Pontetetto, partiti i lavori per una nuova antenna a dieci metri da una casa

15 febbraio 2024 | 08:55
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Pontetetto, partiti i lavori per una nuova antenna a dieci metri da una casa

L’ex assessore Pierami: “C’erano altri luoghi idonei, è venuta meno una serie di garanzie”

E’ polemica per l’inizio dei lavori in via Pattana a Pontetetto per la costruzione di una stazione radio base a pochi metri da una casa e su un terreno privato.

Ad intervenire sul caso è l’ex assessore Giovanni Pierami ed esponente di Per Lucca e i suoi paesi: “E’ indubbio – afferma – che si debba trovare sempre un equilibrio tra l’utilizzo di nuove tecnologie e il principio di precauzione. Anche nel caso delle antenne di telefonia il Comune di Lucca nel tempo si è dotato di un significativo e importante regolamento. È altrettanto evidente che secondo la logica Nimby (non nel mio cortile) ognuno vorrebbe le antenne emittenti utilizzabili ma non vicine a sé, per questo il regolamento comunale stabilisce che i gestori di telefonia ogni anno facciano richiesta all’amministrazione delle necessità delle nuove ubicazioni di antenne per la totale copertura del territorio. Per l’amministrazione è questa la maniera di governare e limitare il settore e contemporaneamente di evitare installazioni che rispondano solo ed esclusivamente agli interessi dei gestori telefonici e dei proprietari dei terreni. Il regolamento comunale prevede, oltre a una larga partecipazione e informazione ai cittadini, anche una commissione formata da tecnici e da associazioni che elaborano il piano che che, poi deliberato, costituisce il piano comunale delle aree preferenziali dove costruire le emittenti, piano che assume valore urbanistico. Altro criterio è sempre stato quello di farle installare su proprietà comunali, anche questo per limitare interessi legittimi ma che spesso non corrispondono agli interessi della comunità”.

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“Da lunedì a Pontetetto in via Pattana – prosegue Pierami – sono iniziati velocissimi lavori di costruzione di una stazione radio base, a 10 metri da una casa (di un invalido che vi trascorre quasi totalmente la giornata) e su un terreno privato, quando sarebbero stati disponibili sia terreni pubblici sia terreni privati più idonei per la salvaguardia della salute della popolazione. Credo, ma mi posso sbagliare, che questo iter sia avvenuto a cavallo tra la precedente e l’attuale amministrazione; di fatto è venuta meno tutta una serie di garanzie ed è altrettanto evidente come, lasciando camminare con superficialità la macchina burocratica, non sempre si tutelano i diritti dei cittadini. Ancora oggi l’Amministrazione potrebbe recuperare questi errori, ovviamente tutto sta nella sua volontà e nella sua autorevolezza: riuscirà a difendere la salute e gli interessi dei cittadini?”.