Procedimento lento e norme troppo restrittive per gli ampliamenti: gli ingegneri intervengono sul piano operativo

11 dicembre 2023 | 17:46
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Procedimento lento e norme troppo restrittive per gli ampliamenti: gli ingegneri intervengono sul piano operativo

Il presidente Iacopetti in commissione: “Chiediamo di incrementare la capacità edificatoria, perché attualmente non risponde alle esigenze di residenze e attività produttive”

È proseguita con una nuova seduta l’audizione degli ordini professionali da parte della prima commissione consiliare del Comune di Lucca, la commissione urbanistica. Dopo le osservazioni presentate dall’Ordine degli Architetti e dal Collegio dei Geometri, oggi (11 dicembre) sono stati sentiti il presidente dell’ordine degli ingegneri di Lucca, Giovanni Iacopetti e il presidente della commissione urbanistica dell’ordine, Daniele Micheli. Anche questa categoria di professionisti ha chiesto un’accelerazione nell’approvazione del piano operativo che attualmente è stato solamente adottato.

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“È assolutamente necessario per i professionisti e i cittadini imprimere una forte accelerazione a questa fase di esame delle osservazioni, per poi arrivare quanto prima possibile all’approvazione definitiva del piano operativo – spiega Micheli – Attualmente infatti, ci sono due strumenti operativi con doppia vigenza e la necessità di verificare le normative dell’attuale strumento urbanistico, il vecchio piano, con l’attuale strumento urbanistico adottato, il nuovo piano, con molte difficoltà interpretative e con una normativa che ci impone di confrontarci con lo strumento più restrittivo. Siamo quindi in una situazione in cui è impossibile richiedere qualsiasi tipo di ampliamenti”.

Proprio sugli ampliamenti, secondo Micheli, esistono nel nuovo piano operativo delle norme troppo restrittive, che non consentono di dare un’adeguata risposta alle esigenze della cittadinanza e dei professionisti.

“Le osservazioni importanti sono riferite all’incremento di capacità edificatoria che noi chiederemo di migliorare, perché la previsione dell’attuale piano operativo è tale per cui non condividiamo le modestissime percentuali previste per i futuri ampliamenti. Questo sia per le attività residenziali, sia per le attività produttive, perché sia nel primo che nel secondo caso sono stati previsti incrementi che variano dal 15 per cento, quindi circa sui 10-15-20 metri quadri, totalmente insufficienti per dare un’adeguata risposta alle reali esigenze”.

Secondo il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Lucca, Giovanni Iacopetti,  ciò che serve è una connessione tra i vari strumenti a capo dell’amministrazione comunale, il piano strutturale, il regolamento edilizio e il piano pperativo.

Nel piano operativo da approvare ci sono 17-18 rimandi al regolamento edilizio – precisa -. Una delle esigenze importanti era quello di adottare prima il regolamento edilizio e sottolineo l’urgenza di farlo. Nel corso dei vari incontri che si sono succeduti, da parte dei colleghi professionisti, sarebbe stato gradito dagli ordini ricevere una bozza del regolamento edilizio. Noi abbiamo le conoscenze tecniche per dare un contributo e chiediamo se sia volontà dell’attuale amministrazione di venirci incontro su questa richiesta. Da noi c’è totale disponibilità a partecipare per trasportare la nostra esperienza tecnica di 30-40 anni che per l’edilizia sono cruciali. Non chiediamo che quello che diciamo sia preso come oro colato, starà a voi la decisione finale, ma la nostra esperienza può essere utile su questioni tecniche che poi devono essere affrontate. Vedetela come una risorsa che avete a disposizione. I professionisti si devono confrontare con questo documento, come professionisti abbiamo sempre desiderato che al suo interno ci fossero norme semplici e interpretabili”.

Dopo l’ascolto dell’Ordine professionale a prendere la parola è il sindaco di Lucca, con la delega all’urbanistica, Mario Pardini: “Prendo la parola solo per ringraziare gli ordini, perché oggi (11 dicembre) è la terza audizione per recepire le osservazioni dei professionisti. Questo iter sarà propedeutico alla seconda fase, per giungere il prima possibile all’approvazione del Piano Operativo. Siamo consapevoli delle tempistiche, ma posso ribadire che non è nostra intenzione riapprovare il Piano e finire in salvaguardia. Siamo ancora nei tempi dell’iter e abbiamo 11 mesi, cercheremo di fare il prima possibile”.
“Come ho detto anche in altre sedute – continua Pardini -, il cambio di passo è avvenuto con la nomina di un dirigente che si occupi esclusivamente dell’urbanistica a Lucca. In questo modo diventerà un settore importante per la nostra amministrazione. L’assessore all’urbanistica sono da sempre stato io e ne rivendico il ruolo. Il lavoro di Cecchini si era concluso e adesso possiamo proseguire con la discussione in Commissione. Voglio rassicurare e ribadire che siamo sempre nei tempi e che il piano operativo verrà approvato velocemente”.

A rispondere al sindaco e all’Ordine degli Ingegneri è la consigliera d’opposizione Serena Mammini, che nella scorsa amministrazione comunale ha ricoperto il ruolo di assessora all’urbanistica ed ha lavorato al nuovo piano operativo in discussione: “Questo documento non è stato scritto da me – precisa -, ma non voglio prenderne le distanze, perché se è stato adottato vuol dire che la vecchia amministrazione ci credeva. Fino ad oggi però in Commissione urbanistica non c’è stato presentato li Piano, abbiamo soltanto ascoltato delle critiche e in queste audizioni abbiamo sentito sempre i soliti argomenti. Il piano operativo è stato concepito nel 2018, ideato nel 2019 e adottato nel 2021, a causa del Covid abbiamo perso un anno e l’iter è stato più complesso del previsto. Il regolamento edilizio senza piano operativo è nullo, avevamo fatto una call quando ero assessora, so che esiste una bozza di regolamento ed era pronta alla discussione. Sulle norme tecniche, non avevamo deciso di divulgarle a tutti. Piano Operativo è concepito per una città pubblica ed è fondamentale questo principio. Dal regolamento urbanistico del 2004 in poi, non abbiamo avuto uno sviluppo ordinato fuori dal centro storico. I progetti norma, non hanno reso quanto si credeva e ad oggi, abbiamo una città con una residenzialità altissima a fronte di carenza di strade e marciapiedi a causa della scarsa qualità degli interventi fatti. Si chiede norme rigide o non interpretabili? In 9 anni nell’ufficio urbanistica ho avuto richieste assurde e mi stupisco di questa cosa. Poi voglio ritornare sui ritardi, è necessario, perché tutti gli ordini appena si siedono in Commissione chiedono di arrivare ad un’approvazione in tempi rapidi. I ritardi sono anche le motivazioni che stanno dietro alle dimissioni di Elvio Cecchini. In 17-18 mesi da inizio mandato, il piano operativo non era ancora stato discusso in commissione e tanto e va sottolineato”.

A replicare a Mammini, come nella scorsa seduta, è il consigliere di Lucca 2032, Luciano Panelli: “La vostra amministrazione, quando si è insediata nel 2012 aveva come programma elettorale l’approvazione del regolamento edilizio, del piano strutturale e del piano operativo. In 10 anni non siete riusciti a farlo, questi sono i fatti che vanno ricordati“.