Cantiere lumaca in via della Zecca, un’altra proroga per i lavori: protestano residenti e attività

3 gennaio 2024 | 11:20
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Gli abitanti lamentano disagi per la chiusura della strada. La ditta ha chiesto altri 45 giorni perché finora è stato consegnato soltanto il 30% delle pietre necessarie a rifare la pavimentazione. E la posa non si può fare con temperature inferiori ai 5 gradi

I residenti di via della Zecca non ne possono più. La chiusura della strada ormai interdetta dall’estate scorsa per i lavori di rifacimento della pavimentazione in pietra continua a provocare disagi per chi vive nella zona. E la notizia che il cantiere sarà prorogato fino al prossimo 6 febbraio ha scatenato la protesta.

“La situazione – spiegano alcuni residenti – sta creando molti problemi alle attività ed ai residenti, per il fatto che si tratta di un cantiere interminabile, ormai prorogato di mese in mese. Senza contare che blocca una delle poche vie percorribili per uscire dalla città. Infatti da via della Zecca si raggiunge facilmente porta Santa Maria, mentre adesso per raggiungerla bisogna passare da via dei fossi, dove le macchine sono parcheggiate in maniera selvaggia”.
“Inoltre – proseguono i residenti -, è cambiato il tracciato della Lam creando non pochi disagi. Altra criticità è rappresentata dal parcheggio Berutto in via della Zecca, frequentato per lo più da turisti. Non potendo percorrere la strada non riescono a raggiungerlo e si perdono tra le vie perché l’unico modo per arrivarci adesso è percorrere contromano via della Zecca e nessun satellitare puàò dare questa indicazione”.

In effetti le opere di riqualificazione che hanno riguardato non soltanto via della Zecca ma anche via del Fosso alla Madonna dello Stellare (dove sono stati invece completati) si sarebbero dovute concludere prima di Natale, per la precisione il 23 dicembre scorso. E, invece, Centro Legno Ambiente, la cooperativa che ha avuto in appalto i lavori per un importo complessivo di 300mila euro, è stata costretta a chiedere all’amministrazione comunale un’ulteriore proroga di altri 45 giorni, spostando la fine del cantiere al 6 febbraio prossimo.

Il motivo dell’ulteriore slittamento dei lavori, secondo quanto è stato ricostruito dall’appaltatore nella richiesta di proroga del termine di esecuzione dei lavori, è da rintracciare nel ritardo nella consegna delle pietre di Matraia da parte del fornitore: a metà dicembre scorso, infatti, era stato consegnato soltanto il 30 per 100 del materiale necessario alle opere di riqualificazione. Alla situazione si dovrebbe comunque porre rimedio entro la fine del mese di gennaio, data in cui il fornitore si è impegnato a completare la consegna dei materiali necessari.

L’altro problema è quello del freddo: “Le condizioni di posa dei prodotti di allettamento delle pietre – è stato spiegato al Comune – non consentono la posa delle pietre quando la temperatura scende sotto i 5 gradi per cui nella stagione invernale l’orario lavorativo giornaliero si riduce al tempo in cui la temperatura sale al di sopra dei 5 gradi con inevitabile rallentamento dei tempi di esecuzione della posa”. Per tutte queste circostanze, il cantiere slitta ancora. E, salvo ulteriori imprevisti, freddo e maltempo, dovrebbe concludersi il 6 febbraio.