Asse suburbano, si va alla convenzione per il cavalcaferrovia. Sbloccato l’iter anche per il secondo lotto dell’infrastruttura



Entro l’anno la gara per affidare il primo tratto, poi il progetto esecutivo della seconda fase del cantiere. Buchignani: “L’opera ridurrà il traffico sulla circonvallazione del 30 per cento”
Un tratto in sopraelevata per superare i binari della ferrovia Lucca Aulla e realizzare un collegamento rapido fra la rotatoria del Brennero e via dell’Acquacalda: è uno degli aspetti tecnici del progetto di primo lotto dell’asse suburbano per il quale si sta ormai arrivando all’attesa fumata bianca. E’ ormai imminente la firma di una convenzione fra il Comune di Lucca e Ferrovie dello Stato per la realizzazione dell’infrastruttura, che ormai, al netto dei ricorsi vinti dall’amministrazione, sembra a questo punto avere strada spianata.
“Il progetto dell’asse suburbano è rimasto da anni fermo ma adesso, finalmente, con la sentenza del Consiglio di Stato l’opera si è sbloccata nella sua completezza e abbiamo la possibilità di portarla a compimento”. Con queste parole, l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani, ha infatti annunciato l’inizio dell’iter anche per il secondo lotto dei lavori per l’asse suburbano, durante la seduta di stamani (30 settembre) della commissione lavori pubblici.
“Il progetto è stato suddiviso in due tratti – spiega per gli uffici tecnici comunali, Francesca Guidotti, anche lei presente alla seduta della Commissione consiliare -. Il tratto A, che va da via dell’Acquacalda alla rotatoria del Brennero, dove è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico/economica (un tempo denominato progetto preliminare) e adesso siamo in fase di approvazione delle richieste di Ferrovie dello Stato che deve avvallare i lavori per il sovrappasso”.
Per collegare la rotatoria sul Brennero con via dell’Acquacalda il tracciato prevede di realizzare una sopraelevazione per superare i binari ferroviari. Naturalmente il progetto deve essere avvallato da Ferrovie dello Stato.
Proprio oggi è in programma un confronto con Ferrovie dello Stato con cui il Comune dovrà sottoscrivere anche una convenzione. “A luglio – ha spiegato la responsabile tecnica dell’amministrazione – abbiamo spedito il progetto che è stato controllato, sia dal punto di vista della logistica che della sicurezza, fino ai dettagli strutturali e ai calcoli tecnici. La convenzione con Ferrovie dello Stato, regola gli aspetti di costruzione e gestione dell’opera che è un’interferenza tra viabilità stradale e reti ferroviarie. Questo passaggio con Ferrovie dello Stato ha rallentato un po’ i tempi, ma si sta andando verso l’approvazione del progetto esecutivo e presto si arriverà anche al bando di gara per l’assegnazione dei lavori. Non abbiamo fatto una manifestazione di interesse e quindi non sappiamo quante aziende si presenteranno – aggiunge Guidotti -. Per la realizzazione dell’opera saranno impiegati risorse per 8 milioni e 400mila euro. Di questi, 4 milioni di contributo della Regione arriveranno nel 2023, altri 3 milioni sempre della Regione arriveranno nel 2024 e poi ci sono 750mila euro messi dal Comune di Lucca che serviranno per coprire le spese di rincaro dei materiali, anche quelli previsti nel 2024. Per il tratto A – conclude -, si cercherà di far partire la gara quest’anno. I tempi tecnici massimi per una gara europea (che supera i 5 milioni di euro) sono di nove mesi: non sarà una gara solamente sul massimo ribasso, ma verranno tenute in considerazione anche le migliorie e la sicurezza. I tempi comunque dipendono molto dalla quantità di soggetti che si presenteranno al bando, se sono in pochi si potrebbe sbrigare le pratiche in 3-4 mesi.”





Il tratto B del progetto dell’asse suburbano va invece dalla rotatoria di viale Castracani, collegandosi con un nuovo tratto stradale in via Martiri dei Foibe fino alla Santissima Annunziata. Nell’intersezione di via Martiri delle Foibe e via di San Vito, è prevista la realizzazione di una rotatoria che è diventata un vero e proprio braccio di ferro tra amministrazione comunale e i residenti di una abitazione che si vedrebbero espropriati di parti del proprio bene. Contro il progetto di fattibilità i privati interessati hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale, che ha sentenziato a loro favore. La sentenza però è stata ribaltata dal Consiglio di Stato e l’iter per la realizzazione del tratto B sembra essere pronto a proseguire.
