Inaugurata alla gradinata del Porta Elisa la targa in ricordo di Danilo Michelini
Cerimonia oggi (23 novembre) alle 14 alla presenza di autorità e staff della Lucchese
È stata svelata oggi (23 novembre) la targa (realizzata a tempo di record dalla ditta Mugnani Giovanni e Germano) all’ingresso della gradinata dello stadio Porta Elisa, in memoria e onore di Danilo Michelini, calciatore lucchese che in maglia rossonera ha scritto importanti pagine di storia sportiva.
Alla cerimonia di inaugurazione ufficiale della targa presenti il sindaco Mario Pardini e gli assessori Fabio Barsanti e Cristina Consani, quest’ultima firmataria di una mozione che chiedeva l’intitolazione a Michelini, oltre a Bruno Russo per la Lucchese 1905, insieme a mister Giorgio Gorgone, al direttore sportivo Alessandro Frara e una rappresentanza di tifosi.
Presenti anche i parenti di Danilo Michelini. Commosso e grato l’intervento del nipote: “Cosa dire se non grazie e grazie di cuore veramente perché so quanto sia difficile entrare nei vincoli di burocratici per poter poi realizzare una cosa del genere. Bisogna veramente che qualcuno ci metta impegno e qui c’è una ragazza che ce l’ha messo, Cristina Consani. E insieme a lei, ovviamente, il sindaco e l’assessore Fabio Barsanti. Vi ringrazio di cuore a nome mio e di tutta la famiglia”.
Così l’assessora Cristina Consani: “Michelini è un calciatore che ha fatto la storia della Lucchese, quando la nostra squadra del cuore era addirittura in serie A. Era importante mettere la targa proprio in quello che è il luogo di eccellenza della città per lo sport. E dedicare la gradinata a lui secondo noi è un bellissimo segno perché va a dare ancora più valore a questo grande personaggio che ha portato in alto in Italia il nome di Lucca e non soltanto della Lucchese”.
Danilo Michelini (1917-1983), lucchese, fece del calcio la sua vita, prima come atleta poi come allenatore, e rappresenta uno dei giocatori della Lucchese più importanti della sua epoca e di tutti i tempi. Giovanissimo, si fece notare dalla prima squadra e nel 1933, a soli sedici anni e mezzo, esordì in B. Con i colori della sua città, raggiunse la massima serie, affermandosi anche a livello nazionale per le prestazioni in campo di gioco, realizzando al primo anno in Serie A ben 16 reti, un traguardo che lo condusse fino alla convocazione nella Nazionale dove realizzò due gol al debutto.