Al Desco i visitatori hanno speso in media 52 euro: record di presenze per l’edizione 2023 foto

1,8milioni di euro l'impatto economico nei 5 giorni di manifestazione, anche se il 41 per cento degli operatori la considera peggiorata rispetto al passato

Quasi 29mila visitatori e 1,8milioni di euro l’impatto economico nei 5 giorni di manifestazione. Chiude con numeri da record, superando i valori pre-pandemia, la diciottesima edizione de Il Desco, che si è svolta al Real Collegio il 2 e 3 dicembre e dall’8 al 10 dicembre, anche se, secondo il presidente Tamburini, per le prossime edizioni è in studio la possibilità di spostarla ad un altro periodo dell’anno, più carente di eventi.

report il desco

Le statistiche del bilancio sono frutto dello studio condotto dall’Istituto di studi e ricerche (Isr) realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Toscana nord ovest. L’indagine, realizzata grazie al supporto degli studenti dell’Isi Pertini di Lucca, ha previsto diverse rilevazioni che hanno coinvolto 700 persone tra visitatori, espositori, attività economiche, turistiche e culturali della città.

Nei cinque giorni di manifestazione i visitatori sono stati circa 28,6mila che, considerando una spesa media pro-capite di 52 euro (erano 48 nel 2022), hanno portato gli acquisti in città, grazie anche allo shopping natalizio, a quota 1,5 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i 167mila euro per coprire i costi per l’organizzazione, 111mila degli espositori per partecipare. A fronte di un investimento di 167mila euro da parte della Camera di Commercio, quindi, Il Desco ha avuto un impatto di circa 1,8 milioni: 10 volte la spesa sostenuta dall’ente camerale. Si tratta di un dato positivo: nel 2022 si era arrivati a 944mila euro a fronte di un’investimento camerale più contenuto (85mila euro). A questi vanno poi aggiunti quasi 160mila euro di ricavi aggiuntivi delle attività del commercio-somministrazione dei dintorni del Real Collegio.

“Sono particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuti con II Desco quest’anno – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana nord ovest -. Questo successo vuole essere un trampolino per trasformare la mission dell’evento. Ci proponiamo infatti di andare oltre la mera promozione dei prodotti locali, ridefinendo Il Desco come un autentico attrattore turistico. L’obiettivo è trasformare questa manifestazione in un catalizzatore per il turismo. Vogliamo creare un’esperienza che spinga i visitatori a soggiornare, esplorare e immergersi nella cultura e nelle bellezze del territorio, anche al di fuori del tradizionale periodo di svolgimento dell’evento. L’evento è infatti maturo per farne un attrattore di turisti cioè di persone che vengono da lontano, cogliendo in periodi di bassa stagione, l’attrazione de Il Desco, per venire d soggiornare in città”.
Secondo Valter Tamburini i tempi sono maturi e perché il Desco possa diventare attrattivo dal punto di vista turistico, occorre rivedere le date della manifestazione, con la possibilità di spostarlo in un periodo più carente di eventi in città.
“La manifestazione sta funzionando e sta funzionando bene – prosegue Tamburini -, vedremo se sarà il caso anche in futuro, di spostarla come periodo temporale. Perché sotto le feste Lucca è già ricca di iniziative ed è vestita a festa e magari non ha bisogno di grandi traini per portare i turisti in città. Ci sono altri periodi invece che sono un po’ più ‘morti’ e un’iniziativa come questa potrebbe servire a portare gente. Abbiamo visto che per il Desco questo periodo dell’anno funziona – tiene a precisare Tamburini -, però per provare a contribuire all’offerta turistica della città, potremmo pensare ad uno spostamento di qualche settimana nel mese di novembre, che è un periodo un po’ più di stanca. Questa è una riflessione che faremo, ma intanto pensiamo ai dati positivi di questa edizione.”

I dati d quest’anno, se messi in confronto a quelli delle edizioni precedenti, si nota che i numeri sono tornati a livello prepandemico.

“Quest’anno è stato l’anno del rilancio a tutto tondo post pandemia – spiega il presidente della Camera di Commercio -. E’ stato un rilancio anche per quanto riguarda il turismo, i dati forniti da Toscana aeroporti rispetto agli sbarchi che ci sono stati a Pisa, sono tornati ai dati prepandemici, si parla di cinque milioni di viaggiatori che poi si distribuiscono in tutta la Toscana. Abbiamo visto il ritorno dei turisti oltre oceano, che durante la pandemia erano spariti. Quest’anno c’è stato il grande ritorno dei turisti americani ed ha significato molto anche per Lucca e per tutta la provincia”.

