Musica e cultura nel nome di Puccini al Caffè di Simo: un comodato d’uso gratuito al Comune per un calendario di eventi nel locale letterario verso la riapertura stabile

15 gennaio 2024 | 13:22
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Accordo con la proprietà dopo la definizione della lite giudiziaria con l’ultimo gestore. L’avvocato: “Nessun problema strutturale, c’è l’interessamento di privati alla gestione”. L’assessore Pisano: “Questa intesa farà da apripista”. Da febbraio le prime iniziative, per accedere sarà necessaria la prenotazione

La musica di Giacomo Puccini, quell’atmosfera imbevuta di cultura e di passione per la cultura, indissolubilmente legata a questo luogo del cuore tanto caro al maestro, un luogo dove la creatività del compositore ha trovato stimolo e alimento in un contesto fatto di scambi quotidiani tra musicisti, artisti e poeti suoi contemporanei, tornerà presto a rivivere al Caffè di Simo. Lo storico locale letterario riaprirà, infatti, temporaneamente per ospitare eventi musicali e culturali, grazie ad un comodato d’uso gratuito che, nei prossimi giorni, la proprietà del fondo siglerà con l’amministrazione comunale.

E’ questo il frutto di un “lungo lavoro svolto sotto traccia”, che il Comune e, in particolare, l’assessore alla cultura, Mia Pisano, ha tessuto negli ultimi mesi, ottenendo la disponibilità della proprietà a collaborare per un obiettivo comune. E soprattutto in vista di sviluppi futuri: l’intenzione è, infatti, quella che l’accordo tra Comune e proprietà non resti una meteora. L’obiettivo finale è infatti quello di riaprire stabilmente il caffè letterario e su questo fronte, del resto, i proprietari si stanno già muovendo. L’interesse nei confronti di questo luogo simbolo, nel cuore di via Fillungo, sembra esserci tutto e l’accordo con il Comune assume, anche in questo senso, il ruolo di “apripista”, come sottolinea l’assessore Mia Pisano. Del resto, il Di Simo ha conservato intatto il suo fascino a dispetto degli anni di chiusura prolungata, dovuti anche ad un contenzioso fra la proprietà e l’ultimo gestore. Adesso, però, l’intenzione è quella di voltare pagina ed aprire un nuovo capitolo per il Caffè, in un momento certo strategico, quello delle celebrazioni del centenario della morte del maestro.

“Con la sigla del concordato d’uso gratuito – è convinto il sindaco Mario Pardini – si attiverà un circuito virtuoso che, ci auguriamo, potrà mettere in moto il percorso per assicurare una apertura stabile al caffè letterario”. In base all’intesa che verrà formalizzata legalmente nei prossimi giorni, il Comune disporrà dei locali del Di Simo, in particolare del piano terra del Caffè, per organizzare, con il coinvolgimento di associazioni, istituzioni e operatori culturali, eventi legati alla figura del maestro. La durata del contratto sarà stabilita nel dettaglio alla firma dell’atto ma riguarderà comunque alcuni mesi. La formula prevede di destinare alcuni giorni o periodi continuativi all’organizzazione di manifestazioni, da serate musicali, a presentazioni di libri o conferenze, sulla base di un calendario che sarà definito a stretto giro dall’amministrazione comunale, con il coinvolgimento anche della proprietà. Il Caffè di Simo, in base alle intenzioni, potrebbe tornare ad animarsi già tra febbraio e marzo. “Percorrere ogni strada possibile per la riapertura del Caffè di Simo è stato fin dall’inizio un obiettivo del mio assessorato – ha detto Mia Pisano -: a questo obiettivo abbiamo lavorato a testa bassa, riuscendo ad ottenere la disponibilità della proprietà. Con la sigla del comodato d’uso gratuito degli spazi del locale al piano terreno, il Comune potrà contribuire a ridare vita al caffè letterario attraverso eventi caratterizzanti che ruotino attorno alla figura di Giacomo Puccini”. “Questa intesa – aggiunge – vuole costituire un apripista per ulteriori sviluppi futuri, per accompagnare ciò che sta già facendo la proprietà che sta cercando un operatore serio per riaprire e far tornare all’antico splendore il Caffè di Simo”.

