Riqualificazione delle Rsa, tre proposte sul tavolo del Comune

Conclusa la consultazione preliminare di mercato. Adesso starà alla giunta scegliere cosa tenere e cosa lasciare, per poi mettere a gara – con uno o più bandi -un nuovo progetto
Sono tre le proposte sul tavolo del Comune arrivate dalla consultazione preliminare di mercato per risolvere la questione delle Rsa comunali. Strutture – la Pia Casa e il centro anziani Monte S. Quirico – che versano in uno stato di fatiscenza e che l’ente di palazzo Orsetti intende riqualificare e mettere a norma, con uno o più bandi che dovranno essere aperti prima del 20 novembre 2024, giorno in cui scadrà la concessione dell’attuale cooperativa servizi Proges.
Gli operatori economici che hanno presentato tre diverse proposte progettuali annesse di un piano economico di fattibilità sono la cooperativa sociale La Mano Amica, La Salute e Rikka e Cori di Firenze, tutti soggetti caratterizzati da un curriculum aziendale qualificato con un’esperienza di conoscenza del territorio. A illustrarle sono stati questa mattina (6 dicembre) l‘assessore al sociale Giovanni Minniti e il dirigente comunale Alessandro Cartelli. Adesso spetterà al Comune, infatti, scegliere gli elementi più interessanti – ed economicamente sostenibili – dei diversi progetti, riformulare una proposta e metterla a gara, anche in base alle esigenze dell’intera Piana di Lucca.
“Alcune di queste proposte – fanno sapere Minniti e Cartelli – prevedono la ristrutturazione e l’efficientamento dell’esistente ma anche la messa a nuovo di strutture comunali che adesso non sono adibite a Rsa, oltre a servizi innovativi e una gestione di qualità. Conservano le attuali posizioni lavorative e anzi, è prevedibile che ne inseriscano di nuove, dato l’ampliamento sia dei posti letto, sia delle prestazioni. Tutte le proposte sono corredate da un piano finanziario a lungo termine, dove in alcuni casi è previsto il sostentamento con la spesa corrente, in altri con la spesa capitale del Comune, che dovrà decidere anche quanto e come investire nel progetto considerando che si parla di cifre copiose. Sono scelte delicate perché si tratta di migliorare non soltanto la situazione delle Rsa, ma di salvaguardare tutti i servizi annessi, e che coinvolgono sia l’Asl sia l’intera Piana di Lucca”.
La prossima settimana sarà redatta una relazione conclusiva di quanto emerso dalle proposte progettuali, che passerà poi sul tavolo della giunta che dovrà scegliere in che modo predisporre gli atti di gara, traendo spunto dai piani presentati dai tre operatori economici, che, una volta aperto, potranno partecipare al bando, ma senza alcun diritto di prelazione. Tutta l’operazione concorre alla realizzazione del percorso di integrazione socio-sanitaria della Piana di Lucca, con una convenzione che sta andando a regime e che terrà conto delle esigenze comuni espresse dagli altri enti territoriali e da Asl Toscana nord ovest per raggiungere una omogeneità della erogazione e qualità dei servizi.