Ciak, si gira: iniziano da Palazzo Pfanner le riprese del film di Greenaway con Dustin Hoffman e Helen Hunt
25 set nel cuore del centro storico, dalle Mura ai sotterranei fino alla Torre Guinigi. Scena anche all’ex Manifattura di via Filzi. Riflettori accesi per 7 settimane per una produzione da 15 milioni. E si pensa alla presentazione al festival di Venezia
Ciak, si gira. Entra nella fase operativa il film che il regista Peter Greenaway, con Dustin Hoffman e Helen Hunt come protagonisti, ha scelto di girare a Lucca. A dicembre – probabilmente nella seconda metà – partiranno infatti le riprese, che saranno interamente realizzate in centro storico e che si protrarranno per circa sette settimane con l’obiettivo di concludersi a inizio febbraio e presentare la pellicola già al prossimo Festival del cinema di Venezia.
Ma già da un paio di mesi, in giro per la città, si muovono gli operatori della produzione, che avranno il loro ‘campo base’ all’ex Caserma Lorenzini. I luoghi protagonisti tra interni e esterni sono 25, tra cui anche alcune residenze private. Senza contare le tante strade e vicoli che faranno da scenografia al film insieme alle principali attrazioni della città, come le Mura, piazza San Michele, la Torre Guinigi, piazza San Frediano ma anche palazzi storici come Palazzo Pfanner da cui inizieranno le riprese del film, per una produzione da circa 15milioni di euro. Tra le cinquecento e le seicento, invece, le comparse che saranno impiegate nei diversi set, soprattutto in scene di movimento per ‘animare’ la città, piuttosto che in immagini di folla, quasi del tutto assenti nell’opera.
Per quanto riguarda la trama e il cast, ancora non c’è l’ufficialità né del titolo – quello provvisorio al momento è Lucca Mortis – né degli attori italiani che prenderanno parte alle riprese, che saranno “giovani e meno giovani” e che, oltre a due volti lucchesi in ruoli ‘marginali’, vedranno arrivare in città anche una famosa attrice italiana. Al centro del film c’è invece il “viaggio esistenziale” di uno scrittore newyorkese che prende un anno sabbatico per visitare Lucca alla ricerca delle sue origini.
Il protocollo d’intesa tra Comune e produzione esecutiva è stato presentato questa mattina (1 dicembre) in sala degli Specchi a Palazzo Orsetti alla presenza del sindaco Mario Pardini e dell’assessore al turismo Remo Santini, che ha coordinato un lungo e impegnativo lavoro dello sportello Cinema dell’ufficio turismo, assistendo la produzione audiovisiva e per soddisfare le richieste dell’organizzazione, mettendo a punto un piano della logistica e dei permessi necessari per le riprese. Insieme a loro erano presenti il presidente del Lucca Film Festival, Nicola Borrelli, il produttore internazionale Philip Lee e Ada Bonvini, ceo della produzione The Family.
Il protocollo d’intesa regola gli aspetti logistici e organizzativi della realizzazione del film per la quale sono state anche concesse alcune location comunali tra cui la Torre Guinigi e i sotterranei delle Mura, dopo l’ok della Soprintendenza ed è stata fornita l’assistenza di personale dell’ufficio turismo nella ricerca delle location e sul set, oltreché l’esonero dal pagamento del suolo pubblico e l’accesso illimitato alla ztl. Tra le altre cose il Comune ha concesso anche i locali del Bred in via sant’Andrea utilizzati per i casting delle comparse che hanno visto la partecipazione di quasi tremila persone in due giorni.
Il campo base della logistica dove alloggeranno i mezzi della produzione è stato ricavato in una parte degli spazzi del parcheggio dell’ex caserma Lorenzini, anch’essa messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Il quartier generale e gli uffici di produzione saranno invece a San Concordio mentre sono previste anche riprese negli studi ricavati nel grande capannone dell’ex Manifattura in via Filzi.
