Passi carrabili a pagamento dal 2024, i dubbi di Vivere il centro storico

10 gennaio 2024 | 16:11
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Passi carrabili a pagamento dal 2024, i dubbi di Vivere il centro storico

Il comitato: “Come verranno impiegati quei soldi? Si riuscirà a fare un contratto con una ditta attrezzata per rimuovere anche gli autoveicoli con cambio automatico?”

Passi carrabili a pagamento dal 2024, interviene il comitato Vivere il centro storico.

Passi carrabili, dal 2024 anche a Lucca diventano a pagamento

“Veramente singolare la giustificazione dell’amministrazione: una decisione presa per ‘omologare’ Lucca agli altri capoluoghi che già applicano questo tipo di regolamento – commentano dal comitato -. Dovremmo forse pensare che la colpa è di qualche pisano invidioso che ha chiesto al nostro sindaco di ‘omologarci’ per far pagare questa tassa anche a noi? Che dire poi del sindaco precedente che quella tassa non l’ha mai messa? Ha fatto qualcosa da biasimare? Sembrerebbe di no perché l’articolo 3, comma 63 della legge 549/1995 stabilisce che i comuni, anche in deroga agli artt. 44 e seguenti del dlgs. 507/93, possono con apposite deliberazioni ‘stabilire la non applicazione della tassa sui passi carrabili’. Infatti a Lucca non c’era e a Porcari e Altopascio pare che questa tassa tuttora non ci sia. Si tratta di una scelta che, stando alle stime di Palazzo Orsetti, dovrebbe portare nelle casse del Comune circa 750mila euro ogni anno”.

“Come verranno impiegati quei soldi? Si riuscirà ad organizzare la polizia municipale in modo che non si debbano aspettare tempi biblici per conseguire il loro intervento quando il passo è ostruito? Si riuscirà a fare un contratto con una ditta attrezzata per rimuovere anche gli autoveicoli con cambio automatico? Il problema non è di poco conto in quanto sembra che l’attuale gestore del servizio rimozioni non disponga di un mezzo con il quale rimuovere questo tipo di autoveicoli. In alcuni casi siamo stati testimoni di persone che non sono potute andare a lavorare a causa di un veicolo di quel tipo che impediva l’uscita dal passo carraio e che non poteva essere rimosso – concludono dal comitato -. Per tassa si intende un tributo pagato per usufruire di servizi. Se si paga e non si ottiene niente il termine tassa non è appropriato e quindi bisognerebbe sostituire la definizione con un’altra, magari, un pochino più volgare”.