Lucca consacrata alla Madonna, insorge la chiesa valdese: “Il sindaco tuteli la laicità delle istituzioni”

La pastora Heinrich: “Salvaguardare la libertà di culto è un dovere costituzionale e tutela la democrazia”
Monta in città la polemica per l’invito rivolto dal parroco di San Pietro a Vico al sindaco di Lucca alla cerimonia di consacrazione al Cuore immacolato di Maria, in programma domenica (15 ottobre) alla chiesa del paese. Un “atto pubblico”, l’ha definito il sacerdote, con cui il primo cittadino viene chiamato a consacrare Lucca alla Madonna, che spinge la chiesa valdese di Lucca a richiamare Mario Pardini alla tutela della laicità delle istituzioni.
“La chiesa valdese di Lucca, in quanto chiesa evangelica chiamata alla testimonianza cristiana – osservano la pastora Sara Heinrich e il presidente del consiglio di chiesa Claudio Simi -, ritiene di dover ricordare ai rappresentati delle istituzioni la loro responsabilità di tutelare la laicità dello Stato, intesa come piena libertà religiosa e di coscienza per tutti. La laicità così intesa, orientata alla libertà di culto, è indicatore di democrazia. Laicità e libertà di culto sono riconosciute dalla nostra Costituzione come un bene inalienabile di ogni cittadino”.
Parole ferme e una posizione intransigente quella presa dalla chiesa evangelica che prende di mira alcune parole contenute nell’invito del prete alla cerimonia e con le quali spiega che “non si tratta di un rito particolare, ma di una semplice preghiera che tuttavia deve avere il carattere di un atto pubblico”.
“Affermiamo – ribattono la pastora e il presidente del consiglio della chiesa valdese di Lucca – che in ogni luogo in cui la separazione tra ordine religioso e ordine temporale non viene rispettata a rischio vi è niente di meno che la libertà religiosa e la sovranità e laicità dello Stato Italiano, ovvero la libertà di tutti i cittadini, religiosi o non religiosi”.