“Lucca si prepara ad accogliere quella che sarà una incredibile opportunità in termini di visibilità per la città – commentano il sindaco Pardini e l’assessore Santini –. Una vetrina internazionale di primo livello, che coincide con l’esperienza cinematografica più importante della storia cittadina. Siamo consapevoli che potrebbero crearsi piccoli disagi per i residenti, con la chiusura temporanea e a intermittenza di alcune via, ma siamo altrettanto convinti che tutto questo possa essere accettato con serenità a fronte della notorietà che Lucca avrà nel mondo. Un grande plauso agli uffici comunali coinvolti, che hanno intrapreso un costante lavoro di supporto e affiancamento con la produzione, contribuendo in maniera determinante alla concretizzazione di questo progetto, che garantirà un indotto senza precedenti nel medio e lungo termine per tutta la città”.
Un progetto che nasce da lontano, da quando nel 2013 Peter Greenaway ospite di Lucca Film Festivalsi innamorò della città che lo vide protagonista con l’opera multimediale The towers/Lucca Hubris. “Quell’opera – spiega Borelli – ha ispirato il film che poi il regista ha scritto di getto, e che grazie a Philip Lee e alla produzione The Family oggi diventa realtà”.
“Quando Peter Greenaway venne per la prima volta a Lucca – ricorda Lee -, si innamorò follemente della città, mentre io non c’ero mai stato. Pochi anni dopo mi presentò la sceneggiatura del film, così decisi di visitarla anche io. Subito capii cosa aveva provato Greenaway quando si trovava a Lucca, perché anche per me è stato un colpo di fulmine. Questa pellicola non poteva essere girata in altro posto se non qui. Sicuramente il film, che avrà un cast unico, sarà lanciato a livello internazionale, con l’auspicio di presentarlo proprio in Italia, a Venezia, nel 2o24“.
In attesa delle operazioni di allestimento scenografico dei primi set, già da giorni sono iniziate le fasi di pre-produzione del film con il supporto operativo dell’ufficio turismo, dell’ufficio traffico, della polizia municipale e di tutti gli uffici tecnici coinvolti nella preparazione dei luoghi e nel rilascio delle autorizzazioni per le riprese.
Campobase e studios
Il campobase, uno spazio logistico e operativo dove alloggeranno i mezzi della produzione, è stato ricavato in una parte degli spazi del parcheggio dell’ex caserma Lorenzini, messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Il quartier generale e gli uffici di produzione saranno invece a San Concordio. Sono previste anche riprese negli studi ricavati nel grande capannone dell’ex Manifattura in via Filzi.
I produttori
Philip Lee è un produttore e finanziatore cinematografico. Ha partecipato a decine di film acclamati dalla critica e campioni d’incassi, tra cui The Revenant con Leonardo Di Caprio, mattatore assoluto agli Oscar 2016.
Dopo i suoi studi negli Stati Uniti, Philip ha ottenuto crediti come Produttore Associato e Line Producer in lungometraggi di successo come The Emperor and the Assassin di Chen Kaige, Crouching Tiger e Hidden Dragon di Ang Lee, Hero di Zhang Yimou, Fearless di Ronny Yu, Lara Croft Tomb Raider The Cradle of Life di Jan de Bont (unità di Hong Kong) e Forbidden Kingdom di Rob Minkoff. Nel 2008 è Line Producer per le riprese ad Hong Kong di The Dark Knight di Chris Nolan.
Nel 2012 è produttore esecutivo di Cloud Atlas di Tom Tykwer, Lana e Lilly Wachowski, basato sul best seller di David Mitchell. Nel 2015 è produttore esecutivo del pluripremiato film di Alejandro Gonzalez Inarritu, The Revenant, tratto dal romanzo di Michael Punke. Nel 2016 è Produttore Esecutivo di Assassin Creed di Justin Kurzel, basato su uno dei giochi più popolari della storia. Nel 2017 è Produttore Esecutivo del pluripremiato film tedesco The Captain di Robert Schwentke.
Più recentemente, ha prodotto In The Land of Saints and Sinnersdi Rob Lorenz. Il film è stato selezionato per il concorso Orizzonti Extra della Mostra del Cinema di Venezia del 2023.
