Acquedotto Nottolini, avanti i lavori per la ciclabile
L’assessore Buchignani rassicura dopo le polemiche sul primo strato di pavimentazione: “Dei 4 chilometri previsti solo per 600 metri sarà utilizzato asfalto architettonico”
Sono iniziati da un paio di settimane i lavori per la nuova pista ciclopedonale lungo l’acquedotto Nottolini. Il percorso collegherà i territori di Lucca e Capannori, ed è inserito all’interno del progetto Dalle fonti alle fontane, finanziato dalla Regione nel 2021 con oltre un milione di euro.
Approvato a dicembre dalla giunta Pardini – ma ereditato dall’amministrazione Tambellini – il cantiere ha preso il via dalla zona di Verciano, dove non è passato inosservato. Sui social, nei giorni scorsi, si sono infatti sollevate alcune polemiche relative alla presunta “cementificazione” della tratta ciclopedonale. Polemiche subito placate dall’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani, che ha rassicurato sul pieno rispetto del progetto concordato, tra gli altri, con la soprintendenza e che prevede, dei 4 chilometri complessivi, circa 600 metri di cemento architettonico. Il colore nero scuro ‘simil asfalto’ che molti hanno notato sul percorso, è in realtà il primo strato di binder, che sarà poi ricoperto con materiali visivamente meno impattanti, così come avvenuto per le piste ciclabili che circondano le Mura Urbane.
“Sul percorso ciclopedonale dell’acquedotto Nottolini oggi esistono già dei tratti carrabili, che noi provvederemo, anzi, a mettere in sicurezza con attraversamenti pedonali e una nuova illuminazione – ha sottolineato Buchignani -. Lungo la pista, con il tempo, sono state costruite abitazioni e attività, che oggi rendono necessario un intervento per consolidare il terreno. Per questo abbiamo scavato, rinforzato il manto e steso il primo strato di binder che sarà poi ricoperto con il cemento architettonico, guardandoci bene dal mantenere la giusta distanza dalle arcate ma in modo tale da poter consentire il passaggio dei mezzi di soccorso. Abbiamo concordato tutto con gli enti preposti in modo da garantire il massimo rispetto dell’ambiente e del contesto, tanto che, nei chilometri del percorso che rimarranno in terra battuta, sarà rielaborato e indurito lo stesso terreno già presente lungo la ciclabile. Nessun cambiamento significativo al progetto originale quindi, se non qualche miglioria a livello logistico. Tempo permettendo, ci vorrà ancora almeno un anno per finire i lavori“.