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Paladini, la fine dei lavori alla storica sede slitta a settembre 2024

21 novembre 2023 | 14:45
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Paladini, la fine dei lavori alla storica sede slitta a settembre 2024
Paladini, la fine dei lavori alla storica sede slitta a settembre 2024
Paladini, la fine dei lavori alla storica sede slitta a settembre 2024
Paladini, la fine dei lavori alla storica sede slitta a settembre 2024

Sopralluogo della Provincia al cantiere dopo la ‘visita’ di Striscia la Notizia. Menesini: “A marzo pronta la prima porzione della scuola”

Slittano i tempi per il ritorno degli studenti del Paladini Civitali nella storica sede di via San Nicolao, chiusa ormai dal lontano 2018 per motivi di sicurezza. Il cantiere ha subito dei ritardi e non sarà possibile un ritorno in classe prima del settembre 2024.

Lo ha detto il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, ai microfoni di Striscia la Notizia che ieri sera (20 novembre) ha mandato in onda un servizio, realizzato da Chiara Squaglia, dedicato alla scuola (clicca qui) che, come noto, si trova trasferita da ormai più di cinque anni nei container all’ex Campo di Marte. Ed è quanto Menesini ha ribadito al termine di un sopralluogo al cantiere che si è svolto stamani (21 novembre).

Una situazione disagiata su cui a ottobre si erano riaccesi i riflettori: alcuni video postati dagli studenti mostravano l’acqua entrare in classe durante i temporali che per giorni hanno imperversato in tutta la provincia.

“Siamo tanti ragazzi – hanno detto a Striscia la Notizia alcuni rappresentanti degli studenti – e non ci stiamo in queste strutture: per questo motivo dobbiamo rimanere a casa un giorno a settimana”. La situazione di disagio denunciata anche da alcuni genitori è destinata ad andare avanti ancora per tutto l’anno scolastico.

Il cronoprogramma dei lavori alla storica sede che prevedeva la riapertura della scuola di via San Nicolao nel settembre scorso è slittato infatti di un anno: “Ci sono stati ritardi nel cantiere – ha detto a Striscia il presidente Menesini -: per settembre 2024 la scuola sarà completamente nuova e fruibile”.