La produzione
The Family è nata nel 2002, con l’obiettivo di produrre filmati di qualità per il mercato nazionale e internazionale. Ha prodotto più di 500 film pubblicitari oltre a cortometraggi, video istituzionali, branded content e molto altro. Grazie alla qualità del lavoro svolto ha ricevuto numerosi riconoscimenti in diversi festival internazionali e stretto partnership con registi e talenti di tutto il mondo. Dal 2018 rafforza il suo impegno nella produzione cinematografica. Del 2018 è la serie tv made in Italy, regia di Luca Lucini e Agostino Panini, coprodotta con Taodue; uscita in esclusiva su Amazon Prime Video e in seguito Canale 5. The Family è attualmente impegnata nello sviluppo di progetti seriali, lungometraggi, documentari. Ada Bonvini è produttrice e Ceo della società con sede a Milano.
Peter Greenaway e il rapporto con il Lucca film festival
Il regista cult Peter Greenaway si innamorò della città di Lucca dieci anni fa, quando fu ospite della nona edizione del festival, che lo vide protagonista con l’opera multimediale The Towers | Lucca Hubris. Il lavoro dell’artista inglese consisteva nell’animazione dell’intera facciata della Chiesa di San Francesco, che per circa 35 minuti diventò teatro di un evento sperimentale di “cinema architettonico”. Le 130 torri di Lucca, che nel Duecento svettavano con la loro “onorevole arroganza” a indicare ricchezza e potere, sono lo scenario delle 22 storie, alcune assurde, divertenti e dal sapore grottesco, raccontate miscelando l’utilizzo delle arti visive con le performance dei danzatori di Roberto Castello di Aldes, che firmò la coreografia dell’opera.
Grazie a questo progetto, nacque il seme di una sceneggiatura e il sogno di girare un film tra gli scenari mozzafiato del centro storico e delle sue iconiche mura. Non solo il sogno è diventato realtà, ma l’installazione stessa farà parte di una scena di Lucca Mortis che ospiterà l’attore due volte Premio Oscar Dustin Hoffman, protagonista del film prodotto da Facing East Entertainment e The Family Film, con il coordinamento logistico e il supporto del Comune di Lucca e dei vari assessorati coinvolti.
“A dieci anni dall’installazione The Towers | Lucca Hubris, da cui tutto ebbe inizio, questo film rappresenta il coronamento di un percorso di amore e dedizione per il cinema e per il nostro territorio. Il più importante film girato e ambientato completamente a Lucca, che porterà alla città uno straordinario ritorno economico, con investimenti per milioni di euro e una promozione turistica internazionale destinata a durare nel tempo. Ma soprattutto un film che mostra come la nostra città sappia essere, per un artista, l’ispirazione – ricorda Borelli -. Per Greenaway questa ispirazione non è stata un fuoco fatuo, ma una fiamma viva, alimentata negli anni dalle idee e dal senso del ritornare – con noi, al Lucca film festival, negli scorsi anni. E questo è ciò che più che mai ci fa capire quanto sia prezioso e importante il nostro lavoro”.
“Peter Greenaway dieci anni fa ha regalato alla città di Lucca una delle performance artistiche più importanti che il territorio abbia mai conosciuto – commenta il presidente Marcello Bertocchini -. Fu la Fondazione Cassa di Risparmio, assieme a Lucca Film Festival, a presentare Lucca a questo grande regista, che da quel giorno ne è rimasto fatalmente innamorato. Sapere che questo “matrimonio“ continua oggi e si traduce in una nuova importante occasione per la città è ovviamente un motivo di grande soddisfazione, che alimenta anche la nostra curiosità di sapere a cosa darà vita la sua mente visionaria”.
Annunciate le date del Lucca Film Festival
Il film diventa anche l’occasione perfetta per annunciare le date della ventesima edizione, che si svolgerà dal 21 al 29 settembre 2024 e sarà certamente all’insegna di Lucca Mortis e del suo importante cast.