Nuova vita per i sotterranei delle Mura di Lucca: parte il progetto di valorizzazione con una mostra permanente foto video

Il progetto parte dal baluardo Santa Croce ma coinvolgerà anche quello di San Colombano e il castello di Porta San Pietro: multimedialità, ricostruzioni e documenti per un percorso alla riscoperta del legame sentimentale dei lucchesi con il monumento nel corso della storia

Con lo scopo di valorizzare il patrimonio artistico culturale lucchese e fornire anche nozioni storiche sulla nostra città, l’amministrazione comunale ha deciso di procedere con una mostra permanente nelle sortite e nei sotterranei del più importante monumento cittadino. E’ questo il senso di Ri-Conoscere le Mura, il percorso turistico culturale, rivolto anche ai lucchesi, che parte dal sotterraneo del baluardo Santa Croce. Il progetto è stato presentato questa mattina (31 gennaio) dagli assessori comunali Remo Santini e Mia Pisano il nuovo progetto diffuso Ri-Conoscere le Mura, per la valorizzazione delle sortite e dei sotterranei del principale monumento cittadino.

conferenza stampa mura

Le Mura tornano così nuovamente al centro dell’azione amministrativa con una iniziativa ambiziosa, a cura della storica Roberta Martinelli, che rappresenterà un raffinato strumento di accoglienza turistica e saprà offrire il racconto della storia e dei segreti delle mura urbane.

I luoghi individuati per la progettazione e realizzazione del progetto turistico-culturale sono il sotterraneo del baluardo Santa Croce, il Castello di Porta San Donato nuova ed il sotterraneo del baluardo San Colombano.
Si partirà dall’allestimento del sotterraneo del baluardo Santa Croce, che verrà inaugurato entro fine marzo, dove è previsto un percorso di immagini e testi lungo le due gallerie ed al centro, con pannelli realizzati in acciaio cor-ten e con alcune proiezioni di carattere narrativo (nella zona del torrione) con il racconto del funzionamento militare, della struttura difensiva e dell’architettura dei baluardi Cinquecenteschi.

Lo spazio utilizzato per l’accoglienza turistica del Castello di Porta San Donato nuova, sarà invece dotato di strumenti interattivi per la narrazione, con cui verrà illustrato il miracolo di San Paolino, patrono della città, attraverso dettagli del dipinto che ancora oggi è conservato nella chiesa omonima. Spazio anche all’illustrazione del sistema e dei protocolli che sovrintendevano il momento dell’apertura e della chiusura delle porte in città ai tempi della Repubblica di Lucca.

La seconda fase del progetto, che si concretizzerà nei prossimi mesi, coinvolgerà invece il suggestivo sotterraneo del baluardo San Colombano, che ospiterà una mostra permanente sui simboli, le vicende, la cinquecentesca Fabbrica delle Mura e sul rapporto degli abitanti con il monumento dal XVI secolo ad oggi. Questa sede sarà allestita con elementi multimediali, plastici e modellini, ricostruzioni di attrezzi ed armi da oggetti presenti nei musei italiani. Verrà inoltre installato un totem con planimetria della città e delle Mura, con indicazione e descrizione dei luoghi principali.

“Il progetto Ri-Conoscere le Mura rappresenta un grande passo verso la valorizzazione del più importante e riconoscibile monumento cittadino – commenta l’assessore di riferimento, Remo Santini -. I sotterranei dei baluardi Santa Croce e San Colombano si inseriranno in un percorso turistico-culturale che fornirà ai cittadini ed ai visitatori gli strumenti e le occasioni per riappropriarsi di un patrimonio culturale dal potenziale immenso. Dopo la nascita del comitato scientifico di competenza e l’apertura di un info point dedicato, prosegue quindi il percorso che ci vede impegnati nella promozione delle Mura, il simbolo che ci distingue e contraddistingue nel mondo, rendendoci ogni giorno orgogliosi della nostra storia e delle nostre origini”.

“Per la ricchezza degli elementi che le compongono, le Mura si dimostrano un immenso deposito di cultura – dichiara l’assessore Mia Pisano -. Un luogo fortemente identitario, che racchiude e racconta la secolare storia della città. Simbolo della straordinaria unicità di Lucca, che D’Annunzio volle appunto chiamare ‘la città dall’arborato cerchio’, ci distinguono e caratterizzano nel mondo, rappresentando allo stesso tempo un bene comune che unisce i cittadini in un sentimento di congiunzione e condivisione. La valorizzazione delle Mura è priorità assoluta dell’amministrazione e questo progetto saprà certamente essere prezioso veicolo di una ulteriore crescita culturale e turistica per tutto il territorio”.

conferenza stampa mostra sotterranei delle mura di lucca

“Le Mura sono una rappresentazione visiva e facilmente ri-conoscibile di una vicenda storica di secoli – dichiara Roberta Martinelli, storica e curatrice del progetto -. A partire dal 1500 le generazioni di lucchesi che si sono susseguite hanno stabilito con le Mura una relazione sentimentale: le hanno ri-conosciute come le protettrici della loro libertà e le hanno prese a frequentare come fossero un giardino e un orto di casa propria. Di questa storia lunga secoli con la quale si dipana il filo delle vicende cittadine il progetto Ri-Conoscere le Mura mette a disposizione i passaggi fondamentali restituendo la vitalità di un tempo ai luoghi più reconditi della città murata. Si tratta di una operazione culturale che fa perno sulla ri-attivazione dei sotterranei dei baluardi, trasformati per effetto di una accurata dotazione di pannelli illustrativi in spazi espositivi che consentiranno a chi li percorre di immergersi nella storia secolare delle Mura. Operazione questa resa possibile anche dal fatto che Lucca ha saputo conservare la documentazione che ci permette di conoscere lo svolgimento di una vera e propria impresa costruttiva che ha investito e plasmato ogni aspetto della città. La straordinaria dotazione di documenti cartacei custoditi nell’Archivio di Stato di Lucca ha fornito le testimonianze dirette di questa impresa. Testimonianze che la serie dei pannelli illustrativi rende oggi accessibili a chi vuol Ri-Conoscere le Mura”.

Gli interventi di valorizzazione sono pensati e progettati con una visione modulare e potranno essere applicati ad altri spazi e luoghi della cerchia muraria, andando così ad interessare l’intero anello delle Mura urbane.

Alla presentazione hanno preso parte i membri del comitato scientifico delle Mura Giuseppe Bartelloni, Gabriele Calabrese e Marco Romiti, oltre alla direttrice dell’archivio di stato di Lucca Maria Paola Bellini.

“Il comitato scientifico delle Mura vogliamo che funzioni sicuramente meglio di quello che è stata l’Opera delle Mura – dice Giuseppe Bartelloni -. Il lavoro è da svolgere è quello di monitorare il nostro monumento simbolo, le mura urbane. Monitorare quindi per creare un metodologia d’intervento e una programmazione. Importante sarebbe creare un accordo amministrativo in modo che, in caso di criticità improvvise, si possa intervenire rapidamente nel giro di 3 mesi. Non come adesso che per ripristinare il muretto crollato, la burocrazia ha ritardato l’intervento per un anno”.

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