Real Academy, Polonia ‘smentisce’ il Comune: “Promessi impianti attualmente inagibili”

20 febbraio 2024 | 13:23
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Real Academy, Polonia ‘smentisce’ il Comune: “Promessi impianti attualmente inagibili”

Il presidente della società dopo l’incontro a palazzo Orsetti: “Santa Maria a Colle è ancora sotto chiave mentre a Sant’Anna il campo è disponibile solo la domenica mattina alle 10,30”

“Gli impianti promessi dal Comune? O ‘sotto chiave’ o disponibili solo la domenica alle 10,30”. Così il presidente della Real Academy LuccaClaudio Polonia – prima di entrare in tribunale per l’udienza per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale durante lo sgombero dell’impianto di San Cassiano a Vico – smentisce la versione dell’amministrazione in merito all’incontro di ieri (19 febbraio) a palazzo Orsetti tra i genitori dei giovani atleti e l’assessore Fabio Barsanti.

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“A differenza di quanto annunciato dall’amministrazione, dall’incontro di ieri non è emerso nulla di fatto – spiega Polonia -. In teoria il Comune ha ribadito che sono a nostra disposizione il campo di Sant’Anna e di Santa Maria a Colle, ma in pratica ho consegnato personalmente nelle mani dell’assessore una pec della scorsa settimana, dove l’Aics – che è la concessionaria momentanea di quei due impianti – dice che per quanto riguarda Santa Maria a Colle ancora non hanno le chiavi e che quindi l’impianto non è fruibile. Tra l’altro stanno ancora aspettando che vengano allacciate le utenze. A Sant’Anna invece hanno solo uno spazio tempo da farci giocare, ovvero una partita la domenica mattina alle 10,30. Quindi per gli allenamenti siamo punto a capo, non abbiamo una struttura dove andare“.

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“Sempre il Comune ci informa che abbiamo a disposizione San Vito – prosegue -. Soluzione, questa, che non è stata trovata dall’amministrazione ma con le nostre forze, dato che, come ormai è noto, l’impianto è in gestione di mia figlia, alla quale ho chiesto la cortesia di ospitarci. Mentre per fare allenare i ragazzi del settore giovanile ci siamo rivolti a una struttura privata che paghiamo a nostre spese. Abbiamo chiesto un rimborso al Comune per questo pagamento, in quanto è stato lo stesso Comune a toglierci l’impianto. I genitori che erano presenti ieri hanno fatto anche la richiesta per avere un servizio pulmino per portare i bambini da San Cassiano a Santa Maria a Colle quando l’impianto verrà consegnato. Poi ho letto che l’assessore già da questa settimana ha detto che ci darà la disponibilità di giocare le partite. Vorrei sapere come si fa se l’Aics ancora non ha le utenze allacciate e quindi i ragazzi non si possono neanche fare le docce”.

“Abbiamo poi precisato nuovamente che noi abbiamo 114 tesserati e non 89, consegnando personalmente nelle mani dell’assessore la documentazione della Figc che attesta il numero dei tesserati e abbiamo fatto presente che, avendo la scuola calcio, dobbiamo avere un impianto con illuminazione artificiale dato che i ragazzini giocano dalle 17 alle 19 e si allenano tutti i giorni – dice ancora Polonia -. Sia Sant’Anna che Santa Maria a Colle sono privi di illuminazione, quindi, anche qualora dovessimo avere a disposizione questi impianti, allo stato attuale vorrebbe dire far smettere i più piccoli di giocare a calcio”.

“In sostanza quindi, al contrario di quanto comunicato dal Comune, la riunione di ieri è stata solo di facciata, per far vedere che comunque l’amministrazione è attenta alle esigenze delle società calcistiche anche se poi alla fine, non è così – va avanti Polonia -. Primo perché non si è verbalizzato niente, secondo perché dovevano darci delle risposte che continuano a essere disattese. Al contrario però il Comune continua a mentire, millantando soluzioni che di fatto non esistono. Perché se andiamo ora a Santa Maria a Colle troviamo un lucchetto che chiude un impianto in condizioni pessime, con un terreno da gioco che sembra un capo di patate“.

“A oggi quindi non ci resta che andare avanti per le vie della giustizia ordinaria, aspettando poi la sentenza del tar. Ora il 5 verrà nominato un perito dal tribunale per fare delle valutazioni per quanto concerne la sanatoria di San Cassiano perché anche lì, come ho detto ieri, hanno fatto il gioco delle tre carte – conclude Polonia -. Prima è arrivata una comunicazione che la sanatoria era stata accolta e il giorno dopo invece è arrivata la pec con cui si diceva che la sanatoria era stata respinta. Non si capisce cosa è successo in 24 ore per passare da un accoglimento a un respingimento. A tal proposito presenteremo un esposto in procura nei prossimi giorni affinché indaghi e faccia chiarezza sulla situazione“.