Barsanti in commissione lavori pubblici: “Genitori del Real Academy vittime collaterali della gestione egoista del concessionario”



L’assessore punta il dito contro Polonia: “L’impianto di San Cassiano un’eccellenza? Le foto documentano il mancato rispetto delle norme, in barba alla sicurezza dei bambini”. Secondo l’opposizione per creare meno problemi lo sgombero poteva essere rimandato a giugno. Raspini: “Una gestione da sceriffo ha aumentato le criticità”
Impianti sportivi e lavori pubblici sotto la lente d’ingrandimento della seconda Commissione consiliare. Il centro della discussione è stata la situazione del campo da calcio a San Cassiano a Vico dopo lo sgombero del gestore, titolare della società sportiva Real Academy. Presente l’assessore allo sport Fabio Barsanti e i dirigenti degli uffici competenti.
La situazione in cui versa il campo da calcio di San Cassiano a Vico ha occupato molto gli uffici comunali, ha spiegato Barsanti: “Nell’ultimo incontro in Commissione lavori pubblici sulla situazione degli impianti sportivi, avevamo spiegato che era nostra intenzione fare una ricognizione del loro stato, sul territorio comunale. Devo però dire che gli uffici sono stati totalmente impegnati dalla situazione che si è creata nel campo dato in gestione alla Real Academy. A settembre sono arrivati i primi ricorsi, sono seguite verifiche, incontri, ricognizioni, e abbiamo ritenuto di attendere l’esito definitivo della situazione prima di proseguire con la Commissione vigilanza degli impianti sportivi”.
“È stato più volte detto che l’impianto di San Cassiano a Vico rappresentava un’eccellenza anche per la qualità delle strutture e che il comune offriva impianti alternativi in cattive condizioni – ha sottolineato Barsanti -. Per questo stamattina ho voluto mostrare le fotografie sullo stato in cui abbiamo trovato l’impianto subito dopo la riconsegna, precisando come lo stesso fosse utilizzato fino al suo sgombero e l’attività in corso non sospesa: prati spelacchiati e fangosi, materiali abbandonati, mucchi di resti edilizi nei parcheggi, spogliatoi scrostati con numerose infiltrazioni di umidità, piastrelle rotte, rattoppi alla buona; ma su tutto metodi di riscaldamento assolutamente fuori norma perché negli spogliatoi e in molti ambienti chiusi abbiamo trovato funghi riscaldanti alimentati a bombole del gpl che dovrebbero essere utilizzati solo all’aperto. Il tutto documentato e in barba alla sicurezza dei bambini”.












“Da giugno a settembre 2023 sono iniziati i sopralluoghi a sei, sette impianti e si tratta di mettere sul pulito una situazione che per 20-30 anni è stata lasciata a se stessa. Questo significa che ogni campo si trova in una situazione diversa tra segnalazioni, esposti, visure, ricerche di archivio, confronti tra le carte e lo stato attuale, insomma un grande lavoro che si sono presi in carico gli uffici. Lo scopo è quello di dare alla città un quadro chiaro della situazione degli impianti sportivi. Attualmente stiamo proseguendo gli incontri con le società”.