Intanto questa mattina (martedì 21 novembre) è stato effettuato un sopralluogo dal presidente della Provincia, Luca Menesini, il Rup dellintervento, architetta Francesca Lazzari, la dirigente scolastica Emiliana Pucci ed alcuni professori degli istituti, nonché i tecnici delle ditte che stanno effettuando i lavori.
“Proprio i tecnici – si spiega in una nota della Provincia – hanno sottolineato come i lavori stiano procedendo in maniera spedita, dopo aver superato i problemi che si sono presentati durante lintervento e che vanno dai numerosi ritrovamenti archeologici che hanno richiesto unaccurata attività di documentazione e di gestione dei reperti con conseguente rallentamento dellesecuzione dei lavori, al rinvenimento di numerosi elementi architettonici ed edilizi dovuti a interventi che si sono stratificati nel corso dei secoli e che ha richiesto  opere più complesse di quanto previsto, fino ai fisiologici ritardi nelle consegne dei materiali e tutti i problemi logistici legati al fatto di un cantiere di una tale dimensione allinterno di un contesto urbano come quello del centro storico di Lucca. Adesso si procede verso il completamento della prima porzione del complesso, che sarà ultimato entro il mese di marzo“.
Abbiamo seguito questo cantiere passo dopo passo – dice il presidente Luca Menesini – e, finalmente, possiamo dire quei problemi che inizialmente ci hanno rallentato rispetto ai tempi che ci eravamo dati, sono superati e a marzo potremo vedere completata una sostanziale porzione del complesso. Nei mesi immediatamente successivi si completerà lintervento, dando così modo ai due istituti di effettuare il trasloco durante la pausa estiva e, quindi, iniziare lanno scolastico nella ritrovata sede di via San Nicolao. La scelta della consegna delle aule tutte insieme è stata concordata con la scuola, per venire incontro alle esigenze didattiche dei due Istituti che, in questo modo, non devono dividersi su più sedi, ma potranno iniziare lanno in una sede unica.
Tutta la comunità scolastica aspetta con ansia il rientro nella sede di via San Nicolao – commenta la dirigente scolastica Emiliana Pucci -, poiché in questi anni abbiamo vissuto un forte senso di precarietà e adesso sentiamo tutti quanti il bisogno di spazi più adeguati. La scuola oggi si è arricchita di tante attività che costituiscono un’offerta formativa sempre più ampia e variegata e per dispiegare tutta la sua efficacia ha bisogno di tempi e spazi che vanno sicuramente oltre la singola aula. Siamo fiduciosi che questo possa avvenire nei tempi stabiliti”.
L’intervento. Il complesso di San Nicolao si estende su una superficie di quasi 10mila metri quadri ed è al centro di un complesso intervento di adeguamento strutturale sia di natura statica, sia di miglioramento della sicurezza antisismica. Dichiarato inagibile nel giugno 2018 a seguito di indagini diagnostiche che lo fecero dichiarare non adatto a fini didattici, nel settembre successivo ha visto il trasloco forzato delle due scuole Paladini e Civitali nei locali dellItc Carrara’ e nei moduli prefabbricati per il Civitali, mentre per il Paladini’ si sono aperte le porte della Palazzina 6 del Campo di Marte e, anche in questo caso, dei moduli prefabbricati nei cortilinellarea del  parcheggio pubblico del vecchio ospedale. 
Ledificio – il cui nucleo originario è risalente al 1300 – è soggetto a vincolo storico e monumentale e, nel corso dei secoli, è stato interessato da vari interventi di ampliamento e adeguamento, anche mediante accorpamento di edifici esistenti. Negli Anni Ottanta vennero eseguiti degli importanti lavori di ristrutturazione da parte del Comune di Lucca (proprietario delledificio) e, successivamente, della Provincia, che è intervenuta negli Anni Duemila e, più recentemente, nel 2014 e 2015 per il consolidamento di una porzione della copertura. 
Lintervento in atto riguarda fondamentalmente il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale; una generale riorganizzazione funzionale degli spazi; labbattimento delle barriere architettoniche e interventi di efficientamento energetico con opere di adeguamento impiantistico.
Divengono, inoltre, parte del complesso scolastico anche gli spazi che in passato erano utilizzati per la scuola materna (adesso trasferita in unaltra sede) e quelli occupati da due appartamenti di edilizia residenziale pubblica, per i quali il Comune di Lucca ha consentito lo spostamento dei nuclei familiari in altre strutture in modo che anche questi spazi sono oggetto di interventi per la modifica della destinazione duso, ladeguamento alle norme tecniche sulle costruzioni e alla  normativa antincendio per lattestazione dellagibilità ai fini scolastici. 
Il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale prevede la sostituzione di elementi lignei deteriorati; il rinforzo delle strutture murarie verticali; la sostituzione di alcuni solai interpiano e di copertura; il consolidamento generale delle strutture orizzontali (volte e solai); il rinforzo di pareti secondarie; il consolidamento di alcune porzioni di tetto non interessate dai recenti interventi realizzati dallente di Palazzo Ducale. Proprio effettuando questi interventi, sono venute alla luce numerose discontinuità strutturali oltre a canne fumarie inutilizzate di dimensioni consistenti che hanno richiesto delicati interventi di consolidamento delle strutture murarie.
Unattenzione particolare è posta alle prestazioni energetiche globali, con interventi che riguardano gli impianti termici e meccanici, antincendio, il completo rifacimento degli impianti sanitari e dei servizi igienici, nonché la completa sostituzione degli infissi esterni ed interni. Saranno realizzati dei pavimenti radiantie il portico del primo piano presenterà una chiusura a vetri, in modo da garantire collegamenti protetti fra aule e laboratori. Inoltre, è prevista la pressoché completa eliminazione delle barriere architettonica, al fine di rendere le due scuole completamente accessibili per tutti.
Il quadro economico – I lavori hanno costo complessivo di 13 milioni 455mila euro (circa 10 milioni di importo lavori). Di questi 10,5 milioni sono finanziati attraverso mutui BEI (Banca Europea degli Investimenti), mentre le restanti risorse economiche (2 milioni e 950mila euro) provengono direttamente dalla Provincia, mediante contrazione di mutuo con lIstituto del Credito Sportivo che, nel 2021, ha aperto una specifica linea di finanziamento per i beni culturali a tasso zero, ammortizzabile in 25 anni di cui lamministrazione provinciale – fra i primi enti pubblici in Italia – si è avvalsa. 
I lavori sono svolti da una Rti, costituita da Cmsa, società cooperativa di Montecatini Terme e Cooperativa Archeologica Società cooperativa di Firenze.