“In classe al freddo e con i topi”: gli studenti occupano anche la sede di Sant’Agostino

24 novembre 2023 | 13:34
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“In classe al freddo e con i topi”: gli studenti occupano anche la sede di Sant’Agostino
“In classe al freddo e con i topi”: gli studenti occupano anche la sede di Sant’Agostino
“In classe al freddo e con i topi”: gli studenti occupano anche la sede di Sant’Agostino
“In classe al freddo e con i topi”: gli studenti occupano anche la sede di Sant’Agostino

Anche l’indirizzo musicale del Passaglia alza la voce: “La nostra sede? Sembra nuova ma è solo apparenza: siamo al freddo, con i topi e apparecchi di ‘ultima generazione’ che non funzionano”

“In classe con i pinguini e ratatouille”. Prosegue la scia delle occupazioni negli istituti del centro storico. Dopo il liceo Machiavelli e le sedi di via Fillungo e piazza Napoleone del liceo artistico Passaglia, anche l’indirizzo musicale di piazza Sant’Agostino è da ieri notte in custodia degli studenti.

Alla radice della mobilitazione,  i problemi strutturali di un edificio ‘messo a nuovo’ solo pochi anni fa – nel 2017 -, dove però, le tecnologie introdotte nei nuovi ambienti – dalle luci a sensore alle fontanelle per l’acqua – faticano ad adattarsi a un immobile storico, rimanendo in molti casi “pura apparenza”. Dopo molti appelli rimasti inascoltati gli studenti hanno quindi deciso di passare “all’azione”, prima inviando un report fotografico alla Provincia, poi occupando le tre sedi del liceo, e infine cercando un’interazione diretta con il presidente dell’ente di palazzo Ducale, dove in tarda mattinata alcuni rappresentanti del Passaglia si sono recati per avere risposte concrete.

“Da fuori la sede del musicale sembra nuova – raccontano i giovani del musicale – ma in realtà dentro nasconde problemi con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni e che minano la nostra sicurezza. Nell’auditorium piove sul quadro elettrico, in alcune aule c’è la muffa, si staccano pezzi di intonaco che ci cadono in testa, le finestre si aprono dall’interno o non si aprono proprio e un mese fa abbiamo avuto a ‘fare lezione con noi’ perfino un topo. Per non parlare del riscaldamento: abbiamo due caldaie, una non va e l’altra, trasferita qui dal Cantiere, doveva essere solo una soluzione provvisoria, ma da due anni è rimasta la stessa, con la conseguenza che molte aule sono al freddo”.

Caldaia rotta e dieci gradi in classe, gli studenti del Passaglia in ‘sciopero bianco’

“A questi si sommano i paradossi di una ‘scuola di ultima generazione’, dove le luci a sensore spesso non si attivano, lasciandoci fare lezione al buio, e dove ci sono proiettori che da sette anni sono ancora chiusi in una scatola perché, ci è stato detto dopo che i tecnici erano venuti per installarli, che incompatibili con l’antichità della struttura, dove i muri non possono essere forati – raccontano ancora -. Per non parlare poi della scarsa manutenzione degli strumenti musicali, che siamo costretti a ‘rattoppare’ a nostre spese con soluzioni provvisorie, e della carenza di materiali, sia per il primo soccorso, come il ghiaccio, sia per la carta igienica, che ci concedono solo ‘a strappi’ passando dalla portineria prima di andare in bagno. Bagni che, in alcuni casi, non si chiudono o sono guasti. Mentre dubitiamo che l’acqua dei rubinetti rispetti i criteri di potabilità”.

“Sono almeno tre anni che segnaliamo questi problemi – concludono gli studenti -, nessuno ha mai fatto niente. Occupare oggi è l’unica soluzione che abbiamo per sperare che qualcuno ci ascolti“.

(Notizia in aggiornamento)