I dati statistici del bilancio sono stati ricavati grazie allo studio condotto da Daniele Mocchi dell’Istituto di studi e ricerche (Isr) realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Toscana nord ovest: “Per realizzare questo studio abbiamo utilizzato quattro filoni d’indagine: l’impatto economico, il profilo del visitatore tipo, il gradimento del pubblico e una parte riservata agli operatori, sia quelli all’interno della manifestazione, sia gli operatori turistici e commerciali al di fuori. Per realizzare lo studio hanno contribuito anche gli alunni dell’Istituto Isi “Pertini” di Lucca, che hanno svolto un grande lavoro, con 200 interviste. La stima dell’impatto economico, si attesta intorno a 1milione e 760mila euro circa, che fornisce un moltiplicatore altissimo di 10,5. Questo significa che ogni euro investito nella manifestazione, ha un ritorno economico 10,5 volte più alto. La spesa media all’interno della manifestazione per i visitatori del Desco è di 56 euro a testa, il profilo tipo invece del pubblico fidelizzato è donna, intorno ai 55 anni d’età, con un tenore di vita medio alto, proveniente nel 70 per cento dei casi dalla provincia di Lucca. La manifestazione, è stato notato, risulta poco attrattiva per i turisti, probabilmente dovuto alla scarsa pubblicità”.

Il 55% dei visitatori ha effettuato acquisti agli stand de Il Desco ma c’è stato anche un effetto sul territorio: il 23% ha infatti colto l’occasione per fare shopping presso i negozi del centro, un 19% ha pranzato o cenato nei ristoranti e pizzerie della zona è un 16% ha speso nel bar. Molto più bassa, invece, la quota di chi ha pernottato o ha visitato musei o altre attrazioni in città. Questo ultimo dato è coerente con il bacino di provenienza del visitatore che, nel 74% dei casi, proviene dalla provincia di Lucca con un 36% addirittura dalla città. Si tratta per lo più di affezionati: il 71% è già venuto nelle edizioni precedenti e nel 40% sa che la manifestazione si svolge nel primo e nel secondo weekend di dicembre.

Il visitatore è una persona matura (l’età media è di circa 50 anni), è per lo più donna (nel 59%) e viene, nei 2/3 dei casi, in coppia o in famiglia. Il livello culturale del frequentatore e medio-alto dato che il 47% ha un diploma ed il 41% addirittura una laurea. La manifestazione è apprezzata al punto tale che quasi tutti i visitatori intendono tornare anche il prossimo anno (97%). Il 53% la ritiene migliorata rispetto al passato e in una scala da 1 a 10, il gradimento arriva 8,3 con la location che, addirittura, raggiunge quota 9,2. I visitatori indicano alcuni azioni di miglioramento come il rafforzamento della pubblicizzazione, soprattutto in città, l’allungamento del periodo di svolgimento e la richiesta di ripeterla più volte durante l’anno.

L’edizione 2023 ha visto la partecipazione di 53 espositori che, essendo più numerosi rispetto al 2022, sono stati posti sui due piani del Real Collegio. Circa il 20% ha partecipato a tutte le 18 edizioni mentre il 38% partecipa da ormai qualche anno. Per il un 36% è invece la prima volta: si tratta per lo più di operatori delle province di Pisa e Massa-Carrara, i territori di riferimento della nuova Camera di Commercio (assieme a Lucca). Per quanto riguarda il lavoro e gli incassi, gli operatori risultano soddisfatti (il 79% si dichiara abbastanza o molto contento dei cinque giorni a Il Desco). Tuttavia, in merito alla valutazione di questa edizione, il 41% la considera peggiorata rispetto al passato dandole un voto che, in una scala da 1 e 10, pur superando abbondantemente la sufficienza (6,7) risulta inferiore all’8,5 toccato nel 2022. Nonostante questa valutazione, l’83% degli espositori ha intenzione di tornare ad esporre a Il Desco il prossimo anno. Tra i suggerimenti per migliorare l’evento, come evidenziato anche dai visitatori, si segnala l’esigenza di pubblicizzarla di più all’interno della città ma anche di allungarla o svolgerla in altri periodi dell’anno.

Le interviste effettuate a commercianti e ristoratori che si trovano nell’intorno di 200-250 metri dal Real Collegio, evidenziano la necessità di far conoscere di più la manifestazione: il 27% dichiara infatti di non sapere che fosse in corso in quei giorni contro un 8% degli operatori dei turismo. Durante i 5 giorni della manifestazione, i commercianti e ristoratori della zona hanno registrato una crescita dei fatturati rispetto ad un fine settimana di stagione (alimentati anche dal periodo natalizio): +12% per i commercianti e +14% per la ristorazione. I livelli di soddisfazione rispetto al lavoro svolto durante II Desco sono elevati per le attività commerciali e dei pubblici esercizi (il 78% è contento) mentre appena il 35% degli operatori turistici e culturali lo è. Il voto dato dagli operatori è coerente rispetto al livello di soddisfazione: 7 per il commercio-pubblici esercizi e un 5,9 per gli operatori turistico-culturali. Tra le azioni di miglioramento suggerite dai commercianti-esercenti pubblici esercizi vi è la richiesta di estendere Il Desco a tutta la città e di allungarne il periodo di svolgimento. Gli operatori turistici chiedono invece una migliore pubblicizzazione.

(Notizia in aggiornamento)

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