Ieri (20 febbraio) si è tenuto un incontro tra i genitori dei ragazzi tesserati dalla Real Academy e l’assessore allo sport, privi di un campo per allenarsi e per giocare, dopo il sequestro di quello di San Cassiano a Vico.
“L’incontro con i genitori dei ragazzi della Real Academy ho preferito farlo a vicenda, almeno parzialmente, conclusa – prosegue Barsanti -.Dal 6 ottobre stiamo lavorando per mettere a disposizione due campi, sapendo che la situazione di emergenza era un problema limitato perché la figlia del gestore del Real Academy ha in gestione l’impianto di San Vito e attualmente stavano utilizzando quello. Il Real Academy ha anche provato a chiedere ospitalità ad altre società, che però hanno risposto di no, visto che il titolare ha fatto esposti in tutti gli altri campi”. “Avevamo il campo di Santa Maria a Colle e Sant’Anna senza concessione, in entrambi c’erano da fare prima dei lavori di recupero e di messa in sicurezza, per consegnarli”.
Per il ripristino degli abusi, secondo Barsanti, ci vorrà un po’ di tempo: “I tempi di lavori non saranno brevi, il gestore ha chiesto un accertamento tecnico al tribunale di Lucca e poi dovrà togliere alcune cose rimaste li. Il nostro obiettivo rimane quello di arrivare prima possibile alla messa al bando dell’impianto ripristinando al situazione precedente. Voglio categoricamente smentire alcune voci che sono circolate, che avrei un accordo con la Lucchese per la concessione della gestione del campo di San Cassiano a Vico. Non è così, non mai fatto accordi sottobanco e non è mia intenzione avvantaggiare una società sportiva rispetto ad un’altra. Ieri hanno chiesto altri spazi, perché San vito per loro non è sufficiente. Parleremo con l’Aics per capire se c’è possibilità di utilizzare Santa Maria a Colle e stiamo valutando di mettere a disposizione mezzo di trasporto. Più di questo non possiamo fare, altri impianti non vi sono e non potevamo che fare così a San Cassiano, per liberare campo da chi lo gestiva in maniera discutibile.”
Secondo i consiglieri di opposizione, Francesco Raspini e Daniele Biannucci, la scelta di non convocare una Commissione con i genitori dei bambini tesserati con il Real Academy, ha creato ancora più malumore e difficoltà alle famiglie.
“Non è stata negata alcuna commissione con i genitori – risponde Barsanti -. La nostra controparte, il gestore dell’impianto, fa parte del comitato dei genitori, avendo anche lui un figlio tesserato con la società. Così sembrato un modo, per la controparte, di intervenire in ambito comunale e a noi questa cosa non è piaciuta affatto. Trovarci in commissione la controparte non era adeguato e rivendico la mia valutazione, si trattava di un giochetto per prendere in giro l’amministrazione. I genitori, sono stati vittime di un gestore che non vuole fare avere un’interlocuzione con il Comune senza la sua presenza. Caciare e tarantelle in Commissione non sono cose che devono essere affrontate”.
Ma Raspini lo incalza ancora: “Lo sgombero poteva essere rimandato per non creare problemi ai genitori dei bimbi – spiega il consigliere di opposizione -. Il Tar non aveva indicato una data per eseguirlo, perché farlo a febbraio quando poteva essere fatto tranquillamente verso il 15 di giugno? Sarebbe stata una data più gestibile per le famiglie e per trovare un campo per gli allenamenti c’era tempo fino a settembre. Invece, la gestione da sceriffo dell’assessore Barsanti ha creato problemi maggiori alle famiglie. Tutto ciò perché c’è stata la volontà di accanirsi verso un titolare di concessione, quando nel territorio comunale esistono altre situazioni di abusi edilizi, ma vengono trattati in maniera diversa”.
“Non è stata una gestione da sceriffo – si difende l’assessore allo sport del Comune di Lucca -. Abbiamo provato ad interloquire con il gestore del campo di San Cassiano, ma fin dal principio ci ha sempre presi in giro e a quel punto siamo passati alle vie di fatto, non avevamo più volontà di chiudere gli occhi, ma di rimettere le cose in regola. Ad agosto poi si è parlato di 160 ragazzi tesserati, ma questa non era un’informazione esatta, perché quando abbiamo controllato ce n’erano 89, diventati poi 114. Voglio ricordare inoltre che il campo del San Cassiano non è un’eccellenza, anzi è un impianto in precarie condizioni e abbiamo le foto a dimostrarlo”.
“Il problema non sono gli abusi e non c’è stato accanimento per questi – conclude Barsanti -. Noi abbiamo tentato prima con miti consigli. Io devo tutelare anche il rispetto della concessione e per fare delle opere di miglioramento si deve passare dalle autorizzazioni dell’ufficio sport. Mancando queste autorizzazione il gestore ha anche violato la concessione. I genitori dei tesserati sono vittime collaterali della gestione egoista del titolare della concessione”.