Lucca, il Comune acquista il monastero di Vicopelago: spazi per cultura e sociale



Niente cohousing a causa di un vincolo paesaggistico, Minniti: “Sarà una sorta di centro di servizio per la popolazione”
Il monastero agostiniano Corpus Domini di Vicopelago entra a far parte del patrimonio del Comune di Lucca. L’immobile, dopo il contratto preliminare stipulato nel novembre del 2021 con le monache agostiniane, viene acquistato al prezzo di 450.000 euro.
Il complesso religioso è costituito principalmente da due corpi di fabbrica: il Monastero vero e proprio, il cui corpo centrale ha origini tardo-rinascimentali e che comprende anche la chiesa e un edificio, già adibito ad asilo, composto da due unità immobiliari. L’edificio ha una superficie lorda complessiva di 4.015 metri quadrati, oltre giardino e cortili per 1.497 metri quadrati, ed è corredato da un terreno agricolo, oggi incolto, della superficie di 15.460 metri quadrati.
“Si tratta di una importante acquisizione per la comunità lucchese – ha dichiarato l’assessore al patrimonio Moreno Bruni – che andrà ad arricchire il patrimonio pubblico sia dal punto di vista delle dotazioni sociali che dal punto di vista culturale: l’edificio sorge infatti in una zona di alto significato architettonico e paesaggistico e non secondario è il fatto che suor Giulia Enrichetta, al secolo Iginia Puccini, sorella del grande compositore Giacomo Puccini, trascorse qui una parte della sua vita. L’amministrazione, che finalmente acquisisce questo bene prezioso, intende valorizzarlo al meglio restituendolo ad una fruizione più ampia possibile”.
Frattanto il finanziamento che la Regione Toscana ha erogato a suo tempo al Comune di Lucca per un progetto di housing sociale, e destinato inizialmente all’immobile di Vicopelago, è stato allocato dall’amministrazione comunale al pieno recupero di altre realtà dove sono presenti abitazioni destinate a edilizia residenziale pubblica, in quanto la presenza di un canale che scorre nei pressi del Monastero porta con sé un vincolo che impedisce di realizzare abitazioni entro una certa distanza.

“Con la presenza di questo vincolo – spiega l’assessore alle politiche sociali Giovanni Minniti – avremmo potuto implementare meno della metà del progetto previsto, perdendo di fatto il finanziamento della Regione. Per questo abbiamo preferito spostare queste risorse sulla ristrutturazione di altre aree di edilizia residenziale pubblica, che ne hanno particolarmente bisogno, mentre qui a Vicopelago andremo a realizzare un nuovo progetto che, in linea con quanto richiesto dalle Monache Agostiniane e che è contenuto anche nell’atto di vendita, sarà una sorta di ‘centro di servizio’ per la popolazione, prevalentemente dal punto di vista sociale”.