Dalle leggi razziali ad oggi, Dario e Aida Foà incontrano gli studenti del Fermi Giorgi

Continuano le iniziative per la giornata della memoria
Proseguono al Polo Fermi Giorgi di Lucca le iniziative per la memoria. Il prossimo lunedì (5 febbraio) protagonisti di un incontro con gli studenti Dario e Aida Foà. I due coniugi sono coautori del libro Quando due parallele si incontrano: due ragazzi ebrei dalle leggi razziali ad oggi nel quale ripercorrono il loro vissuto e le loro peripezie.
Dal 1938 sono passati 84 anni. Troppo pochi per dimenticare. Dario e Aida Foà non sono più bambini, ma due 90enni che dedicano la loro vita a raccontare ai giovani quei giorni.
Dario Foà nasce a Napoli il 27 luglio 1931, nipote del rabbino capo di quella piccola comunità ebraica. Quarto di cinque fratelli, all’età di 7 anni viene espulso dalla scuola in seguito all’entrata in vigore delle leggi per la difesa della razza. Frequenta le scuole elementari in una “sezione speciale per bambini di razza ebraica” e le prime due classi delle scuole medie studiando in casa, finché (abrogate le leggi razziali nel 1944) può tornare a frequentare le scuole pubbliche. Vivendo a Napoli si salva dalle “retate” naziste grazie alla rivolta dei napoletani (27-30 settembre 1943) e alla successiva entrata a Napoli delle truppe alleate (1° ottobre 1943).
Aida Cabibbe, nasce a Sinalunga il 29 luglio 1931. Il padre è un giovane impiegato del Monte dei Paschi di Siena che, in seguito alle Leggi per la difesa della razza, viene licenziato dalla sera alla mattina il 17 Novembre 1938. Da questo momento la famiglia si trasferirà a Bologna per scappare alle leggi razziali, poi a Teglio, e infine dovranno fuggire in Svizzera attraversando le Alpi a piedi in pieno inverno.