Accusa un malore mentre fa jogging nel parco: “Serve un defibrillatore”

Sant’Anna, il presidente dell’associazione Parco Marsili si rivolge al Comune: “Chiediamo il supporto degli assessorati competenti”
Accusa un malore mentre fa jogging nel parco di via Matteotti a Sant’Anna. E’ accaduto ad un atleta domenica scorsa: dopo l’episodio i membri dell’associazione Parco di Sant’Anna chiedono di installare un defibrillatore.
“Quanto avvenuto domenica mattina in via Matteotti merita le giuste attenzioni e dimostra quanto sia importante da parte dell’amministrazione comunale dare seguito e assecondare la nostra iniziativa circa l’installazione di un defibrillatore nel parco Mario Poli”.
Così Giuseppe Marsili, presidente dell’Associazione Parco Sant’Anna, punto di riferimento nel quartiere per questioni legate a verde, traffico, urbanistica e viabilità. I fatti cui Marsili fa riferimento sono avvenuti domenica scorsa (4 febbraio), a seguito di un principio di malore di un atleta impegnato a fare jogging.
“Alcuni presenti – spiega il presidente – si sono attivati per prestare i primi soccorsi e per sincerarsi delle sue condizioni. Qualcuno ha cercato un Dae nelle vicinanze che però non si è trovato. Fortuna che la notizia della ricerca del defibrillatore arriva al custode del limitrofo campo sportivo, presente con anticipo all’impianto – oltre un’ora prima dall’inizio di una partita di calcio amatoriale”.
“Tutto è bene ciò che finisce bene: il signore accasciato a terra è stato trasportato al San Luca per ulteriori accertamenti e non ha riportato conseguenze, ma quanto avvenuto mette ancora in risalto la vicenda del Dae del parco di via Matteotti. Una telenovela che si trascina in lungaggini da ormai 5 anni e che vede l’associazione Parco Sant’Anna sfortunata protagonista nonostante i buoni propositi dei suoi volontari”.
“Nel corso del 2019 – spiegano i soci – con l’ultimazione dei lavori del parco, abbiamo avviato una raccolta di fondi nel quartiere per l’installazione di un defibrillatore, di cui siamo pronti a prenderci formale responsabilità della manutenzione e dei controlli periodici. La raccolta è stata ultimata nell’ottobre 2019”.
Il percorso inizia a trovare ostacoli nel momento in cui l’associazione ha avviato i contatti con l’amministrazione comunale: “Con tecnici e politici del comune, sia della precedente amministrazione sia dell’attuale, abbiamo effettuato sopralluoghi e incontri per completare l’iter e individuare il punto di installazione. Alla data odierna però, siamo ancora a zero. Ci sentiamo beffati: alla nostra associazione, che già ha donato il Dae, è stato chiesto anche di presentare un progetto di un tecnico qualificato per la realizzazione di un portante con teca allarmata ove depositare il Dae con annessa realizzazione dell’impianto elettrico”.
Una richiesta ulteriore e difficile da portare a termine per un gruppo di volontari, cui è stato chiesto altro dopo aver mostrato impegno per l’acquisto e la gestione del dispositivo utile alla collettività. “Cosa sarebbe successo se non ci fossero state partite al campo sportivo? – proseguono i soci – Siamo una associazione propositiva e dialogante e non un comitato del no; auspichiamo una ripresa di contatti con gli assessorati comunali competenti affinché non lascino soli i santannesi e supportino l’associazione per le attività tecniche di progettazione della teca, della cartellonistica e dell’impianto elettrico. Opere certamente fattibili per un comune capoluogo come Lucca”.
L’obiettivo del Parco Sant’Anna è dare seguito ad una volontà dei tanti cittadini che hanno collaborato alla raccolta fondi e che sperano prossimamente in una inaugurazione del parco con l’intitolazione ufficiale al ‘maestrino’ Mario Poli.