“Un cuore che batte”, si raccolgono le firme a Lucca

L’iniziativa domani (28 ottobre) in via Beccheria
Domani (28 ottobre) anche a Lucca si raccolgono le firme necessarie per presentare in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare dal nome Un cuore che batte.
L’iniziativa diffusa su tutto il territorio nazionale chiede l’introduzione, all’articolo 14 della legge 194 del 1978, del comma 1-bis, che prevede l’obbligo per il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza, di far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso. Per la presentazione in Parlamento occorre la sottoscrizione da parte di almeno 50.000 firmatari entro il prossimo 7 novembre.
“E’ obbligo giuridico e deontologico del medico – ricordano i promotori della presente proposta di legge – che la donna abbia il diritto di essere resa consapevole della vita che porta nel grembo, una vita con un cuore che pulsa. Negli Stati in cui quest’obbligo è stato approvato sono stati salvati migliaia di bambini. Il diritto alla vita, che è il diritto fondamentale di tutti i diritti umani, è inviolabile ed è necessario che la società tutta si ponga a difesa della vita del concepito e del vero bene della donna”.
Le firme si raccolgono in via Beccheria dalle 10 alle 18.
Occorre essere muniti di un documenti di identità valido ed essere residenti nel comune di Lucca.