Impianti sportivi, Barsanti: “Nessuna disparità di trattamento”

29 settembre 2023 | 15:35
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L’assessore allo sport fa il punto sulla ricognizione dei campi comunali. A breve insieme al sindaco incontrerà anche i ragazzi del Real Academy Lucca

“Nessuna disparità di trattamento: a San Cassiano i tentativi di dialogo sono falliti, e gli abusi all’impianto sportivo non sono atavici ma sono stati commessi nel corso del nostro mandato”. Perentoria la replica dell’assessore allo sport Fabio Barsanti alle parole del presidente del Real Academy Lucca Claudio Polonia, che pochi giorni fa aveva parlato di “due pesi e due misure” che il Comune avrebbe utilizzato nel rapportarsi con le altre società concessionarie dei campi da calcio, dove da inizio estate l’amministrazione ha avviato una ricognizione per verificarne lo stato dell’arte.

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Continua dunque la querelle tra la società biancorossa – cui è stata revocata la concessione dell’impianto di San Cassiano a Vico – e l’assessore Barsanti che, in attesa della sentenza del Tar, ha annunciato di voler incontrare a breve, insieme al sindaco, “i poco più di ottanta ragazzi tesserati Figc, oggi ‘vittime’ non del Comune, ma di chi li ha esposti a questa situazione”, ovvero il gestore del campo sportivo. Se i giudici della Toscana – che hanno già respinto l’istanza cautelare della società sportiva che chiedeva di annullare la determina di sgombero – dovessero confermare in giudizio quanto sostenuto dall’ente di palazzo Orsetti, allora i giovani calciatori potrebbero trovare una nuova ‘casa’ negli impianti di via Matteotti a Sant’Anna (pronto a breve) e Santa Maria a Colle (pronto tra un mese), che saranno affidati temporaneamente agli enti di promozione sportiva, in modo tale da poter garantire a tutti un campo nel minor tempo possibile. Un tassello, questo, che si aggiunge alla messa a norma delle strutture di Montuolo – dove attualmente la concessione con il Farneta è sospesa – e Mutigliano. Impianti che il Comune spera di poter mettere a bando definitivamente il prossimo giugno.

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Prosegue dunque a ritmo serrato l’attività della macchina comunale per ricostruire la storia degli impianti, verificare eventuali abusi e la relativa possibilità di sanarli rintracciando anche vecchi concessionari, partita dai sette campi che hanno una scuola calcio (ad eccezione di Santa Maria a Colle), e che nel giro dei prossimi anni dovrebbe portare ad avere un quadro completo degli interventi da realizzare, di raccordo con le associazioni sportive.

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“Su diciotto società con le quali ci siamo rapportati in questi mesi, con 16 c’è stata condivisione e dialogo, con una un po’ meno, e con una zero margine di confronto – ha precisato l’assessore allo sport, ripercorrendo l’iter che ha portato alla revoca del campo di San Cassiano al Real Academy Lucca -. Qui dallo scorso ottobre ci sono stati reiterati abusi edilizi, avvenuti anche tra un verbale e l’altro, ma c’è stata anche la violazione della concessione stessa, considerando che nessun intervento attuato sul campo – dai box spogliatoio, alle tribune in calcestruzzo e via dicendo -, era presente nel progetto iniziale presentato al Comune, e mai comunicato all’ente. Nessuna disparità di trattamento: negli altri impianti del territorio ci sono sì alcune irregolarità e atavici abusi da sanare, ma in nessuna di queste si è arrivati da ‘zero a cento’ in soli sei mesi, i tempi burocratici non lo consentirebbero, come insegnano i percorsi di alcuni dei nostri campi all’avanguardia. Quando il concessionario afferma di aver dovuto intraprendere gli interventi perché altrimenti rischiava di perdere la concessione dice una cosa non vera in quanto quegli interventi non erano previsti dalla concessione e comunque per realizzare quelli elencati nel documento aveva tempo per la durata della concessione stessa ossia 10 anni. Il concessionario ha firmato la convenzione dopo aver visionato il campo di San Cassiano a Vico e per questo aveva l’esatta percezione delle condizioni dell’impianto”.

“L’amministrazione è stata sempre disponibile e i carteggi lo testimoniano. Insieme al sindaco riceveremo i ragazzi delle squadre – circa 80 tesserati – esposti dal gestore al rischio di non poter svolgere attività. Sistemeremo le tre squadre giovanili in altri campi comunali garantendo che possano proseguire le attività previste. Costatata la reiterata violazione della convenzione, l’ufficio sport non poteva fare altro che avviare il procedimento per la risoluzione della concessione, dare un tempo per una memoria di difesa, giunta in ritardo e assolutamente non accoglibile – ricorda Barsanti -. Il 3 luglio è partita l’ordinanza di risoluzione, sospesa inizialmente dal Tribunale amministrativo regionale, ma successivamente confermata dall’organo collegiale del tribunale in attesa del giudizio di primo grado, decretando l’impossibilità per il concessionario di rimanere all’interno dell’impianto e a svolgere attività sportive per la mancanza dei titoli edilizi (e successivo collaudo delle opere) e di autorizzazione dell’ente proprietario. Infine non è stato il Comune ha chiedere il sequestro dell’impianto di padel ma la Procura attraverso il giudice per le indagini preliminari che ha chiesto autonomamente alla Polizia municipale di eseguire questo provvedimento”.

Gli impianti

Due al momento – dei sette ‘di partenza’ – gli impianti per i quali è stata prodotta tutta la documentazione. Un lavoro complesso, “che va a sanare quello che non è stato fatto in tutti questi anni, in modo tale da ripartire sul pulito”, chiosa Barsanti. Lavoro che ha comportato, stando alle parole dell’assessore, anche a un rallentamento per la riapertura della piscina comunale al palazzetto dello sport.

Gli impianti possono essere divisi in due gruppi: quelli che hanno le scuole calcio Henderson, San Donato, San Concordio, San Filippo, Sant’Anna via del Tiro a Segno, Carignano e San Cassiano; quelli senza scuole di calcio ossia: Montuolo, in concessione al Farneta che ha sospeso in suo ingresso gestione per l’esistenza di abusi edilizi relativi a concessionari del passato che il Comune dovrà eliminare, Nozzano, Sant’Anna in via Matteotti dove è venuta meno la concessione per la cessazione del sodalizio fra due società, San Lorenzo a Vaccoli, S. Maria a Colle, San Quirico di Moriano, Santa Maria del Giudice (non disponibile perché oggetto di un cantiere Pnrr e dove il Massarosa ha chiesto il recesso dalla concessione, San Vito e Sorbano mentre lo stadio di Saltocchio riguarda la Lucchese e Mutigliano è chiuso e bisognoso di lavori e verrà preso in carico con una ricognizione tecnica una volta sistemati Sant’Anna, Santa Maria a Colle e Montuolo.