Suolo pubblico, malumori fra i commercianti per il ritorno alla tariffa pre-Covid

L’assessora Granucci: “Nessun aumento dal Comune”. Secondo i titolari di attività costa 1000 euro al mese in più per bar e ristoranti, senza contare le spese per il riscaldamento dei dehors
Suolo pubblico nei mesi invernali, per le attività commerciali tornano le tariffe precedenti all’emergenza Covid-19 e alcune attività non sono completamente d’accordo. Passata la pandemia si torna al vecchio tira e molla tra commercianti e comune di Lucca sul suolo pubblico. Se negli anni caratterizzati dalla presenza del Covid, l’amministrazione aveva avuto l’accortezza di venire incontro ai negozi che più di altri subivano i divieti di assembramento, oggi, che ormai la questione sembra essere definitivamente archiviata, dal Comune si è pensato di tornare alla vecchie spese che, secondo alcuni titolari di attività, incidono non poco sulle casse dei bar e ristoranti del centro storico.
“Per tenere i tavoli all’aperto spendiamo una cifra intorno ai 1000 euro al mese – spiegano alcuni commercianti del centro storico -. A seconda delle zone della città e dell’estensione del suolo pubblico si paga anche di più, ma all’incirca il peso della tasse del suolo pubblico è di circa 1000 euro al mese”.
“Se nei mesi estivi il prezzo è certamente coperto dai turisti e dal sole della bella stagione, che invoglia a stare all’aria aperta – proseguono -, ciò non si può dire d’inverno. Nei mesi più freddi le persone usufruiscono meno dei tavoli esterni e noi siamo costretti a spendere una cifra in più per fornire il riscaldamento. Oggi poi con l’aumento delle spese energetiche e l’inflazione galoppante, speravamo che l‘amministrazione ci venisse incontro”.
Prezzi alti dei servizi e poco turismo nei mesi invernali per coprire le spese, eppure però questa amministrazione lo scorso inverno ha investito molto negli eventi durante i periodi morti dal punto di vista turistico.
“Sicuramente gli eventi dello scorso inverno ci hanno dato una mano – spiegano alcuni commercianti lucchesi -, certo non è che abbiamo incassato cifre da capogiro, abbiamo fatto il nostro e se quest’anno si paga la tariffa del suolo pubblico le cifre che incassiamo in più, finiranno nelle spese maggiorate. Non possiamo nemmeno stare senza tavolini all’esterno, come sarebbe la città a Natale, per esempio, senza posto nelle piazza e nelle via cittadine? Una tristezza“.
Chi invece non vuole sentir parlare di maggiorazione del suolo pubblico è l’assessora al commercio Paola Granucci, che sottolinea che l’amministrazione comunale non ha applicato alcun tipo di aumento: “Siamo semplicemente tornati alla tariffa precedente al Covid – precisa -, non abbiamo introdotto alcun aumento rispetto alle tariffe, che erano già presenti”.