“Il tratto B – prosegue Francesca Guidotti degli uffici tecnici del Comune di Lucca – ha un costo di un milione e mezzo di euro e parte dalla Santissima Annunziata e arriva fino alla rotatoria di viale Castracani, passando da via Martiri delle Foibe, oggetto di altro intervento. Sull’innesto in via Martiri delle Foibe, con via della Santissima Annunziata ci sono due case che saranno oggetto di un piccolo esproprio, ad una verrà tolta una piccola porzione di giardino. Un altro tratto andrà studiato più attentamente, il collegamento con San Vito, invece la rotatoria dell’Acquacalda esiste già e manca soltanto l’innesto con l’asse. Per il tratto B siamo al progetto fattibilità tecnico/economica, quello che un tempo veniva chiamato progetto preliminare ma che a differenza contiene molte più informazioni e successivamente si passa subito al progetto esecutivo e al bando di gara. Adesso con lo sblocco della situazione giudiziaria daremo l’incarico per affidare la progettazione esecutiva del tratto B. La casa della famiglia Monteriso (che si trova nell’intersezione tra via di San Vito, Via Martiri delle Foibe e la nuova strada dell’asse suburbano) non viene toccata, si espropria soltanto una porzione di terreno realizzando una rotatoria che tecnicamente viene chiamata intersezione a doppia goccia. Si tratta di un modo per evitare l’esproprio di edifici, certo è che la proprietà verrà divisa in due dalla strada.”
E’ lapidario l’assessore ai lavori pubblici, Nicola Buchignani: “Agiamo nel rispetto di quanto è stato stabilito dalla legge a seguito dei ricorsi che sono stati fatti. Potremmo valutare anche un’altra soluzione, ma fino ad adesso i privati si sono opposti a tutto e non credo che dopo una sentenza del Consiglio di Stato si possa ulteriormente prevedere una soluzione completamente diversa. Per l’intersezione a doppia goccia, verranno fatte delle simulazioni per far sì che i mezzi pesanti non abbiano problemi di manovra”.
“A questo punto i tempi per i lavori della realizzazione del primo tratto saranno di circa 30 mesi – prosegue l’assessore -. Una volta che l’asse suburbano sarà legato al futuro casello autostradale di Mugnano avremmo finalmente la realizzazione di un secondo anello di circonvallazione, a concludere l’opera sarà poi anche il nuovo ponte sul Serchio che verrà realizzato dalla rotatoria sul Brennero. La realizzazione dei due tratti di asse suburbano porterà alla rimozione del 30 per cento del traffico sulla circonvallazione, traffico che arriva da nord e va verso est e passa proprio davanti alla città”.
“Completare l’asse nord-sud fino a Mugnano – conclude Buchignani -, è un degli obiettivi su cui l’amministrazione comunale si è spesa di più”.
Sul tema della viabilità è intervenuto consigliere di opposizione Gianni Giannini: “E’ stata depositato ad Anas il progetto per l’apertura di una nuova intersezione a Santa Maria del Giudice. Sono anni e anni che Anas non dà segni, probabilmente perché non è stata sollecitata dall’amministrazione comunale”.
“Inoltre – prosegue Giannini -, abbiamo notato che è stata asfaltata la zona del Foro. Il problema è che non sono state ripristinate delle strisce in corrispondenza dell’intersezione con via dei Marinai. Prima dei lavori c’era una corsia di attesa, utile per chi voleva svoltare in via dei marinai. I residenti chiedono il ripristino della corsia di attesa, per evitare che le macchine che voglio svoltare si fermino in mezzo alla strada. Se non ci sono sollecitazioni da parte del comune Anas non mostra interesse e fa le opere come vogliono loro e si creano queste situazioni”.
“Abbiamo sollecitato Anas – risponde Buchignani -, ma non è solo su questo progetto che non ci risponde, sono molte le questioni che rimangono aperte e di cui non abbiamo notizie. Probabilmente la comunicazione interna loro non funziona. Lo stesso problema si verifica anche con la rotatoria alla pasticceria La Perla, che è un’opera pubblica, ci hanno chiesto delle modifiche e anche se le richieste erano molto esigenti le abbiamo fatte eppure il tutto è ancora fermo. Ci recheremo a Roma per presentarle personalmente”.