Studenti in corteo tra le vie del centro: “Valditara torna a scuola”
Il mondo dell’istruzione torna in piazza per chiedere migliorie nell’edilizia, nei servizi e nelle modalità della didattica
Più servizi, sicurezza e trasporti, meno profitti. Decine di studenti sono tornati in piazza questa mattina (17 novembre) anche a Lucca per chiedere “una scuola migliore”, sia dal punto di vista dell’edilizia, sia dal punto di vista delle opportunità di apprendimento.
Il corteo, partito da piazzale Verdi e arrivato in piazza San Michele per gli eventi conclusivi, ha sfilato tra le vie del centro storico, facendo “tappa” davanti agli istituti cittadini, e soffermandosi sulle problematiche che caratterizzano la vita scolastica di ciascuno. Poche le bandiere presenti, per non politicizzare troppo la manifestazione, anche se non sono mancati gli attacchi al ministro dell’istruzione – “Valditara torna a scuola” – e i riferimenti alla guerra in Medio Oriente – “Palestina libera”. Presenti, oltre al collettivo Nuova Resistenza che ha promosso la mobilitazione, anche i Cobas, in marcia contro “la scuola azienda e la precarizzazione dei docenti”.
“Siamo qui in piazza – hanno spiegato dal collettivo – per manifestare ed esclamare a gran voce le nostre rivendicazioni. Manifestiamo per una scuola diversa, una scuola migliore. Varie sono le nostre rivendicazioni: la contrarietà ai Pcto, la mancanza di trasporti adeguati e a prezzi accessibili, la situazione spesso carente degli edifici scolastici, la situazione ormai paradossale dei container nei quali sono rinchiusi da 6 anni centinaia di studenti, la mancanza di democrazia e confronto in scuole ormai di fatto divenute aziende dirette da un preside che deve assolvere in primis alla competitività e all’economicità della scuola piuttosto che al benessere degli studenti e alla qualità della didattica”.





