rispondendo alla richiesta di una signora – per altro mia amica – sui social. Per opere come la realizzazione della rete fognaria il Comune può sì sollecitare la società, ma non ne ha il pieno controllo”.

Il ‘problema acqua’ rimane infatti uno dei nodi da sciogliere nell’immediato futuro. Per il consigliere e presidente di commissione Massimo Fagnani (Lega), “Geal è un’azienda sana, e l’amministrazione farà di tutto per mantenere il bene acqua nelle mani della città”. A sollecitare l’avvio della commissione speciale sul tema anche il consigliere Alessandro Di Vito. Tra gli altri temi caldi emersi in commissione, anche il parcheggio interrato fuori da porta Santa Maria, e l’eventualità di realizzarlo da parte di Metro.

“Al momento aspettiamo di vedere il progetto di fattibilità – conclude Bruni -. Se i lavori fossero affidati a Metro sicuramente la società dovrebbe ricorrere a fondi esterni, che poi potrebbero essere riassorbiti dagli introiti (tutti o in parte) del nuovo parcheggio, ma attendiamo di avere un quadro più preciso”.