Celebrazioni pucciniane, Veronesi alza il tiro: “Da Mazzoli dati falsi sul lavoro del comitato scientifico”

Il presidente dopo l’addio del direttore del Boccherini: “Il progetto presentato? Mancavano i requisiti del cofinanziamento”
“Francamente trovo vergognoso che un direttore di conservatorio faccia una conferenza stampa diffondendo dati falsi. L’ultima convocazione del comitato scientifico è stata il 15 maggio, non il 15 marzo, e due mesi in un comitato con un anno di vita fanno differenza”. Torna sul tema delle dimissioni di GianPaolo Mazzoli del Boccherini il presidente del comitato per le celebrazioni pucciniane, Alberto Veronesi.
“Ciò – prosegue Veronesi – si può vedere semplicemente aprendo il link del comitato. Quella del 15 maggio è stata infatti una riunione di indirizzo fondamentale per il prosieguo dei lavori del comitato Ppomotore che su quegli indirizzi ha basato la parte esecutiva ed organizzativa che si è svolta successivamente a cura del comitato promotore. Una volta dati gli indirizzi infatti era inutile continuare a convocare un comitato di indirizzo, almeno su quei temi. Ciò non significa che per il prosieguo, proprio sulle materie didattiche, non convocheremo di nuovo il comitato scientifico”
“I membri del comitato – conclude Veronesi – sono stati comunque costantemente invitati ai concerti e informati di tutto. Diciamo che il maestro Mazzoli smaniava per far parte del comitato promotore, ma per far parte del comitato promotore bisognava essere inseriti dalla legge costitutiva. Quindi il Boccherini se la deve prendere con il senatore Marcucci che ha fatto la legge, non certo con il sottoscritto. Per quanto riguarda il basso punteggio della loro progettazione il problema era che mancavano i prerequisiti del cofinanziamento. E la commissione era composta da professori, sindaci, governativi. Uno non può chiedere 350mila euro per il restauro di una sala e far vedere che non c’è nessun altro che finanzia. Insomma un po’ di serietà. Rimane comunque volgare e scandaloso il fatto di fare una conferenza stampa, senza tra l’altro avvisare nessuno in stile Hamas, per cercare di fare il botto, comunque diffondendo dati falsi”.