Lucca, gli studenti tornano in piazza: “Un corteo per una scuola migliore”

Il collettivo: “Vogliamo servizi adeguati e istituti in sicurezza”
Gli studenti lucchesi tornano in piazza per chiedere “una scuola migliore”. Con più servizi, o meglio, più adeguati e istituti scolastici in sicurezza. E’ per questo che il Collettivo Nuova Resistenza di Lucca ha organizzato per venerdì (17 novembre) dalle 9, con concentramento in piazzale Verdi, una manifestazione per riaccendere i riflettori sui problemi degli istituti.
“Scenderemo in piazza – scrivono dal collettivo – per manifestare ed esclamare a gran voce le nostre rivendicazioni. Manifestiamo per una scuola diversa, una scuola migliore. Varie saranno le nostre rivendicazioni: la contrarietà ai Pcto, la mancanza di trasporti adeguati e a prezzi accessibili, la situazione spesso carente degli edifici scolastici, la situazione ormai paradossale dei container nei quali sono rinchiusi da 6 anni centinaia di studenti, la mancanza di democrazia e confronto in scuole ormai di fatto divenute aziende dirette da un preside che deve assolvere in primis alla competitività e all’economicità della scuola piuttosto che al benessere degli studenti e alla qualità della didattica”.
“In un paese dove vengono spesi miliardi di euro per armi, strumenti di morte, da mandare in giro per il mondo, la scuola rappresenta sempre di più l’agnello sacrificale al quale togliere di anno in anno i fondi – scrivono dal collettivo -. Si parla di una scuola pubblica povera, con insegnanti pagati pochissimo rispetto alla media europea, con strutture fatiscenti e classi pollaio. Le varie riforme, dalla Berlinguer alla Gelmini per finire con la cosiddetta Buona scuola di Renzi, non hanno fatto altro che ‘aziendalizzare’ la scuola, rendendolo non più un luogo di aggregazione e apprendimento bensì un luogo di competizione e prodromo dello sfruttamento che avverrà nel mondo del lavoro. Ed anche usciti dall’edificio scolastico la situazione non migliora, con pochissimi spazi aggregativi e di studio per gli studenti e le studentesse. Nella nostra città si contano sulle dita di una mano. Per tutto questo scenderemo in piazza con un corteo che si snoderà per le vie del centro, che sarà caratterizzato da interventi di vari studenti che ci racconteranno dei problemi che quotidianamente migliaia di studenti e studentesse lucchesi vivono sulle loro pelli. Quindi in conclusione chiediamo ad ogni studente e studentessa, professore e professoressa e ad ogni cittadino che ha a cuore la scuola pubblica e il suo buon andamento di scendere in piazza assieme a noi e di partecipare alle nostre lotte”.