Guerra in Medio Oriente, in piazza San Michele un presidio contro il conflitto

L’appuntamento organizzato dal Forum per la pace di Lucca è per giovedì (19 ottobre) dalle 15 alle 20
Tante persone ieri sera (16 ottobre) hanno partecipato nel salone dell’Arci di Lucca all’assemblea pubblica promossa dal Forum per la pace di Lucca Ripudiamo la guerra per discutere della drammatica situazione della striscia di Gaza, dell’aggravarsi del conflitto israeliano palestinese e della guerra in Medio Oriente.
Persone singole e in rappresentanza di tante associazioni, comitati, organizzazioni politiche e sindacali, dopo un’appassionata discussione hanno stabilito un presidio per giovedì (19 ottobre) dalle 15 alle 20 in piazza San Michele sulla base del seguente testo condiviso all’unanimità.
“Le tragiche notizie e le forti immagini, che in questi giorni ci giungono dal Medio Oriente ci procurano un grande dolore e un forte sgomento. Le nostre comuni radici di umanità – si legge in un documento del Forum della pace – vengono colpite con una forza e una velocità senza precedenti. Striscia di Gaza, lunga 40 chilometri e larga 9 con poco più di 2 milioni di abitanti di cui il 40 per cento circa bambini. Alle 18,26 di lunedì 16 ottobre 2023: ‘A Gaza sta finendo l’acqua e la vita, tra poco non ci saranno più né cibo né medicinali, rischio forte di una catastrofe umanitaria’, parole di Philippe Lazzarini commissario delle Nazioni Unite. Oms: ‘aiuti a Gaza entro 24 ore o sarà catastrofe. Se non ci sarà una vera tregua e non si apriranno i corridoi umanitari per assistenza ai civili si rischia un vero e proprio genocidio'”.
“L’atto terroristico senza precedenti di Hamas nei confronti di civili inermi, che ha comportato ad oggi, secondo fonti israeliane, oltre 1400 morti, è da condannare in modo assoluto. Tutto ciò – prosegue il documento – è avvenuto in un contesto, come quello della striscia di Gaza, segnato dalla condizione di umiliazione, frustrazione e disperazione in cui è stato ridotto il popolo palestinese a seguito dell’occupazione e sottrazione di terre e di acque e da un vero e proprio apartheid che ha subito per decenni e continua a subire ancora oggi. La ritorsione, subito avviata dal governo israeliano, sta diventando un vero e proprio massacro della popolazione della striscia di Gaza: attualmente, oggi,16 ottobre, secondo fonti palestinesi, sono 2670 i morti civili di cui 700 bambini, oltre mille dispersi, e un milione gli sfollati”.
“Da 76 anni tutte le 69 risoluzioni dell’Onu, che prevedevano la creazione di due stati, condannavano i bombardamenti operati da Israele, diffidavano le sue azioni coloniche espansionistiche e intimavano di lasciare i territori occupati per tornare ai confini del 1967, non sono mai state rispettate – si legge nel comunicato -. Le violazioni del diritto internazionale reclamato spesso da Stati Uniti, Nato e Unione europea come pretesto per azioni di guerra e di sanzioni economiche, per lo stato di Israele non hanno mai provocato alcuna minima conseguenza. Anzi, ancora oggi, il governo americano sta preparando l’invio di duemila militari a sostegno di Israele, che ha riscosso pieno appoggio anche da parte dell’Europa e del governo italiano”.
“Fermiamo il massacro della striscia di Gaza. Fermiamo l’escalation della guerra in Medio Oriente. Fermiamo tutte le guerre e il criminale commercio dei mercanti di armi. Sostegno ai diritti del popolo palestinese. Riprenda il dialogo di pace – dicono dal Forum – e la trattativa tra i due popoli! Diamo una mano alle singole persone, alle associazioni ed organizzazioni che in Israele come in Palestina disertano la guerra, non obbediscono agli ordini criminali del potere e sono disponibili a costruire percorsi di pace e di cooperazione tra i popoli”.