Un altro terremoto per il comitato delle celebrazioni pucciniane, si dimette il direttore del Boccherini: “Da marzo nessuno ci ha più convocato”

9 gennaio 2024 | 12:45
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Mazzoli: “Così mi sento inutile, non ha senso rimanere solo per una questione di immagine”. Anche la presidente Talarico all’attacco: “All’istituto viene negata la possibilità di dare il proprio contributo”

“Non mi sento utile alla causa e non voglio rimanere in un comitato solo per una questione di immagine”. Sono parole con le quali il direttore del conservatorio Boccherini GianPaolo Mazzoli annuncia le sue dimissioni dal comitato scientifico delle celebrazioni pucciniane, dando vita di fatto ad un nuovo terremoto per l’organismo presieduto da Alberto Veronesi si consuma in queste ore. Mazzoli era stato chiamato a far parte del comitato scientifico nell’ottobre del 2022 in qualità di esperto musicale, insieme ad altri 20 membri, coordinati da Veronesi, ma da mesi nessuno è stato più convocato. Ma oltre alle dimissioni, c’è di più. Il Conservatorio Boccherini, dove studiò il giovane Puccini, infatti, si sente “escluso” dalle celebrazioni. Ammesso a partecipare alle riunioni senza diritto di voto, l’istituto non è mai stato considerato e le sue proposte sono cadute nel vuote.

“Sono stato invitato a entrare nell’organismo come esperto – spiega Mazzoli -. Pensavo di poter dare un contributo a questo importante momento per la musica e la cultura italiana, ma dal 15 marzo non si hanno più notizie e non ci sono state più convocazioni. Così non mi sento utile al progetto e non voglio rimanerne in un comitato solo per una questione di immagine. Ringrazio chi mi aveva contattato per farne parte, ma sono qui oggi per chiarire la mia decisione e non lasciare adito a nessun fraintendimento”.
“Non c’è nessun intento polemico – precisa Mazzoli -, solo il fatto che io sono una persona molto operativa e mi sono trovato all’interno del comitato scientifico in cui non svolgevo alcun incarico operativo, quindi non mi sento di ricoprire questo posto. Non è nelle mie corde. Ringrazio chi mi ha voluto all’interno ma non sento di poter dare un contributo, per cui faccio un passo indietro”.
Il ruolo del comitato scientifico per le Celebrazioni pucciniane era quello di tracciare delle linee guida che poi sarebbero state riprese dal Comitato nazionale.
Inizialmente ho trovato un tavolo di lavoro che sembrava costruttivo, per quanto riguarda almeno il comitato scientifico – prosegue Mazzoli -, nelle prime riunioni abbiamo stabilito alcune linee guida, ricordo la distribuzione delle risorse a livello di percentuale. Però poi da marzo dell’anno scorso non ho avuto più convocazioni e ho pensato che il mio ruolo fosse inutile e oggi non ritengo di proseguire questa esperienza. Questa è solo una mia decisione personale. Per quanto riguarda il Conservatorio Boccherini, voglio precisare che non è mai stato chiesto nessun contributo al comitato, abbiamo solo partecipato a due bandi, di cui non si conoscono gli esiti”. E’ solo dopo aver ricevuto le dimissioni di Mazzoli, che Veronesi con una nota rende invece noto che i due progetti presentati dal conservatorio non sono stati finanziati, ma dall’istituto hanno spiegato di non averne mai avuta alcuna comunicazione ufficiale.

Veronesi: “Mazzoli? Spero non lasci per il no alle richieste di fondi del conservatorio”

Alla voce di Mazzoli si aggiunge quella della presidente dell’istituto Maria Talarico. Oltre alle dimissioni di Mazzoli c’è anche la volontà di tutelare l’immagine del Boccherini.

“Il mio intervento è in linea con quello del direttore Mazzoli, che stamani ha dato le dimissioni dal Comitato scientifico delle Celebrazioni Pucciniane, per i motivi che ha espresso – dice Talarico -. La posizione del Conservatorio non vuole essere in polemica con nessuno, tanto meno con il presidente del Comitato, però prendiamo atto di una situazione che si è verificata nel corso di questo anno di preparazione all’anniversario per il centenario pucciniano per il quale avevamo presentato due bandi. Non sono stati presi in considerazione, ma al di là delle scelte soggettive che il Comitato ha tutto il diritto di fare, non abbiamo mai avuto riscontro sul fatto che siano state o meno esaminate. Riteniamo quindi di dover fare un passo indietro rispetto a questi bandi e anche ve ne fossero degli altri, a questo punto non presenteremo più niente e lavoreremo in maniera autonoma, come ci è consentito dalle nostre risorse interne”.

Il primo bando a cui ha partecipato il Conservatorio Boccherini riguardava la manifestazione d’interesse per la ricerca di un operatore per l’organizzazione delle manifestazioni per l’inaugurazione delle celebrazioni pucciniane, proponendo il conservatorio stesso come operatore.
Il secondo riguardava l’avviso pubblico per la raccolta di proposte progettuali per la valorizzazione e tutela dei luoghi pucciniani. Il Conservatorio aveva proposto la realizzazione di un restauro di due sale di Palazzo Lippi, per una cifra di 300mila euro. Lo scopo era quello di creare un’esposizione che racconti la figura di Puccini compositore, mostrando al pubblico i suoi manoscritti e opere giovanili attraverso strumenti interattivi che ne raccontino la vita, i luoghi e le opere. Ma le proposte del Boccherini, a quanto si apprende da Veronesi, non sono state accolte.

“Il Conservatorio, che lo ricordiamo è un ente statale, ha chiesto di partecipare al comitato come uditore senza diritto di voto per poter dare a sua volta un contributo – aggiunge Talarico -. Siamo stati ammessi ma di fatto mai invitati a partecipare alle riunioni o convocati formalmente. Il Conservatorio non ha mai chiesto alcun tipo di contributo ma ha semplicemente partecipato a due bandi. Inoltre, abbiamo presentato alcune proposte che non sono state prese in considerazione. Oggi ci chiediamo: perché? Questo è il conservatorio dove Puccini ha studiato, dove suo padre ha insegnato. Nella nostra biblioteca abbiamo preziosissimi documenti che ci ha lasciato. E’ un luogo pucciniano per eccellenza. Perché non ci viene data la possibilità di dare un contributo alle celebrazioni‘”.

“Ad oggi abbiamo tutti questi documenti che ci sono stati donati e che riguardano Puccini e la sua famiglia – rincara la dose Mazzoli -, tutti questi manoscritti, tra i quali ci sono anche brani inediti, giacciono nella nostra cassaforte e poteva essere un’occasione di mostrarli al pubblico nell’anno delle celebrazioni pucciniane.”

Si tratta di un’ennesima occasione persa?
“Noi non siamo a giudicare lavoro Comitato – sottolinea Mazzoli -. Ci saranno organi di controllo che hanno la responsabilità per farlo. Noi come Conservatorio ci siamo sentiti tirati fuori. Abbiamo partecipato ad un bando con un progetto sul quale abbiamo fatto un investimento e adesso dobbiamo rendicontarlo, prendiamo atto dalle dichiarazioni del maestro Veronesi che i progetti sono stati elaborati e dobbiamo presumere che i nostri non sono stati presi in considerazione“.