La Bocciofila Lucchese costretta a chiudere i battenti
Il terreno su cui sorge la struttura è stato messo in vendita. Si perde un altro pezzo di storia sportiva della città
Un altro importante sodalizio sportivo chiude i battenti a Lucca.
Si tratta della storica Bocciofila Lucchese di via delle Ville Acquacalda che è costretta a gettare la spugna dal momento che il terreno su cui sorge, proprio dietro l’ex locale della gelateria Cecchini di cui era affittuaria, è stato messo in vendita e il presidente Ivano Carrara ha annunciato la chiusura.
Nata alla fine del 1948 come bocciofila Galeotti a San Marco, fu spostata nel luogo dove sorge adesso grazie all’impegno dei suoi soci che fisicamente la hanno fatta nascere, rubando risorse e tempo alle loro famiglie. In particolare si ricorda Giulio Guidotti, già consigliere nazionale della nascente federazione, che insieme al geometra Silvano Ricci ha per un certo periodo gestito anche a livello nazionale, la riunificazione delle varie federazioni bocciofile italiane sotto la Fib, la Federazione italiana Bocce e quindi sotto il Coni.
Giacomo Bergamaschi, già comandante della polizia municipale di Lucca, intorno agli anni 80 ha guidato la società per un lungo periodo, riuscendo a trasformare una tettoia in un locale chiuso e riscaldato che ha permesso di svolgere l’attività boccistica tutto l’anno, accogliendo anche i giocatori provenienti dalle altre società di Lucca che avevano modo di potersi allenare tutto l’anno.
Tantissimi sono i soci che hanno frequentato l’impianto e tantissimi sono gli atleti bocciofili che ha sfornato, fra cui si deve ricordare il campione italiano Luigi Marchi.
“La Bocciofila Lucchese – ricorda Mauro Vannucci, dirigente societario Fib – era a Lucca l’unico impianto con quattro corsie di gioco interamente sintetiche, chiuso e riscaldato, che permetteva ai bocciofili lucchesi di poter praticare l’attività per tutto l’anno ed era un luogo di ritrovo sia di pensionati che vi avevano trovato un posto sano e sicuro dove poter passare il tempo magari facendo delle interminabili partite a carte, che di giocatori agonisti, provenienti da città e periferia che venivano ad allenarsi”.
Dal 2019 la bocciofila ha avviato anche un’importantissima attività paralimpica sia sportiva che sociale, accogliendo oltre venti ragazze e ragazzi con difficoltà intellettive e motorie guidati dai loro accompagnatori ed educatori. Il gruppo più consistente appartiene alla Allegra Brigata atleti Special Olimpycs, persone riconosciute per le loro capacità, che vanno sulle corsie di gioco ad allenarsi.
Nel lungo percorso trascorso ma soprattutto negli ultimi 30 anni, i dirigenti delle società lucchesi di bocce si sono rivolte all’amministrazione comunale per cercare di ottenere un impianto comunale da poter gestire insieme, ma non ci sono mai riusciti. “Sicuramente – osserva ancora Vannucci – perché non siamo stati capaci di proporci, in ogni caso, molti sono stati i sindaci gli assessori e i consiglieri che per vari motivi (in occasione delle elezioni amministrative, oppure invitati per presenziare a premiazioni di eventi sportivi) hanno frequentato la struttura, ma al di là di qualche piccolo contributo, non siamo riusciti ad ottenere altro”.
“Due – si spiega – sono stati i progetti fatti dal comune per la realizzazione del bocciodromo, uno a cavallo degli anni 1980-1990 ma che per motivi sconosciuti non prese mai forma e uno fra il 2004 e il 2005 a seguito di diverse richieste formalizzate da tutte le società bocciofile residenti nel comune che effettuarono anche una raccolta firme. L’amministrazione comunale nella persona dell’allora sindaco Pietro Fazzi il 9 dicembre 2005, indisse una riunione presso una tensiostruttura comunale di via Simonetti a San Vito, per proporre alla cittadinanza il progetto di una “Cittadella dello Sport” che prevedeva anche la costruzione di un bocciodromo comunale e tantissimi bocciofili parteciparono alla riunione e videro il progetto del tanto agognato bocciodromo, ma poi tutto rimase lettera morta. L’amministrazione ebbe vita breve e con la scomparsa di questa, scomparì anche il progetto”.
“Purtroppo – è la constatazione di Vannucci – ora il tempo è scaduto e dispiace che tutti quelli che frequentavo l’impianto non possano più avere un luogo dove trascorrere il tempo con serenità ed allegria, oppure che non possano più avere un posto a Lucca dove praticare il loro sport anche nei mesi non estivi, per l’estate resta l’impianto della bocciofila Oltreserchio di Stabbiano, a questi non resta che spostarsi a Viareggio dove i bocciodromi comunali sono due o in Valdinievole dove le realtà sono tre, Montecatini, Pieve a Nievole e Monsummano Terme per praticare l’attività agonistica”.
Nel frattempo, da parte dell’amministrazione comunale c’è una certa apertura verso il problema. il sindaco Mario Pardini e l’assessore allo sport Fabio Barsanti, si incontreranno con il presidente Vannucci lunedì prossimo.
“Lunedì prossimo (5 febbraio), dovrebbe venire il sindaco con l’assessore allo sport, Barsanti – spiega il presidente Vannucci -. Hanno detto che vogliono fare un nuovo palasport, tirando giù quello di adesso. Forse al suo interno ci potrà essere spazio anche per le bocce, non si sa ancora”.