Mercato del Carmine, il Comune si riprende i locali dopo un braccio di ferro
Lungo scontro sull’orario di esecuzione del provvedimento. Caiazzo: “Dal Comune una corsa a chiuderci”. Granucci: “Avremmo preferito un epilogo diverso”
Mercato del Carmine, colpo di scena: sospeso lo sgombero delle due attività iniziato questa mattina (6 novembre). Ma il Comune va avanti e fa intervenire le forze dell’ordine per entrare in possesso dei locali. Alla fine il cambio della serratura e dei sigilli anche della seconda attività presente nell’area, il Bar del Sole, è avvenuto poco prima delle 20 con la consegna volontaria delle chiavi del Bar del Sole da parte dei titolari all’amministrazione.
La cronistoria della giornata è stata lunga e complicata. Già la mattinata era stata movimentata con l’arrivo della polizia municipale per l’avvio della procedura.
Nel primo pomeriggio di oggi (6 novembre) era arrivata poi la pronuncia del tribunale amministrativo regionale sul ricorso presentato dai legali del Bar del Sole e della macelleria Simonetti, Anna Cordoni e Angelita Paciscopi , he avrebbe di fatto sospeso il provvedimento di sgombero dei locali. Al momento della pronuncia del Tar, alla macelleria erano già stati posti i sigilli, mentre nel caso del bar erano solo iniziate le operazioni di inventario, e quindi l’attività per adesso rimane aperta.
Nonostante l’arrivo del provvedimento, però, il Comune ha deciso di procedere con l’esecuzione forzata. Secondo l’amministrazione e gli avvocati del Comune, infatti, l’entrata in possesso del bene dopo lo sgombero sarebbe avvenuta in un momento precedente rispetto alla pronuncia del giudice amministrativo. Questo, quindi, avrebbe posto le precondizioni per il cambio di serrature e i sigilli anche al Bar del Sole.
Di diverso segno la ricostruzione degli avvocati della parte privata, secondo cui il passaggio del possesso non si sarebbe perfezionato con la firma del verbale di sgombero, ma avverrebbe solo con il cambio della serratura ai locali e la presa di possesso effettiva del bene. Il provvedimento del Tar è stato notificato alle 15, il cambio delle serrature sarebbe invece iniziato alle 17. Non è escluso, quindi, che sulla vicenda sia necessario l’intervento di un nuovo giudice amministrativo.
Sul posto, nel pomeriggio, è continuata così la battaglia legale già iniziata questa mattina alle 9. Oltre alla polizia municipale sono arrivati polizia e carabinieri, per garantire il buon esito dello sgombero. Poco prima delle 18 le operazioni però non si erano ancora concluse, con il bar che ha continuato a offrire il proprio servizio ai clienti, molti dei quali arrivati proprio per dare un supporto ai due titolari.
“Quando è arrivata la sospensiva del Tar – ha detto il titolare Ernesto Caiazzo -, per noi era naturale che le operazioni di sgombero si fermassero. Ora sono le 17,30 e due ore dopo il provvedimento del tribunale stanno cambiando le serrature del bar. Questa è una prepotenza contro il Bar Del Sole, quando questa cosa qui, come già detto, si poteva risolvere mesi e mesi fa, ma non c’è stata la volontà da parte dell’amministrazione comunale di arrivare a una soluzione pacifica per tutti. Se avessi avuto una proposta decente io me ne sarei andato già due mesi fa. E comunque anche stamani è mancato il buonsenso al Comune, perché nonostante sapessero che avevamo presentato ricorso al Tar si sono presentati lo stesso questa mattina per procedere con lo sgombero e hanno fatto la corsa a chiudere il bar. Mi sono reso collaborativo, ho chiesto di fare l’inventario del magazzino e del bar, aspettando la pronuncia del tribunale. Se dovesse arrivare, ho detto, e avete ragione allora continuate a fare quello che dovete fare, ma se abbiamo ragione noi, allora si stoppa il tutto. Ma loro hanno fatto una corsa perché avevano paura che questa sospensiva potesse arrivare, e infatti così è andata. Ora i nostri legali valuteranno come procedere”.
Il tira e molla è durato così fino a poco prima delle 20 quando la procedura si è conclusa: dopo la macelleria Simonetti anche il Bar del Sole è stato estromesso dai locali come previsto dall’ordinanza del Comune. Ora possono iniziare i lavori previsti di riqualificazione, finanziati con fondi Pnrr.
“È stata una lunga giornata – ha detto l’assessora Paola Granucci, interpellata telefonicamente – Avremmo certamente voluto un epilogo diverso, ma non è stato possibile. Ripeto, come ho detto questa mattina in conferenza stampa, che quando si parla di situazioni del genere è sempre una sconfitta. L’impegno da parte nostra è stato totale, abbiamo fatto delle proposte a nostro parere irrinunciabili, ma le pretese erano fuori da ogni logica”.
Quali saranno le prossime mosse dei titolari della macelleria e del bar non è dato sapere, ma l’impressione è che questo non sia l’ultimo atto. Domattina (7 novembre) alle 9 è previsto l’inventario: sarà un funzionario del Comune a garantire l’accesso ai locali agli ex concessionari, anche per ritirare le merci deperibili rimaste all’interno.