Un percorso su cui, al momento, c’è particolare ottimismo: “La proprietà – spiega l’avvocato Sergio Conti – sta cercando un operatore che sia in grado di garantire determinati requisiti: non si tratta soltanto di affidare una locazione, ma un vero e proprio progetto culturale, di conservazione ma anche valorizzazione, che sia coerente con il luogo che ha indubbiamente un valore storico e culturale notevole”. Attorno al Caffè di Simo la proprietà ha registrato un crescente interessamento, ma finora nessuna proposta formale è andata oltre il manifesto interessamento alla gestione del locale. L’idea del comodato d’uso gratuito con il Comune potrebbe comunque aprire interessanti prospettive anche su questo fronte, riaccendendo i riflettori su un gioiello indissolubilmente legato a Puccini. D’altro lato, ci si sta interessando anche ad eventuali finanziamenti, che potrebbero venire dal comitato per le celebrazioni pucciniane.

Un procedente bando a cui la proprietà del Di Simo aveva partecipato sarebbe stato annullato per vizi di forma. “Vi è sicuramente da parte della proprietà – spiega il loro legale Sergio Conti – un interesse a ottenere eventuali contributi dal comitato per le celebrazioni pucciniane e non è esclusa la partecipazione ad ulteriori bandi. Sicuramente, in caso di fondi erogati la proprietà potrebbe lavorare all’obiettivo della riapertura in modo più agevole”. Il capitolo dei fondi non è irrilevante perché potrebbe tradursi in varie formule da stabilire con un eventuale futuro gestore, tra cui una modulazione del canone o altre formule con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente l’immobile. Che, nonostante gli anni, ha conservato il suo indubbio fascino. Lo conferma l’assessore Mia Pisano, che di recente ha svolto un sopralluogo, ma lo assicura anche il legale della proprietà: “E’ tutto rimasto intatto come se il Caffè Di Simo fosse chiuso soltanto da ieri”. E tra l’altro anche perizie del tribunale hanno confermato che lo stabile – sia il piano terreno che quello superiore – non hanno alcun problema strutturale, come invece era stato paventato dall’ultimo gestore. La definizione della lite giudiziaria che ne era sorta e la riconsegna delle chiavi alla proprietà, nel 2018, ha riattivato la macchina che mira alla riapertura stabile e definita: “II Caffè di Simo è rimasto chiuso per così tanto tempo per presunti problemi strutturali paventati dall’ultima gestione – ha affermato l’avvocato Sergio Conti, riferendo le spiegazioni delle proprietarie -, dando il via ad una vicenda giudiziaria protrattasi per anni. Le asserite problematiche strutturali sono comunque state sconfessate da una perizia svolta da un consulente nominato dal tribunale e dall’ingegnere Claudio Favilla, tecnico delle proprietarie, le cui risultanze hanno evidenziato in maniera inequivocabile la totale assenza di rischi strutturali e, ancor di più, la conseguente insussistenza del rischio di crollo. Con l’arrivo della sentenza che rigettava l’azione legale promossa della gestione del Caffè e dalla successiva riconsegna delle chiavi, avvenuta ad oltre sei anni di distanza dall’inizio del processo, la proprietà ha potuto nuovamente accedere all’immobile. Queste aperture costituiscono un’importante occasione per consolidare la collaborazione tra proprietà ed amministrazione, nell’attesa di trovare un gestore adeguato che possa rendere nuovamente fruibile il Caffè di Simo con la serietà e la continuità che merita. Lo stato del fondo è in ottime condizioni – ha confermato il legale – e il locale si presenta come è sempre stato: è chiaro che in vista di una riapertura della caffetteria potranno essere necessari degli ammodernamenti, ma rientra tutto nella assoluta normalità di queste pratiche”.

A questo punto, la road map sembra segnata: nei prossimi giorni sarà sottoscritto il comodato d’uso gratuito, poi il Comune si metterà al lavoro per organizzare un calendario di eventi, in collaborazione con le associazioni musicali e culturali cittadine, per partire già tra febbraio e marzo. Il Caffè di Simo non tornerà ancora ad essere locale pubblico ma riaprirà come fucina di attività culturali e iniziative da realizzare nel nome del maestro Puccini. Ovviamente il Comune recederà dall’uso del Caffè di Simo nel caso in cui la proprietà richieda i locali per darli in affitto o altro. Che è poi l’obiettivo a lunga scadenza. Ora non resta che attendere per l’annuncio dei primi eventi: si parla già di iniziative di musica e canto, letture e presentazioni di libri, approfondimenti storici, artisti, legati alla figura del compositore lucchese. I dettagli saranno presentati a breve ma un elemento è già sicuro: per accedere al locale sarà necessaria la prenotazione, in considerazione della ristrettezza degli spazi e soprattutto del loro straordinario pregio.